17. Paranoie.

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Madison's POV

"Sei una stupida", sospirai osservando l'acqua davanti a me, tutto era calmo, nessun rumore, solo i miei respiri che cominciavano a diventare irregolari.

E prima che potessi accorgermene, delle lacrime mi stava scivolando sul viso.

Odiavo tutto ciò, odiavo trovarmi in quelle condizioni, e ancora di più farmi vedere da qualcuno, per quel motivo alzai il cappuccio della mia felpa, nascondendomi del tutto.

Nella mia testa tante cose, troppe per una persona sola.

Pensieri incasinati, rabbia, rimorsi, il male.

Doveva essere una vacanza di svago quella, e invece si stava trasformando in tutt'altro.

I fantasmi del passato tornavano a prendersi gioco di me, a trasformare quei silenzi in catene.

Ed io non dovevo lasciarglielo fare, ma quel pensiero mi torturava giorno e notte, ancora di più non appena qualcuno sembrava mostrare anche un piccolo interesse per me.

Avevo costruito un blocco, nella mia mente e nel mio cuore, incapace di aprirsi, incapace di mostrarsi debole davanti ad un gesto qualunque.

Ad interrompere i miei pensieri fu un messaggio da parte di Miley.

"Hei, tutto bene?"

"Sì, sto bene, salirò tra poco."

"Sono in camera dei ragazzi."

Non risposi, poggiai il cellulare in tasca continuando a guardare la piscina.

Farlo mi rilassava parecchio, chiudendo gli occhi riuscivo a sentire le onde del mare, avrei pagato oro per trovarmi su quella spiaggia in quel momento.

Ma poi riaprendoli, altre lacrime scesero giù, lente e incontrollate.

"Smettila", sussurrai a me stessa, e l'immagine di me e Tayler chiusi in quella cabina mi mandò in tilt il cervello.

"Sei una stupida", deglutii.

"Hei!" Una voce mi spaventò ed il riccio sbucò accanto a me.

"Hei", risposi asciugandomi di fretta gli occhi, ma l'aveva notato ormai.

Mi guardò, mi scrutò attentamente, abbassai lo sguardo portando le mani in tasca.

Tayler si sedette davanti a me, all'estremità del lettino, era silenzioso, i suoi occhi erano puntati su di me, facendomi sentire una stupida.

"E' tutto ok, stavo per salire su", deglutii facendo un bel respiro.

"So che..non sono nessuno ma..." cominciò. "Non mi va di vederti così."

"Non è niente, solo...paranoie", scossi la testa.

"Non prendermi in giro, Madison", non risposi, non osai alzai la testa verso di lui, i miei occhi erano pieni, un minimo movimento mi avrebbe fatto cedere e non doveva accadere, non davanti a lui.

Say goodbye.Where stories live. Discover now