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RIMPROVERI CANINI


Silente insistette per farmi ricoverare in Infermeria almeno per qualche ora, visto l'enorme sforzo mentale che avevo subito nello scacciare Voldemort sia dalla mia che dalla mente di Harry; mi ci accompagnò personalmente, mentre il mio gemello to...

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Silente insistette per farmi ricoverare in Infermeria almeno per qualche ora, visto l'enorme sforzo mentale che avevo subito nello scacciare Voldemort sia dalla mia che dalla mente di Harry; mi ci accompagnò personalmente, mentre il mio gemello tornava al Dormitorio.

Hermione, Ron, Neville e Ginny erano già allettati, tutti e quattro profondamente addormentati. Silente mi guidò verso l'ultimo letto della fila di destra, quello con le tende tirate; quando le scostò, un enorme cane nero alzò il muso. Sorrisi. «Ciao» sussurrai, avvicinandomi al letto e accarezzandogli la testa. Data la stanchezza, non riuscii a schivare completamente il suo tentativo di leccarmi la faccia. «Grazie, professore» dissi, pulendomi la guancia con la manica del maglione.

«Cerca di riposare un po'» replicò Silente prima di richiudere la tenda.

Mi sedetti sul materasso con un sospiro stanco. Sirius mi poggiò il grosso muso sulle gambe, guardandomi con i profondi occhi grigi. Lo grattai sotto l'orecchio destro. «E' stata una nottataccia» borbottai «se penso che sei quasi morto...»

Sirius guaì, alzando il testone. Mi appoggiò brevemente il naso umido alla guancia in una versione molto meno disgustosa di un bacio canino. «Ma sei qui, eh?» dissi, baciandolo in mezzo agli occhi e dandogli un'altra grattatina «L'importante è questo. Dovremmo anche fare una chiacchieratina riguardo a quell'orribile elfo domestico...». Sirius ringhiò. «Sì, lo so che sei arrabbiato con lui... forse è meglio se te ne vai da lì. L'essere segregato in un posto che detesti, con quello lì per giunta, non ti fa bene... magari puoi andare a stare da Lupin per un po'... basta che non vai più lì. E magari passa Kreacher a qualcuno di fidato, così non sei costretto ad averci a che fare...»

Le tende si aprirono all'improvviso. Per poco non mi ribaltai dal letto per lo spavento; Sirius si mise a ringhiare come un matto. «Sei... ah...»

Draco era fermo con due lembi di tenda in ciascuna mano. Fissava preoccupato Sirius, che aveva tutta l'aria di volerlo sbranare. «Oi, basta» gli sussurrai, accarezzandogli la testa «va tutto bene, ok? E' con me... è con me... e non mi guardare così!» aggiunsi, notando i suoi occhi truci squadrarmi rabbiosi «Ti spiego dopo, va bene? Ma adesso smettila... dai... tanto lo sa chi sei, e non dirà niente, vero, Draco?» e gli lanciai un'occhiata eloquente.

«Vero» confermò lui «ehm... cugino» aggiunse incerto.

Sirius ringhiò più forte, ma poi smise, saltando giù dal letto. Draco lo guardò prima di richiudersi la tenda alle spalle e precipitarsi ad abbracciarmi stretta con un sospiro di sollievo. «Mi hai fatto preoccupare a morte, cazzo» disse «meno male che sei tutta intera...»

«Ti avevo promesso che- che c'è?» mi girai verso Sirius, che mi aveva afferrato il maglione tra le fauci e cercava di tirarmi via «Ti prego, ti prego, puoi darmi un paio di minuti? Ti prometto che ti spiego tutto, però smettila!»

[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco MalfoyOù les histoires vivent. Découvrez maintenant