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HARRY AVEVA TORTO E ADESSO SIAMO NEI GUAI


Dannatissimo Harry

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Dannatissimo Harry.

Forme nere affioravano dal nulla circondandoli, bloccando ogni via di fuga, gli occhi scintillanti attraverso le fessure dei cappucci, dodici bacchette puntate contro di noi. A Ginny sfuggì un gemito di orrore. «Dammela, Potter» ripeté la voce strascicata di Lucius Malfoy, tendendo la mano, il palmo rivolto verso l'alto.

Mi voltai a fronteggiarlo, la bacchetta alzata, premuta contro il fianco di Harry. «Non avvicinarti, Malfoy» dissi gelida.

«Dammela» ripeté per la terza volta lui.

«Dov'è Sirius?» chiese Harry.

Alcuni Mangiamorte scoppiarono a ridere. Una sferzante voce femminile si alzò tra le figure nell'ombra a sinistra di Harry. «L'Oscuro Signore sa sempre tutto!»

«Sempre» le fece eco Malfoy a voce bassa «dammi la profezia, Potter»

«Voglio sapere dov'è Sirius!»

«Voglio sapere dov'è Sirius!» gli fece il verso la donna alla sua sinistra.

Il cerchio dei Mangiamorte si strinse: ormai erano a meno di un metro da noi. La luce delle loro bacchette quasi mi accecava. «Lo avete catturato» insisté Harry «è qui. Lo so»

«Il piccino si è fvegliato e ha fcopelto che il sogno ela velo» cinguettò la donna, nella parodia disgustosa di una vocetta infantile.

«Fermo» sussurrò Harry, probabilmente a Ron «non ancora...»

La voce di donna esplose in una risata rauca. «Ma lo sentite? Lo sentite? Dà ordini agli altri marmocchi come se s'illudesse di poter lottare contro di noi!»

«Oh, tu non conosci Potter, Bellatrix» replicò Malfoy dolcemente «ha un debole per gli atti eroici: l'Oscuro Signore lo sa bene. Adesso dammi la profezia, Potter»

«Lo so che Sirius è qui» si ostinò Harry «l'avete preso voi!»

Altri Mangiamorte risero, la donna più di tutti. «Era un trappola, Harry» dissi io a denti stretti, cercando di analizzare la situazione. Malfoy sembrava volere quella sfera; finchè ce l'avevamo, non sembravano disposti ad attaccare. La mia spalla aderiva a quella di Harry, perciò tentai di fare la stessa cosa che avevo fatto qualche ora prima con Draco.

Le sfere, dissi, continua a farli parlare. Quando sarà il momento, mira alle sfere, non a loro.

Harry si mosse, inquieto. Sperai che avesse sentito. «È giunta l'ora che tu impari la differenza tra la realtà e i sogni, Potter» disse Malfoy «come la tua sciocca, sciocca sorella...» e mi puntò addosso i freddi occhi grigi, così simili a quelli di Draco... una fitta mi attraversò fugacemente il petto.

[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco MalfoyWhere stories live. Discover now