[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco Malfoy

1.21

FINISCO SULLA GAZZETTA DEL PROFETA

Qualche mattina dopo successe una cosa che non mi succedeva dal secondo anno.

Non appena misi piede nella Sala Grande si ammutolirono tutti, ma proprio tutti, fissandomi mentre raggiungevo il tavolo dei Serpeverde. Mi sedetti tra Daphne e Blaise. «Che miseriaccia succede?» domandai immediatamente «Ho qualcosa sulla faccia? Ho messo l'uniforme al contrario?»

«Sei molto carina stamattina» mi disse Blaise «davvero, sei radiosa, dolcezza»

Lo guardai con sospetto. Quando mi chiamava "dolcezza" non era mai un buon segno. «Davvero, cosa cazzo sta succedendo?» chiesi lentamente, facendo scorrere lo sguardo tra lui e Daphne.

«Ah.. niente di cui preoccupar-»

«TU!»

Trasalii. Parkinson, seguita da Bulstrode, marciò verso il nostro tavolo pestando imbufalita i piedi. «Che cosa credi di fare, eh?!» strillò, sbatacchiando qui e là una copia della Gazzetta del Profeta «Solo perchè il tuo cognome è Potter e non sei schiattata quando dovevi non vuol dire che sei autorizzata ad avere tutto quello che vuoi!»

«Hai perso la brocca, Parkinson?!» esclamai sorpresa.

«Non fare la santarellina!» tuonò, gettandomi quasi addosso il giornale piegato che teneva tra le mani «Il mio Draco non si abbasserebbe a toccare una sporca mezzosangue come te neanche se ne andasse della sua vita! Come osi anche solo guardarlo?! Non sei degna nemmeno di-»

«Silencio» recitai, puntandole addosso la bacchetta. Parkinson mosse furiosamente le labbra, artigliandosi la gola, ma non ne uscì nemmeno un suono. Sfilai la Gazzetta dalle sue mani e la aprii. Il sangue mi si gelò nelle vene.

Era uscito l'articolo sul Torneo Tremaghi della Skeeter.

No, pardon, errore mio. Era uscito sì l'articolo della Skeeter, ma a quanto pare era su Harry e, con mio sommo orrore, su di me.

La parte destra della pagina era occupata dalla foto del mio gemello, dove appariva oltremodo a disagio mentre Olivander gli esaminava la bacchetta. La parte sinistra, invece, aveva una mia foto scattata mentre ero intenta ad osservare chissà che cosa, delle stesse dimensioni di quella di Harry. Il titolo, scritto ad orrendi caratteri cubitali, recitava "I GEMELLI POTTER" e sotto, molto più piccolo "e il Torneo Tremaghi".

Harry e Lydia Potter sono i più giovani campioni del Torneo Tremaghi. Victorio Krumm per Durmmstraung e Fleurs Delacur per Beubaton si contenderanno con loro la Coppa, il premio di mille galeoni e la gloria eterna.

Ma come stanno affrontando, i gemelli, questa spinosa situazione? Che impatto sta avendo la paura di perire tragicamente durante una delle prove nelle loro vite da dodicenni? Scopritelo con Rita Skeeter, a pagina due per Harry e a pagina sette per Lydia.