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SILENTE IN PIGIAMA


Il vento mi sferzava le guance mentre, sul dorso di Vega, volavo verso una vecchia casa ricoperta d'edera su un fianco di una collina

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Il vento mi sferzava le guance mentre, sul dorso di Vega, volavo verso una vecchia casa ricoperta d'edera su un fianco di una collina. Raggiungemmo una finestra rotta al secondo piano; smontai dal dorso del mio Gufo Reale ed entrai, percorrendo un lungo e polveroso corridoio buio fino ad una stanza con le finestre sbarrate da tavole di legno.

Un camino acceso diffondeva una luce piacevolmente calda nell'angusto spazio popolato da mobilio coperto da pesanti lenzuoli ingialliti. Una poltrona rossa era voltata verso il fuoco; di fronte ad essa, c'erano due figure sul pavimento.

Mi avvicinai di un passo. Uno era un enorme serpente verde scuro, mentre l'altro era un uomo basso, quasi calvo, con occhietti acquosi e naso appuntito. Stava seduto a gambe incrociate e fissava nervoso il rettile.

«Il piano procede come stabilito» una voce fredda e acuta si levò dalla poltrona «che mi dici della ragazza, Codaliscia?»

«Potremmo... potremmo utilizzarla, mio Signore» rispose Codaliscia con un filo di voce «tuttavia non... n-non è indispensabile»

«Il mio servitore fedele mi ha riferito che è eccezionalmente dotata» rispose la fredda voce spettrale «e non ne sono affatto sorpreso. Il modo in cui ha resistito alla Maledizione Crociatus a quell'età...»

Un'improvvisa e lancinante emicrania sembrò spaccarmi la testa a metà. Mi morsi la lingua per non urlare... se mi avessero scoperta sarei morta... sentii in bocca il sapore del sangue...

«M-mio Signore...» mugugnò Codaliscia timoroso «potremmo lasciarla p-perdere...»

«Anche tu come Piton, Codaliscia?»

─────── ⋆⋅ϟ⋅⋆ ───────

Aprii improvvisamente gli occhi.

Avevo la guancia premuta nel freddo terriccio della foresta. La testa mi pulsava dolorosamente, e avevo ancora il sapore del sangue in bocca.

«Lys, stai bene?» chiese la voce preoccupata di Harry.

Mi alzai sulle ginocchia, passandomi una mano sul viso. Davanti a me c'era Karkaroff seduto contro un albero, lo sguardo truce; mi guardai in giro confusa, ma di Crouch non c'era più traccia. In compenso c'erano Harry, Silente, Hagrid, Krum e Thor, che cercò di leccarmi la faccia. Lo scansai. «Che... che cosa...» borbottai «che cosa è successo?»

«Sei stata Schiantata» mi informò con calma Silente. Mi toccai la nuca e ricordai di aver ricevuto un colpo secco. «Non hai visto nessuno, Lydia?»

«No» risposi «chiunque sia stato mi ha colpita alle spalle». Guardai Krum. «Non hai visto...?»

«No» grugnì il bulgaro in risposta «qvel... Krautsch, o come lui chiama... lui mi ha aggredito»

[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora