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HAGRID


Nelle settimane successive mi fu difficile concentrarmi sull'uovo, principalmente perchè Parkinson stava cercando di farmela pagare per averla trasformata in una gallina umiliandola davanti a tutti, specialmente davanti a Malfoy

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Nelle settimane successive mi fu difficile concentrarmi sull'uovo, principalmente perchè Parkinson stava cercando di farmela pagare per averla trasformata in una gallina umiliandola davanti a tutti, specialmente davanti a Malfoy. Aveva persino coinvolto Bulstrode e Astoria Greengrass, la sorella minore di Daphne, che aveva un certo talento per una Fattura Gambemolli. Ormai mi ero rassegnata a girare con uno scudo perenne eretto davanti e dietro per evitare di essere colpita, e avevo dovuto anche cospargere il mio baule di un liquido di mia invenzione in modo che evitassero di frugare tra le mie cose. Un giorno sì e uno no Parkinson e Bulstrode scendevano per colazione con un colore di pelle diverso, grazie a quella pozione: era indubbiamente divertente, ma alla lunga mi stavo veramente stufando.

«Cosa vuoi che faccia esattamente, Potter?» mi chiese Piton quando gliene parlai «Dovevi pensarci quando hai deciso di trasformarla in una gallina»

Be', grazie tante, professore.

Ormai passavo ogni minuto libero del mio tempo nel Laboratorio, nel quale avevo spostato tutti i miei averi il giorno in cui mi ero accorta che il mio letto del dormitorio era stato incantato. Ormai dormivo e mangiavo lì. Almeno non dovevo più preoccuparmi di farlo.

La situazione con Milan stava degenerando; ormai non parlava d'altro che della seconda prova, ed era ovvio a quel punto che qualcuno gli avesse detto di spiarmi, e quel qualcuno era sicuramente Karkaroff. Krum non parlava mai con Hermione del Torneo, neanche per sbaglio, e lei giurava che non fosse tipo da fare certe cose. Non le feci notare che non lo conosceva abbastanza per dirlo, visto che sembrava piuttosto felice.

Avevo iniziato anche a saltare i fine settimana a Hogsmeade tra le proteste di Harry e di Daphne su tutti, che pensavano che fosse per via del trio che cercava di vendicarsi; lei mi aveva promesso che avrebbe mandato un gufo ai suoi genitori per far smettere Astoria, e avevo dovuto fare buon viso a cattivo gioco. In realtà stavo lavorando su una pozione che mi avrebbe permesso di superare la seconda prova, per quello non andavo a Hogsmeade. Certo, avrei potuto semplicemente tenere sotto la lingua l'Algabranchia, ma era troppo imprevedibile, tanto da risultare molto pericoloso. E se l'effetto fosse svanito mentre ero sul fondale del Lago Nero? Non sarei riuscita a risalire in tempo e sarei annegata. Non era proprio il caso di correre rischi. Sfortunatamente creare una pozione da zero, visto che in tutti i libri che avevo guardato non avevo trovato assolutamente nulla, era un bel lavoraccio.

Avevo consumato innumerevoli fogli di pergamena nel tentativo di trovare la formula perfetta. Quel pomeriggio del fine settimana in cui fusi per la prima volta nella mia vita un calderone Harry piombò nel Laboratorio, guardandomi stupefatto mentre lo scagliavo a terra con rabbia. «Lys? Che succede?»

Sbuffai sonoramente, puntando la bacchetta e facendolo svanire. Come se non bastasse mi si era anche ammaccato il pavimento di pietra. «Succede che non succede un cazzo di niente» risposi a denti stretti, evitando di scagliare la bacchetta contro il muro per la frustrazione e infilandomela di nuovo in tasca «serve qualcosa?»

[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora