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DRACO MALFOY, IL FANTASTICO FURETTO RIMBALZANTE


Passai la mattinata a distillare una speciale Pasta Antibruciature adatta al fuoco di drago, riuscendo a trasformarla anche in soluzione liquida che infilai in una boccetta, trasfigurando il tappo in un beccuccio spray da spruzzare sulle mie vesti...

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Passai la mattinata a distillare una speciale Pasta Antibruciature adatta al fuoco di drago, riuscendo a trasformarla anche in soluzione liquida che infilai in una boccetta, trasfigurando il tappo in un beccuccio spray da spruzzare sulle mie vesti per non farle andare a fuoco. Nei tempi morti avevo anche trasfigurato le due sedie in poltrone di velluto soffici, e il tavolo in uno piccolo di vetro.

Ero quasi riuscita a trovare una variante perfetta della Magicum Ignis quando Harry entrò nel laboratorio, schiaffandomi una grossa spilla verde acido sotto il naso. «Guarda qua» ringhiò.

La spilla recitava, in caratteri cubitali:


"TIFATE PER CEDRIC DIGGORY – IL VERO CAMPIONE DI HOGWARTS!"


«Be', è brutta, ma-»

Harry la toccò con veemenza. La scritta cambiò.


"HARRY E LYDIA POTTER FANNO SCHIFO"


La fissai. «E meno male che i Tassorosso dovrebbero essere quelli gentili e comprensivi» borbottai «salta fuori che sono anche loro una manica di stronzi. Strana la vita, eh?»

«No» sputò Harry tra i denti «questa è opera di Malfoy»

Ah. Ecco. Così aveva senso. Presi la bacchetta dallo scaffale su cui l'avevo appoggiata. «Evanesco» recitai, facendola sparire «il solito idiota. Giuro che gliele faccio mangiare tutte»

«Anche Ron la indossa» disse Harry.

Girai la testa di scatto verso di lui. Che stronzo! «Andiamo a farla mangiare anche a lui, allora» esclamai sul piede di guerra, alzandomi dallo sgabello e uscendo con Harry alle calcagna.

Era passata da poco la pausa pranzo, quindi gli studenti sarebbero stati in giardino, nel cortile, in attesa delle prossime lezioni. Marciai a passo pesante verso quella direzione, e da un angolo spuntarono proprio due delle cinque persone che volevo assassinare.

Ron, Seamus e Dean stavano chiacchierando tranquillamente. Dei tre solo il primo indossava la spilla, appuntata sul gilet appena sotto lo stemma di Grifondoro. Ci videro arrivare e si bloccarono a guardarci come bambini colti con le mani nel barattolo dei biscotti. Ron portò la mano verso la spilla, probabilmente per premerla, ma io ero più veloce, più inferocita e inoltre avevo già la bacchetta in mano. «Accio spilla» ringhiai, puntandogliela contro. Quella si strappò dal gilet di Ron, lacerandoglielo, e volò dritta nella mia mano aperta.

[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco MalfoyWhere stories live. Discover now