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SASSOLINI NELLE SCARPE


Le settimane che passarono furono a dir poco orribili per i Serpeverde

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Le settimane che passarono furono a dir poco orribili per i Serpeverde.

Come avevo temuto, i figli delle vittime di Voldemort cominciarono a prendere di mira i figli dei Mangiamorte; l'Infermeria era ormai colma di Serpeverde di tutti gli anni. Quello che mi faceva rabbia era che bersagliassero i più piccoli, quelli del primo e del secondo anno che non sapevano come difendersi, principalmente per colpa del metodo d'insegnamento della Umbridge -che, nel frattempo, aveva fatto la cosa peggiore che potesse fare: bandire Il Cavillo con un Decreto Didattico. Se qualche studente fosse stato beccato a possederlo, sarebbe stato espulso. Questo ovviamente voleva dire che tutta la scuola avrebbe letto la dannata intervista.

Nei corridoi ricevevo continuamente occhiate compassionevoli che non facevano altro che farmi andare fuori dai gangheri; avevo perso il conto sia di quelli che avevano cercato di attaccarmi per via del duello che avevo avuto con Harry, sia di quelli che avevo condannato con una certa ferocia ad una settimana di punizione con la Umbridge. Inizialmente c'era anche qualcuno che era venuto da me per chiedermi qualcosa riguardante il futuro; l'ultimo, un Corvonero del settimo anno che voleva sapere dei suoi M.A.G.O., era finito in Infermeria dopo essere "accidentalmente caduto" dalle scale del quarto piano.

Io e Harry ci evitavamo con una cura particolare. Avevo restituito il Galeone che segnalava gli orari degli incontri dell'ES a Ginny, l'unica abbastanza coraggiosa per venire a parlarmi, dicendogli senza giri di parole che avrebbero dovuto arrangiarsi da soli da quel momento in avanti. Aveva cercato di farmi cambiare idea, ma mi ero mostrata irremovibile, anche sotto la minaccia da parte sua di raccontare a Harry di me e di Draco. Sinceramente, a quel punto l'opinione del mio gemello non mi interessava particolarmente.

Fu dopo l'aggressione a Mia, la sorellina di Lily, che iniziai a sviluppare un'idea un po' malsana. Andai con Draco a trovarla; le avevano lanciato due Fatture diverse. «Non capisco cosa ti trattiene ancora dallo spiattellare alla Umbridge il piccolo segreto di San Potter» bisbigliò Draco dopo che fummo usciti «guarda che cosa ha provocato...»

«A dire il vero...». Mi interruppi bruscamente, notando un gruppetto di Corvonero del terzo anno che lo squadravano con un certo odio. «Che cazzo avete da guardare? Sparite» ringhiai, facendoli disperdere alla svelta. «Dicevo, mio fratello potrebbe avermi dato una piccola idea»

Draco mi osservò inarcando un sopracciglio. «Mi sembra di ricordare di averti sentito dire tante volte che le sue idee erano piuttosto idiote...»

«Non tutte» ammisi a denti stretti «non questa, almeno. Principalmente perchè non è sua, ma sono dettagli...»

«Che cosa hai-»

Un improvviso urlo femminile lo interruppe. Ci scambiammo un'occhiata perplessa. «Che sta succedendo?» dissi piano.

[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco MalfoyWhere stories live. Discover now