[1] 𝙒𝙞𝙩𝙝 𝙊𝙥𝙚𝙣 𝙀𝙮𝙚𝙨 » Draco Malfoy

2.22

PACIOCK

Passammo la mattina ad appendere decorazioni natalizie. Sirius cantava addirittura le carole, deliziato di avere ospiti per Natale. «Non preoccuparti per lui» mi disse, beccandomi a guardare il soffitto con aria afflitta «vedrai che scenderà, prima o poi»

Ma all'ora di pranzo, quando la signora Weasley chiamò Harry, lui non scese.

«Forse dovrei andare a parlargli...» dissi a tardo pomeriggio, dopo aver appeso le ultime decorazioni. Ero nel salotto con Ginny; ci eravamo sedute sulla vecchia poltrona polverosa. L'occhio mi cadde sul volto di Draco dipinto sull'Albero Genealogico dei Black. Cazzarola, mi mancava...

«Senti, ho un'idea» mi disse Ginny «ma non ti piacerà»

«Spiegati» le dissi, lanciandole un'occhiata in tralice.

«Alle sei dovrebbe arrivare Hermione...»

Mi accigliai. «Avevi ragione» dissi brusca «già non mi piace»

«Non ho idea del perchè abbiate litigato... ma non puoi concederle una tregua, almeno per stavolta?» disse Ginny frustrata.

«No» replicai piccata.

«Mi spieghi cos'è successo? Andavate così d'accordo, e...». Ginny fece una pausa. «Per le mutande di Merlino, Lys...» aggiunse incredula.

La guardai confusa, distogliendo lo sguardo dall'Albero Genealogico. «Che c'è?»

«Tu» disse con decisione, guardando nel punto dove ero fissata poco prima «e Malfoy»

La fissai sconcertata, la bocca leggermente dischiusa. «Che... cosa?» dissi con un filo di voce «Gin, ma cosa vai a pensare? No, non...»

Ma la voce mi morì in gola sotto il suo sguardo. Era così straordinariamente simile a quello inquisitorio della signora Weasley che non riuscii proprio a mentire. «Non c'è bisogno che lo neghi» mi disse «vi ho visti, quella sera in cui io uscivo dalla punizione della Umbridge. C'era una certa tensione...». Mi guardò eloquente. «Hermione vi ha beccati, vero?»

Aprii e richiusi la bocca di scatto un paio di volte prima di sospirare, sconfitta. «Sì» ammisi «stava già iniziando a sospettare qualcosa. Ha usato la Mappa del Malandrino per spiarmi. Ha visto che durante la ronda ci siamo chiusi in un'aula, così è venuta a controllare»

Ginny rise sotto i baffi. «Ti prego, dimmi che avevate addosso i vestiti...»

«Certo che sì» mi affrettai a specificare «ma comunque l'atteggiamento era inequivocabile... così le sono andata dietro per parlarle. Non volevo che Harry lo venisse a sapere così, da lei... non dopo quanto successo alla partita»

«Effettivamente già in condizioni normali non l'avrebbe presa bene»

«Sì, lo so, ma non è quello il punto» raccontai «ha iniziato ad insinuare che Draco si sia dichiarato solo per spiare Harry, e poi ha detto che la relazione era pericolosa per Harry... insomma, era preoccupata per mio fratello, non per me, e così, be'... ho perso la pazienza, ecco. E' amica di Harry, sì, ma dovrebbe anche essere amica mia, cazzo, non so se mi spiego. E' ingiusto che io debba vivere la mia vita in funzione del mio gemello, per quanto gli voglia bene»