Così presa dalla pienezza di quei sentimenti, non mi resi neanche che Andrew aveva preso a camminare, fin quando non sentii la porta sbattere dietro di noi. Mi divisi da lui solo qualche istante, afferrando il suo volto tra le mie mani. "Ti amo senza misura." Sussurrai, sulle sue labbra. Andrew sorrise, dandomi un altro bacio. "Senza misura."

Mi condusse nella sua stanza, e ancora una volta, come anni prima, ci spogliammo delle nostre insicurezze. Facemmo di nuovo l'amore, ed io mi sentii di nuovo completa, come una volta, se non di più. Concedemmo noi stessi e sembrammo diventare una sola persona, stretti tra le braccia l'uno dell'altro e sommersi da gemiti di piacere.

Stesi sul letto e senza le forze di allontanarci, mi accasciai sul suo petto, e lui mi circondò la vita con le sue forti braccia. E mi permisi di chiudere gli occhi ed assaporare il piacere e la calma di quel momento, perché per troppi anni avevo abbandonato tutte le emozioni positive della vita.

Ci addormentammo abbracciati e, finalmente, felici come mai prima d'ora.

[...]

"Mamma, guarda zia Cher cosa mi ha comprato!" Urlò mio figlio, non appena mi vide. Sollevò all'aria il suo supereroe nuovo di zecca - forse Capitan America? - e sembrò essere così tanto pieno di gioia, come se non esistesse un giocattolo migliore di quello.

Cher sorrise sinceramente, e le bastò un solo sguardo per capire tutto quello che era successo, in così poco tempo. "Meglio che vada." Disse, con ancora il sorriso stampato sulle labbra. "Avrete molto di cui parlare."

Le sorrisi di rimando, Andrew accanto a me fece lo stesso. Carter corse verso di noi, facendo volare il suo bellissimo supereroe, fino a raggiungerci.

"Piccoletto, dobbiamo dirti una cosa." Gli dissi, accarezzando la sua testolina riccioluta. Carter mi guardava interrogativo, lo issai tra le mie braccia e lo feci sedere sull'isola della cucina. Agitava le gambe avanti e indietro e spostava lo sguardo tra me ed Andrew, come a cercare di capire cosa stesse davvero succedendo. Per avere solo cinque anni, era un bambino molto vispo e attento.

"Torniamo in Italia?" Chiese genuinamente, con un cipiglio. Scossi la testa, poggiando con dolcezza le mani sulle sue piccole cosce paffute, il suo cipiglio crebbe.

Non sapevo davvero come dire ad un bambino di appena cinque anni che finalmente, dopo mille domande e mille pianti, aveva finalmente un padre; non sapevo se, così facendo, avessi potuto traumatizzarlo o se forse corso in giro per casa ad urlare dalla gioia.

"Riguarda anche Andrew." Lo informai, indicando con un cenno del capo il ragazzo al mio fianco, che probabilmente senza neanche accorgersene, portò un braccio attorno alla mia vita e sorrise quasi istericamente, anche lui impaurito da una probabile reazione.

"Vieni con noi in Italia?" Chiese allora mio figlio, inclinando il capo e osservando attentamente Andrew. Sospirai, scuotendo la testa. "Piccoletto, non torneremo in Italia."

Carter sembrò ammutolirsi, serrando le labbra. Il cipiglio sul suo volto crebbe, mentre portò lo sguardo su di me.

"Quello che voglio dirti..." tentai, mordicchiandomi il labbro inferiore. La presa sul mio fianco di Andrew divenne più intensa, quasi a darmi il conforto necessario. E mi bastò quello. "... che lui è il tuo papà." Buttai fuori velocemente, sperando però di non averlo fatto così in fretta da non farglielo capire; non sapevo se avessi avuto il coraggio di ripeterlo ad alta voce.

Ma lo sguardo che fece Carter valse più di mille risposte. Stringeva sotto il braccio il suo supereroe e lentamente dischiuse le labbra, guardando intensamente suo padre. Ancora avevo i brividi nel realizzare nella mia mente che Andrew fosse davvero suo padre, il cuore batteva all'impazzata dalla gioia. Carter sfuggì dalla mia presa sulle sue cosce, sollevandosi all'impiedi sull'isola. La mia apprensione materna mi spinse a spaventarmi all'istante, e probabilmente anche per Andrew fu così, perché entrambi ci avvicinammo di più al bancone, in modo che - nel peggiore dei casi - sarebbe caduto su di noi.

Born to be yoursWhere stories live. Discover now