Capitolo 34

16.4K 503 45
                                    

Mi svegliai grazie ad un dolce tocco sulla guancia. Andrew mi accarezzava gentilmente, e quando aprii gli occhi, me lo ritrovai a sorridere. Aveva quello sguardo incredulo, simile a quello dei bambini la mattina di Natale, quando scoprono di aver ricevuto il regalo che più volevano.

Sorrisi istintivamente, e mi catapultai sopra di lui, distendendomi sul suo corpo e affondando la testa nel suo petto. Andrew ridacchiò, poggiando le mani sulla mia schiena.

"Affettuosa stamattina, hm?" Sorrise, lasciandomi un bacio tra i capelli.

"Sta' zitto, Evans." Mormorai, ancora assonnata. Andrew rise di nuovo, facendo vibrare il suo petto e solleticandomi la guancia.

"Ecco, ora ti riconosco." Sospirai, sollevando di poco la testa per guardarlo. Poi osservai il letto vuoto di Cher.

"Non è tornata, stanotte?" Chiesi, in un sussurro. Non sapevo se fosse un bene o un male, però ero sicura fosse ancora con Carter. Magari davvero era riuscita a calmarlo.

"No." Mi rispose Andrew, in un sospiro. "Vorrei vedere se sono tornati nella mia stanza. Ma onestamente ho paura che tuo fratello mi uccida." Ridacchiò, ma lo fece solo per sdrammatizzare. Entrambi non stavamo vivendo bene quella situazione, Carter era importante per entrambi: era il mio gemello, il mio complice, la mia esatta metà; e per Andrew, era un po' come se lo fosse, un fratello. Avevano condiviso tutto fin da bambini, una volta perfino una ragazza - si, erano nel pieno della loro pubertà.

"Dai, andiamo a fare colazione. Potrei mangiarti dalla fame." Annunciai, sollevandomi dal suo petto.

"Non credo che ti fermerei, in quel caso." Mi rispose, ed io lo colpii al petto.

Quando entrambi fummo vestiti, scendemmo al piano di sotto. Sentivo diversi occhi prepotentemente addosso, quando entrammo nel bar, e non pensavo di essermi mai sentita così in imbarazzo come allora. Andrew, probabilmente in un istinto, afferrò la mia mano e condusse entrambi al bancone, dove prendemmo un caffè ed un cornetto ciascuno. Poi, ci accomodammo al tavolo con le nostre ordinazioni.

In lontananza, seduta in un angolo della caffettiera, intravidi la chioma bionda di Swan. Guardava nella nostra direzione, mordendosi un labbro. Per quanto avessi odiato il modo in cui era vicina ad Andrew, in quel momento il mio cuore si restrinse. Se il suo interesse per il ragazzo era vero, probabilmente non se la stava passando affatto bene; e a giudicare dallo sguardo che ci rivolse, capii che fosse proprio così. La storia tra me ed Andrew stava ferendo più persone del dovuto, ma mi rifiutai di pensarci: per un solo momento, volevo mettere me stessa prima di chiunque altro.

Inoltre, l'indomani avremmo avuto il primo esame ufficiale da quando eravamo al college. Sarebbe stata una settimana intensa ed io non potevo permettermi di avere altri pensieri in testa, che non riguardassero cellule, piante o reazioni chimiche.

Quando la sedia davanti a noi stridette, presi un colpo, completamente assorta a mangiare il mio cornetto. Sollevai lo sguardo, la presa di Andrew sulla mia coscia improvvisamente divenne più forte.

Mio fratello era seduto davanti a noi, con i gomiti poggiati sul tavolo e le mani congiunte davanti a noi, sguardo serio e due profonde occhiaie a contornargli gli occhi castani. Sobbalzai, guardandolo quasi con timore: avevamo già fatto una scenata la sera prima, non avevo voglia di ripetere.

"Sono tremendamente incazzato con voi per avermi nascosto una cosa del genere." Mormorò, serrando le labbra. "Non tanto con Andrew, perché un po' lo avevo capito che provasse qualcosa per te. Anzi, era palese a tutti meno che a te." Disse, rivolgendomi un cenno del capo. Sollevai il capo verso il ragazzo che avevo al mio fianco, che sorrise timidamente, grattandosi la nuca. "Sono incazzato con te, Cris, perché io e te non ci siamo nascosti mai niente. Eravamo una squadra." Mormorò poi, sollevando un sopracciglio per guardarmi. "Se mi aveste detto quello che davvero c'era tra di voi, non avrei potuto essere che felice. Perché io non sono nessuno per ostacolare il vostro amore. E se è con Andrew che sei davvero felice, io sono felice il doppio perché lo conosco e so che non ti farebbe mai davvero del male."

Born to be yoursWhere stories live. Discover now