RECENSIONE: Elusiveness - La città dei mostri

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Viola Premo è la ragazzina protagonista della storia di Alidinchiostro ambientata dopo il tremila in un mondo simile al nostro, ma che rievoca la presenza della magia e l'esistenza dei mondi paralleli.

L'introduzione mi ha conquistato. Chi non vorrebbe leggere di una ragazza, il cui padre sparisce dopo essere entrato nello sgabuzzino? Questo evento è macabramente divertente ed è quello che in pratica mi ha spinto a interessarmi alla storia.

I contenuti non deludono mentre la grammatica è eccellente.

I primi dieci capitoli sono ambientati nella Laguna delle Assurdità, un luogo snobbato dai ricchi ma che resta una favoloso posto di ritrovo per ragazzi, una sorta di fiera con varie attrazioni. La storia ha il pregio di inventare stili di vita e di vestiario e di rielaborare le leggi che governano i mondi. Per intenderci, di questi ho letto poco ma già dall'inizio si percepisce la presenza di qualcosa di imprevedibile perfettamente integrato nel mondo, ma che in realtà sfugge all'occhio. Non sono prevalenti elementi magici ed effettivamente per diversi capitoli ci si chiede che impatto abbiano sulla storia. Un esempio ne è il coltellino. All'inizio dà una parvenza di normalità fino al momento in cui viene usato e allora si capisce il grande valore che ha.

Anche gli altri personaggi mostrano presto di possedere qualche oggetto speciale che comunque resta il privilegio di una cerchia, per ora solo degli amici scapestrati di Viola.

I personaggi sono ben rappresentati, realistici con i loro caratteri, un po' eccentrici (soprattutto la ragazza di Viola) ma piuttosto interessanti. La descrizione che ne abbiamo è particolareggiata e si integra perfettamente nella narrazione.

Uno dei temi indagati è la sessualità. Per un momento ho temuto lo slut-shaming contro Adele: la ragazza carina che si veste provocante, usa il proprio corpo per sedurre e non sembra particolarmente intelligente. Ci vengono evitati comunque la visione ipocrita della protagonista e una critica violenta a questo modo di comportarsi, in quanto alla sessualità viene concessa una visione naturale e tutt'altro che superficiale. La stessa protagonista esplora interiormente la propria visione al riguardo, i proprio gusti e i desideri o perlomeno la loro assenza. È una questione affrontata in maniera originale e spero quindi che non ricada nel cliché dell'unico vero amore che saprà far provare a Viola sentimenti ed emozioni mai sperimentati con nessuno.

Sebbene i piccoli furterelli vengano ammessi e ampiamente tollerati, Viola dimostra una morale molto forte e tradizionale quando sente i ricchi denigrare i poveri, alla Robin Hood insomma, sia nel comportamento (i gioielli) che nel forte giudizio negativo. La scena nel treno aiuta a rappresentare in un certo modo la protagonista ma appare un po' infantile, un giudizio perfettamente lecito e giusto, ma assolutamente scontato che me l'ha fatta sentire molto più piccola di quanto non sia. In parte è la modalità in cui viene rappresentata la scena, che mi ha suscitato tenerezza ma nient'altro.

Disseminati qua e là non mancano alcuni refusi.

Non li ho segnalati nel corso della lettura assecondando la richiesta dell'autrice. Vorrei far notare invece la presenza invasiva di termini evidenziati in corsivo, che prepotentemente vogliono segnalare al lettore quello che è importante. Trovo che sia una tendenza impropria in quanto svaluta chi legge ed è un'attitudine che dovrebbe limitarsi esclusivamente ai libri per bambini. Per concludere rammento che in caso di dialoghi è necessario andare accapo quando a parlare sono interlocutori diversi, un aspetto solitamente rispettato, ma non mancano alcune rare eccezioni.

La narrazione procede rapida, non contiene cliché ed è genuinamente interessante. Il modo di narrare è schietto, non fa uso di eccessiva retorica, delinea in maniera precisa e chiara il contesto e le vicende a cui la protagonista è soggetta. Inoltre porta in campo numerosi punti di vista che arricchiscono la storia e permettono di osservare questo mondo particolare da diversi lati, intessendo una trama ancora imprevedibile e che potrebbe riservare dei bei colpi di scena.

Il mio tempo si è esaurito. Ora tocca a Beatrice che potrà condurre quest'anima al quinto Cielo del Paradiso. In bocca al lupo Elusiveness, è stato un piacere conoscerti.

Flegias

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