RECENSIONE: Meridiana

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Tisifone, che ne dici dei bagni termali? La sauna ci starebbe una meraviglia, ma da qui correre fino al girone dei traditori per godersi della brezza glaciale coma fanno in Russia, ce n'è di strada da fare! Il lavoro poi l'ho finito, ho superato me stesso stavolta con una dozzina di capitoli letti.

Meraviglia delle meraviglie, la storia è ambientata in un mondo fantastico separato dal resto della civiltà da un confine chiamato Stormline. La zona è assolutamente sconsigliata per i bagni termali e una vacanza, a causa di un clima capriccioso e continui temporali, ma i genitori della protagonista erano di tutt'altro avviso e per spirito di avventura si sono spinti proprio in quella zona, lasciando a casa la bambina che non supererà mai il trauma.

Dopo l'introduzione dell'autore si presenta a noi un incipit lacrimoso. La protagonista Maired versa lacrime amare sulle pagine di un libro responsabile per averle ricordato della sua famiglia perduta. Insorgono fin dall'inizio delle questioni: lei come è cresciuta da sola in casa? Nessuno si è approfittato di lei rubandole i suoi possedimenti: l'abitazione e qualche terreno non sono cosa da poco, specialmente per chi non ha un briciolo di onestà. E i paesani non sono proprio della brava gente come ci viene in seguito mostrato.

I primi capitoli contengono vari flashback che quasi superano la narrazione. A essere onesti non è così che avrei preferito venire a conoscenza della storia della ragazza: lei legge un libro, ricorda dei genitori morti, piange, parte il flashback con i ricordi felici. Sarebbe stato più interessante, giusto per fare un esempio, aprire il racconto con le uova di tartaruga (questo non lo si vede in ogni storia!), mostrare la vita quotidiana, dare qualche indizio all'autore sulla tristezza di Maired. Inoltre sarebbe logico che avesse pure paura dell'acqua come reazione al trauma e che temesse di avvicinarsi al mare. Viene invece dichiarato dal narratore che, avendo perso i genitori in mare, si prende cura degli animali feriti. Attributi caratteriali e biografici vengono forniti in blocco nei primi capitoli dando la questione per chiusa.

La narrazione rapida rende il racconto precipitoso, affretta i tempi, sbatte in faccia al lettore il problema della protagonista. Dato che è sulla scomparsa dei genitori che si regge la storia, avrei aspettato a presentare il suo passato creando dapprima delle aspettative nel lettore.

Non mancano i numerosi luoghi comuni: Maired è una ragazza bellissima che risplende di bontà, senza genitori e vittima di un lutto che l'ha resa chiusa in se stessa e incapace di amare (cosa smentita qualche capitolo più avanti). Neanche a dirlo, la sua porta è piena di pretendenti che lei rifiuta uno dopo l'altro. Si potrebbe pensare che vogliano accaparrarsi i suoi beni. Invece non è così che appare perché la desiderano per la sua bellezza, come se al mondo non esistessero ragazze più belle e ricche.

Incomprensibili sono i sentimenti del marchese. Non parlerei di amore e siccome il tutto si basa sull'attrazione fisica che nutre verso la ragazza, mi chiedo come mai non l'abbia ancora violentata dato che viene tratteggiato come un uomo potente e senza scrupoli. Quale protezione divina l'ha salvaguardata da questa sorte?

Per farla breve, Maired è sulla spiaggia, trova un naufrago che cerca di salvare a dispetto dell'indifferenza della gente. Viene da chiedersi se siano tutti stronzi o se invece si è cercato di mostrare il contrasto fra la bontà di lei e tutti gli altri loro. In ogni caso è surreale che sia il marchese il solo ad aiutarla e senza esigere nulla in cambio. Naturalmente richiede ai suoi servitori di riaccompagnarla da lui una volta finito, ma viene completamente ignorato ed egli non se la prende poi tanto.

Tutti i personaggi agiscono esclusivamente ai fini della trama e vengono appena dotati di un abbozzo di personalità. Questo tuttavia non basta per renderli interessanti e poco rimane di loro al finire della storia.

Maired cura il naufrago che scopre provenire da un altro mondo (il nostro): sebbene sia più civilizzato si respira un'aria di declino dovuto alla perdita dei valori e della scarsa salvaguardia del pianeta. Questa questione non viene approfondita, ma mi auguro almeno che non venga tralasciata pure in seguito.

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