RECENSIONE: odio le favole

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A te, è stato concesso l'immenso onore di ricevere la prima recensione della Lupa.
Oggi ho abbandonato la mia amata Selva , e sono giunta qui per condurre la tua storia nel luogo che più le si addice.

Ma bando alle ciance...

Odio Le Favole di chia_in_wonderland è la storia che andremo a recensire oggi.

Ho letto i primi dieci capitoli e ne avrei letti anche altri, ma ahimé ci avrei poi messo troppo a farti la recensione.
La storia mi ha proprio presa, ma ammetto  che all'inizio ho trovato difficoltà nel seguirla, ti spiegherò più avanti perché.

Sulla trama nulla da dire, ben studiata, e sicuramente molto originale.
Grazie al cielo è priva dei classici cliché: niente protagonista, nel pieno della sua adolescenza, alle prese con il Bad boy. Giusto per citarne uno.

La storia ci presenta Adele, una donna di ormai vent'otto anni, in procinto di sposarsi.
Dopo anni che non torna nella sua amata terra siciliana, decide di recarvisi per organizzarvi il suo matrimonio, ma qui iniziano a riaffiorarle i ricordi del suo vecchio amore.
Al loro incontro, Adele, ci dimostra chiaramente che non ha dimenticato Pietro, il ragazzo che le spezzò il cuore otto anni prima, per quanto lei stessa cerchi di autoconvincersi del contrario. Lei pensa che la sua vita sia felice con Gianluigi, il fidanzato, e non ha motivo di preoccuparsi del suo ex, con il quale pensa di poterci tornare amica. Ovviamente non ci crede nessuno.

Ma ho qualcosina da ridire sulla narrazione.
All'inizio ammetto d'esser stata un po' confusa e per questo ci ho messo un po' ad immedesimarmi nella lettura.
Il fatto è che tu utilizzi passato e presente assieme, che attenzione, se usati correttamente non sono un errore.
Con il passato narri la storia in generale, con il presente ti riferisci invece a questioni attuali, fin qui tutto ok.
Il vero problema nasce quando usi in un'unica frase entrambi i tempi, e questo è un errore.
Ti faccio un esempio con una frase tratta dal tuo libro:
"Non era come Torino: lì ci sono troppi edifici alti e una nuvola di smog che alleggia sempre nell'aria, il cielo non è mai limpido o pulito."
Qua chiaramente la frase stona, ma la correzione te l'ho già fatta tra i commenti.
Altro esempio, ti allego direttamente lo screen:

Quindi, in sintesi, puoi fare il giochetto passato/presente, ma le frasi devono essere separate

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Quindi, in sintesi, puoi fare il giochetto passato/presente, ma le frasi devono essere separate.

Un'altra cosa che mi ha mandata parecchio in confusione sono i dialoghi in siciliano.
Ho trovato scomodo dover ogni volta accedere ai commenti, per capire cosa si dicessero, avrei perciò preferito che venisse tradotto nel testo, così da non dover interrompere la lettura.
Così com'è, il lettore si perde e quindi anche il suo coinvolgimento ne risente.
Spesso ti sei perfino dimenticata di tradurli nei commenti, aggiungendoli solo nello spazio autrice, rendendo ancora più complesso seguire la lettura.

Una cosa che non ho particolarmente apprezzato è stata l'aggiunta di descrizioni più poetiche all'interno delle frasi, che onestamente, trovo non c'entrino nulla se buttate in mezzo una volta ogni tanto.

Ad esempio:

Queste frasi non hanno nulla a che vedere con il resto della narrazione molto più semplice e lineare

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Queste frasi non hanno nulla a che vedere con il resto della narrazione molto più semplice e lineare.
Detto questo le descrizioni sono molto pulite e ben coinvolgenti, ho naturalmente riscontrato qualche errore di battitura, ma nulla di grave.
Ti consiglio però di dare una revisione alla punteggiatura, a volte non era propriamente corretta.

I personaggi sono stati ben caratterizzati.
Pietro mi ha incuriosita molto e mi è piaciuto parecchio.
Le sue battutine ed il suo essere così insolente, mi hanno spesso strappato qualche sorriso o risata. È un personaggio onesto, senza peli sulla lingua e come ci è stato fatto capire, conosce molto bene Adele.

Federico si mostra spesso sorridente e spensierato, un tipo vivace insomma, ma realmente è molto frustrato.
Riesce sin da subito a capire che qualcosa con Gianluigi non va e che la cugina è ancora presa da Pietro.
A dirla tutta, l'unica a non esserci arrivata è proprio Adele, e beh Federico non si è fatto problemi a sputarglielo in faccia. Cosa che gli ha fatto guadagnare la mia stima.

Adele invece mi è sembrata piuttosto ingenua per i suoi quasi ventotto anni.
Ha delle reazioni un po' infantili, forse troppo per la sua età, ma giustamente è carattere.
Trovo molto triste che debba mentire a se stessa per autoconvincersi che la sua vita sia apposto e che lei sia felice con l'uomo che "ama" .

In ogni caso ho apprezzato questa storia, quindi per me si merita di entrare nel quarto cielo del paradiso.

Volevo infine scusarmi da parte di tutti noi recensori infernali, per la lunga attesa del giudizio.

- Lupa

La Divina GrammaticaWhere stories live. Discover now