RECENSIONE: Becoming a wolf

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Aletto si sveglia di soprassalto, sedendosi sul suo comodo letto ad acqua dello Stige e guardandosi intorno circospetta.

Ad un certo punto vede qualcosa muoversi nell'ombra, qualcosa di enorme e dalla forma rettangolare.

Confusa da ciò che le si para davanti accende la luce, trovandosi un'enorme valigia rosa a cuoricini e unicorni quasi a ridosso del letto.

“Per tutti i gironi! Cosa…”

Un volto molto simile al suo si affaccia da dietro l'enorme bagaglio, mentre i serpentelli sulla testa di Aletto scattano in tutte le direzioni, seguendo i movimenti di quelli sulla testa della nuova arrivata.

“Sorellina! Sono finalmente tornata dalla mia vacanza!”

Aletto sgrana gli occhi e si sveglia dal suo rincoglionimento, riconoscendo finalmente la sorella.

“Tisifone!” Si alza in piedi e corre ad abbracciarla, “mi sei mancata così tanto in questi secoli, dove sei stata?”

La furia alza le spalle, togliendosi gli occhiali da sole a forma di pollici alzati e posandola sui capelli, per poi sbuffare quando scopre che l'acido dei suoi serpentelli è riuscito a sciogliere la plastica, ora una massa blu fumante sulla sua elaborata messa in piega.

“Ho girato un po’ il mondo, pensa che ho oltrepassato le colonne d'Ercole e ho scoperto che oltre a queste c'è un altro continente e non la fine della nostra Terra!”

Aletto si gratta la testa, confusa “allora queste scrittrici che parlano di una certa America non sono pazze? Esiste davvero qualcosa del genere? E io che ero convinta fosse tutta una messa in scena per giustificare l'esistenza di una certa Hope”.

Tisifone dà un paio di pacche sulle spalle alla sorella, consolandola.

“Purtroppo no, Ally, esiste davvero, e non sai quanto sia bello!”

Aletto si ricompone e si fa spuntare un volto un enorme sorriso.

“Dai, raccontami tutto!”

“Con calma, sorella, ora hai una recensione da scrivere, o ti sei già dimenticata come tuo solito?”

Becoming a wolf di Iris5396 é un romanzo appartenente al genere Urban Fantasy che riunisce al suo interno elementi sovrannaturali e leggende.

Ines è una mezzosangue, metà umana e metà licantropo, che non ha ancora scoperto nè i suoi poteri nè le sue potenzialità.

Ha vissuto la maggior parte della sua vita (fino ai 22 anni) ignorando il suo lato soprannaturale, fino a che malesseri e svenimenti continui le fanno capire che qualcosa dentro di lei sta cambiando, e che ha bisogno di una mano in questa transizione.

La storia comincia più o meno a questo punto e viene narrata sotto due punti di vista: quello della protagonista e quello dell'alpha del branco di cui Ines farà parte, Skoll.

La scelta del doppio POV è nientemeno che azzeccata, dato che dà al lettore la possibilità di comprendere appieno le complessità dei due personaggi, e le diverse sfaccettature dei loro caratteri.

Ho apprezzato particolarmente il modo in cui li hai resi palpabili, vivi.

I due protagonisti (e Sissi, di cui cominciamo a tracciare un po’ i contorni, anche se questi non sono ancora completamente definiti) ci vengono presentati con tutte le loro caratteristiche e peculiarità e capiamo sin da subito qual sia il loro modo di agire e di relazionarsi con gli altri personaggi.

Mentre ho adorato (e sottolineo, adorato) il personaggio di Skoll, così istintivo, così lupo, ho avuto qualche problema a giustificare delle scelte di Ines, che non mi sono sembrate particolarmente verosimili.

Primo tra tutti l'episodio della scoperta di chi sia il padre.

Lei non lo ha mai visto, mai conosciuto, né sua madre le ha mai parlato di lui perciò, in una situazione in cui la tua stessa madre ridacchia dicendoti semplicemente “tesoro, questo è tuo papà”, io come minimo sarei rimasta bloccata a bocca spalancata, per poi avere una reazione molto matura quale il gridare e correre via il più velocemente possibile.

Oppure il puntare il dito contro questo presunto padre e urlargli perché diavolo non si sia mai fatto vedere in tutti questi anni (ovviamente dopo una lunga seduta di psicoterapia).

La nostra Ines invece reagisce come se fosse la cosa più naturale del mondo, scoprire improvvisamente che quell'omaccione grande e grosso sia il padre di cui lei ha sentito la mancanza per buona parte della sua vita, concentrandosi invece su altro, lasciando perdere quella (a mio parere) scottante rivelazione.

La seconda reazione da me poco compresa è stata, subito dopo, la scoperta che la maggior parte degli esemplari di esseri umani intorno a lei siano in realtà licantropi capaci di trasformarsi in lupo davanti ai suoi occhi.

Niente nell'improvvisa metamorfosi di Skoll la stupisce.
Nemmeno un passo indietro, un sospiro strozzato tradisce il fatto che lei non abbia mai visto uomini trasformarsi in animali così dal nulla.

Semplicemente si abbassa e fa i grattini a questo enorme lupo mannaro, fine.

Capisco che la madre le abbia raccontato storie e leggende su ciò, ma se io vedessi un mio compagno di università mettersi una tuta e lanciare ragnatele in giro diventando Spider-Man, sicuramente la mia prima reazione sarebbe un “che cavolo…” (con qualche imprecazione bonus), pur avendone visto film e fumetti in tutte le salse sin dalla più tenera età.

Secondo me questo tipo di reazione andrebbe cambiato, tu ci descrivi qualcosa, ma lo mostri in modo affrettato, come se non fosse importante.

Capisco il non finire nell'infodump, però molti dettagli andrebbero analizzati con più attenzione, in una storia, o rischierebbe di perdere la sua verosimiglianza.

Ho invece adorato, letteralmente, il ruolo di Sissi nella storia, la migliore amica, quella che probabilmente diventerà la “side-kick” della protagonista.

Simpatica, ironica, sempre pronta a soccorrere e aiutare la sua amica, è la persona che tutti noi vorremmo al nostro fianco, la spalla ideale, la compagna di tutto.

Non ho letto (per ora) oltre il settimo capitolo, ma se la nostra amata Sissi avrà un ruolo fondamentale nella storia, stai pur certa che continuerò a leggere volentieri, perché una cosa importantissima in ogni romanzo è come l'autore decide di rendere i personaggi secondari.

Perché i principali, lo sappiamo bene, sono i più semplici da creare, perché un po’ rispecchiano noi stessi.

Sono ciò che ci sta intorno che spesso è molto difficile da analizzare in modo approfondito e tu, con Sissi e Skoll, ci stai riuscendo alla perfezione.

Perciò pur consigliandoti di rendere maggiore verosimiglianza su alcune scelte della protagonista (anche per le sue decisioni future), decido di posizionarti al sesto cielo (perché oggi mi sento particolarmente di buon umore, ringrazia pure il mio testa d'alghe XD), premiando la tua bravura nel farci amare i due “aiutanti della protagonista, le sue due spalle, i suoi due angeli custodi).

-Aletto❤️

La Divina GrammaticaWhere stories live. Discover now