RECENSIONE: The Houses- House of cards

210 22 29
                                    

"È quasi perfetta"

*sorride soddisfatto, mentre attacca la targa con su scritto: "Taxi infernale" alla prua della barca e passa lo straccio sul lato sinistro del vettore*

"Ma le pulizie non si fanno in primavera?"
commenta Caco, facendo ridacchiare il gruppo.

"Si vede che a te, Caro Caco, hanno insegnato a pulire solo ed esclusivamente in quella stagione.
Sai, il tuo alito sa di pesce del mercato, quello del giovedì mattina.
Un giovedì mattina, di anni or sono"

*Ghigna, mentre gli altri scoppiano a ridere, con tanto di lacrime*

"Comunque, non crederti chissà chi.
Sei l'ultimo arrivato"

*Punta lo scettro di Gandalf (Remo) contro il suo petto*

Mentre Caco annuisce.

"Senti ma tutti 'sti gingilli?"
Commenta Aletto, indicando la targa e la Radio appoggiati sul duro legno secolore.

"Sono cose che abbelliscono il mio vettore infernale.
E poi, la radio mi serve per essere a conoscenza del traffico lungo il fiume Acheronte.
Anche qui si accumula un via e vai di dannati, anime e creature di ogni tipo.
È estenuante"

*Inizia a temperare la punta del Remo*

"Ma cosa stai fancendo?"
Virgilio indica con il mento il pezzo di legno, mentre Cerbero, Aletto, Caco e Minosse, stanno ammirando le modifiche apportate da Caronte.

"Sto temperando la punta del mio scettro (Remo).
Sai, a furia di traghettare anime, si è consumata."

"Dovresti cambiare quel catorcio di Remo.
È più vecchio di te"
Commenta Minosse, facendo scoppiare dalle risate tutti quanti.

"Come se voi foste giovani.
Abbiamo tutti una certa età, vi rammento.
Bando alle ciance, ho una recensione da esporre!"

La storia che recensirò si chiama: "The houses- House of cards"

Mattia è il giovane protagonista dell'opera.

Un ragazzo che viene a conoscenza, grazie a sua nonna, di essere una creatura mitologica.
Ovvero: un Lupo mannaro.

Anche quest'ultima, ha delle grandi potenzialità come il giovane: è una chiaroveggente.

La donna, davanti a tutta la famiglia, espone la realtà dei fatti, facendo tenere tra le mani di Mattia una pietra d'argento.

Cosa che al contatto con la sua pelle, brucia, facendo intendere all'intera famiglia, che quest'ultimo non sia un comune mortale.

Così si ritroverà a dover affrontare una nuova avventura.
Un'avventura che lo porterà a Idris, dove incontrerà Jean il cacciatore, che gli fungerà da guida.

Nel corso della lettura, si viene a scoprire che la ragazza di Mattia è l'ex fidanzata di Jean.
Che bello scherzo, vero?

E suppongo di aver capito, che entrambi si odiano.

Non mi spingo oltre.

Allora, ammetto che la storia inizialmente mi annoiava.
E qui, scommetto che mi starai insultando mentalmente in tutte le lingue del mondo.

Ma se ti dicessi il contrario, non sarei onesta nè con te, nè con me stessa.
Questa è la verità.

Dal terzo capitolo in poi, ho trovato la lettura più interessante e il personaggio di Mattia si scopre maggiormente.

Le descrizioni della storia sono perfette.
Hai descritto minuziosamente ogni cosa, in modo eccelso.

Poche volte ho trovato storie così dettagliate come la tua, i mie complimenti!

La grammatica, anch'essa, è quasi perfetta.

L'unica pecca è l'aver scovato ripetizioni che, a parer mio, avresti potuto sostituire con dei sinonimi o comunque cambiare la struttura della frase, in modo che le ripetizioni non si sentissero.

La comicità è una delle cose che apprezzo maggiormente in un racconto.
Amo ridere e far ridere.

Tra le battute di Jean ( il discorso con Xavier) Leonardo che chiede se una chairoveggente possa sapere quando suona il timer e quelle di Mattia, qui, mi sono partite le lacrime.

Sono punti che ho apprezzato e che, in un certo senso, hanno smorzato la noia precedentemente avvertita durante la lettura.

La storia, da quanto ho capito, è ispirata a Shadowhunters.
Scritta dalla celebre Cassandra Clare.

Non ho avuto l'opportunità di leggere i suoi elaborati, per cui mi sono basata solo ed esclusivamente sulla tua opera.

Inoltre, c'è chi potrebbe definirlo come un "plagio" ma in realtà, avendola citata ,non lo è assolutamente.

Ho qualche domanda da porti.
Come mai hai scelto il genere fanfiction per questa storia?

Non capisco.
A causa degli articoli 13 e 11?
Perché in realtà, si parla di ff, quando si sceglie un personaggio con grande notorietà e lo si cita nella storia.

Poi volevo chiederti: quanto li fai lunghi i capitoli?
Io li ho trovati infinti. Davvero, non riuscivo ad andare avanti con la lettura.

Un'ultima cosa.
Nel capitolo 2 (credo) c'è una frase che non mi torna.
"Sbuffò una risata dalle narici"
Non ho capito questo gesto.
Non ho capito come te lo sei immaginata.
E leggendolo così, su due piedi, penso che non abbia molto senso la frase.
Almeno finché non me lo spieghi tu.

La storia in sé merita tanto.
Nonostante la terza persona non mi soddisfi molto, e il fatto che sia onniscente e onnipresente tolga quel senso di "privacy" ai personaggi, a parer mio, hai saputo esporla - anche in questo caso - in maniera impeccabile.

Per cui, concludo dicendo che la storia andrà in paradiso.
Beatrice, apri le porte dei cieli, un'altra anima ti sta raggiungendo!

-Caronte, il traghettatore di anime

La Divina GrammaticaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora