Terzo Capitolo

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Mi avvicino a lui siccome é l'unico volto familiare che vedo nella folla di studenti in preda al panico del primo giorno.

-Buongiorno- dico con voce squillante

-buongiorno a te novellina. Loro sono i miei amici Christian, Mike, Ezra e Bryan.

Quest'ultimo non ha una bella cera stamattina. Ha uno sguardo cupo che emette ansia e inquietudine; magari col tempo cambio idea. Al contrario del suo sguardo mattutino, non si può dire dell'aspetto, é un bel ragazzo anch'esso. É alto ed ha le spalle larghe; presuppongo che sia palestrato perchè dalla maglia intravedo qualche pettorale; ha gli occhi color ghiaccio e i capelli castani non molto ricci.

Tra le labbra carnose trattiene una sigaretta quasi finita.

-dai, entriamo prima che suoni la prima campanella- consiglia Christian. Lui a differenza di Bryan ha uno sguardo confortevole, sembra una persona molto pacata e gentile.

Varchiamo insieme la soglia del cancello e nel mentre gli altri guardano la loro scheda scolastica, dove sono scritti tutti gli orari delle lezioni, io mi dirigo in presidenza per ritirare la mia.
Busso timidamente alla porta in legno e una forte voce maschile si fa sentire dall'interno.

-buongiorno Preside Fitzgerald, sono qui per ritirare la scheda scolastica con gli orari delle lezioni.

-buongiorno a lei signorina?

-Aurora, Aurora Johnson.
****
-Aurora, a cosa stai pensando?mi chiede Tommy, fortunatamente, il primo corso della giornata, lo abbiamo in comune.

-a niente, scusami- sorrido.

-allora, come ti sembrano i miei amici?

-beh, sono okay.- ovviamente non conoscendoli, non so cosa dire.

Ad un certo punto della lezione comincio a sentirmi osservata, così mi giro e dall'altra parte della classe, noto degli iceberg fissarmi. É lui, Bryan, l'unico essere umano del gruppo di Tommy che non mi ha trasmesso simpatia.

A fine lezione il professore si avvicina a me "costringendomi" a fare una valida presentazione per farmi conoscere.

Tra urla e schiamazzi il professore catturò l'attenzione di tutti i presenti.

-mi chiamo Aurorah Johnson e mi sono trasferita qui da Seattle per questioni lavorative dei miei genitori.

-ma quando?- chiede ad alta voce Bryan

-sono arrivata qui venerdì scorso.- rispondo educatamente.

-no, io intendo ma quando lo abbiamo chiesto?- alla sua battutina squallida cominciano a ridere tutti, tutti tranne me.

Non sono la ragazza snob e perfettina che di solito non ride alle battute degli altri, ma questa é proprio out!
-sai che fai proprio ridere?- dissi acida
Dal fondo della classe si sente un 'Oh' dañarte di alcuni studenti é uno di loro Clarck urlò "Boom, 1-0 per la novellina; sorrido per la soddisfazione ricevuta dagli altri e torno al mio posto

Al termine delle lezioni decido di aspettare Tommy così ci teniamo compagnia nel tragitto da scuola a casa. Lungo la via del ritorno, per sbaglio urto contro il braccio di Russo senza rendermene conto, e senza degnargli di uno sguardo gli chiedo scusa.

Arrivata al cancelletto di casa mia saluto Tommy e il suo accompagnatore ed entro in casa.
Nell'abitazione non c'é nessuno come al solito,così decido di rubare un cucchiaino di nutella e di gustarmelo mentre mi preparo il pranzo.

Ad un certo punto sento squillare il mio cellulare: Tommy ti ha inviato un messaggio.

"Oggi pomeriggio ti va di venire al parco?"
Accetto e gli chiedo l'ora. Pochi minuti più tardi risponde dicendomi l'orario.

Ho indossato una felpetta rosa abbinata a dei pantaloncini di jeans e stavolta all star.
Arrivo al parco con due minuti di anticipo, indosso le cuffiette e ascolto work di Rihanna a tutto volume.

Da lontano intravedo Tommy insieme ad un'altra persona,Bryan Russo.

Innamorata del "nemico"Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin