Guai in vista

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Quella sera una mia amica di classe mi invitò a ballare. Mi misi un jeans un top nero corto fino alla pancia e converse nere, mi passai la piastra mi truccai e uscii di casa.

In fondo al vialetto c'era Marta che mi stava aspettando in macchina, aprii lo sportello e mi sedetti di fianco a lei. « ciao, questa sera ci divertiamo assolutamente» esclamai. Dietro ai sedili posteriori c'erano Riccardo, Miriam e poi c'era l'innominabile, ed è per questo che il mio sorriso e la mia gioia di quel momento si spensero. Decisi però che non doveva essere un problema per me, ormai era finita e potevo fare ciò che volevo punto.

Entrammo in discoteca e subito andai al bancone, dovevo buttare giù qualcosa. « scotch grazie», buttai giu un bicchiere di scotch e subito un calore assurdo mi pervase tutto il corpo, ordinai due bicchierini di vodka e mandai giu anche quelli. Andai in pista e iniziai a scatenarmi sulle note di "Despacito" con Marta, Miriam e Riccardo, all'improvviso mi sentii una mano sui fianchi e qualcuno che ballava dietro di me appiccicato, mi voltai, era lui, Bryan. Era ubriaco fradicio.

Mi staccai subito da lui e andai a ballare con Riccardo, un aria di tristezza si celò sul suo volto e andó al bancone, mentre io continuai a ballare con il mio amico. Ad un tratto Riccardo mi mise una mano sul sedere, anche lui non era sobrio.. « Aurora, non posso più far finta di niente, mi attrai, fisicamente per ora. Sei troppo » mi scostai incredula dopo quello che aveva detto e andai al bancone dove c'era Russo che sorseggiava il suo drink.

« la smetti di ubriacarti o vuoi morire» sbraitai, « fatti da parte, non sono cazzi tuoi ora Auró, va a ballare con quel morto di figa» urló peggio di me. « uno shottino grazie» dissi a barista, e mandai giu il bicchierino in un sorso. Andai a ballare dinuovo con Riccardo, mi strusciavo contro i suoi pantaloni come una poco di buono, ero ubriaca, non stavo ragionando. Mi stavo comportando così per fare un dispetto a Russo che si stava decisamente infuriando.

Venne verso di noi e in men che non si dica scaglió un pugno sulla faccia di Riccardo. « oh ma che cazzo fai! » urló Riccardo sferrandogli un pugno anche lui. «lei è solo mia, è la mia ragazza» Riccardo lo guardó incredulo e poi guardó me. La serata prese una brutta piega  e io corsi in macchina.

Innamorata del "nemico"Where stories live. Discover now