La fine dei giochi

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A quelle parole rabbrividii, non sapevo come gestire quella situazione che ormai era diventata più grande di me, avevo una relazione con entrambi, ad un lato c'era Damian che era l'acqua santa e dall'altra Bryan il diavolo in persona.

Come può avere ancora quest' effetto  su di me dopo un anno pensai. Pensai a molte cose in quel momento avevo la testa che mi scoppiava ma la sua voce mi riportò alla realtà:
<<Aurora sei mia, sarai per sempre mia.>>
<<Bryan..io sto con Damian>>
<<tu stai con me. Damian è solo di passaggio lo capirai presto>>
<<non puoi trattarmi così>>
Sentimmo dei passi fuori dall'aula, cavolo, se ci beccavano in quella situazione erano guai seri.

Uscii di corsa dall'aula non appena sentii il nulla più totale, nella mia testa c'erano ancora le parole di Bryan che danzavano felici, ma le scacciai subito, non potevo fare del male a Damian anche perché era l'unico che mi facesse felice, l'unico che mi facesse stare bene.
Quelle parole però provenivano dalla mia testa, il mio cuore correva da tutt'altra parte. Andava controcorrente, dalla parte opposta e mi faceva un male cane. La cosa giusta da fare era stare con Damian, sapevo che con lui avevo un futuro sicuro, ma era la strada più facile e proprio per questo che scelsi lui.

Non ragionavo più, quelle cose che pensavo erano assurde, come potevo pensarle? Come potevo fare tale cattiveria al migliore amico di mio fratello? Al mio fidanzato?. Come potevo fare questo a me?
Al cuor non si comanda mi dissi, la scelta giusta non era stare con Damian ma con Bryan anche se correvo dei rischi, anche se sapevo che era il figlio del nemico di mio padre.
Era tutto un gran casino.

Un paio di giorni dopo l'accaduto decisi di dover parlare con Damian, avevo un nodo alla gola che si faceva ad ogni passo più pesante. Era la cosa più giusta da fare, non potevo fargli questo, lui mi amava e io gli volevo solo bene.
L'unica cosa che non potevo fare era dirgli di Bryan, se l'avessero scoperto sarebbe stata la fine dei giochi.
Incontrai quel viso angelico nel corridoio della mia nuova casa, mi rivolse un debole sorriso per poi avvicinarsi e darmi un bacio, ma mi ritrassi:
<< cos hai?>>
<< devo parlarti>> dissi tutto d'un fiato senza pensare alle conseguenze.
<<io devo dirti una cosa molto importante. Meglio che tu ti sieda>> mandai giu il groppo che si era creato in gola e continuai:
<< abbiamo passato molto tempo insieme, non esigo che tu mi capisca, non lo pretendo. Voglio solo che tu riesca ad essere felice ma con un altra persona  accanto che ti renda felice sul serio. Non hai sbagliato nulla in tutto questo tempo, sei stato perfetto e non mi hai mai fatto mancare niente. Ma il mio cuore mi dice che è giusto finirla qui. Ti vorró sempre bene non dimenticarlo mai, resterai sempre una persona importante per me è non dimenticherò niente di quello che abbiamo fatto insieme. Ti custodirò dentro per sempre.>>
Il suo viso s'incupì e i suoi occhi si riempirono di lacrime. Gli avevo fatto del male ed era l'ultima cosa che volevo.

Innamorata del &quot;nemico&quot;Where stories live. Discover now