Benvenuta in famiglia Aurora.

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Restammo li tutto il pomeriggio, stesi sulla sponda del laghetto corpi contro corpi.
<<cosa stai combinando Aurora, Gesú>>
<<cosa ho fatto?>>
<<un casino, un casino tremendo dentro di me. Io non riesco ancora a capire come in poco tempo mi hai mandato a puttane il cervello.>>
<<Bryan!, io non so come tu possa esserti innamorato di me, insomma, guardaci, siamo diversi. Io sono la classica" santarellina" e tu lo stronzo di turno. Eh si lo penso ancora. Penso che prima o poi tu mi lascerai, ma non voglio avere il rimpianto di non averci provato se lo farai.Io ti amo, sono innamorata di te, ma ho paura.>>
<<non devi averne perchè io ti voglio, non smetterò mai di volerti, ho sete di te, delle tue labbra, ho voglia di sentire le tue mani che m'accarezzano, ho bisogno di te, dei tuoi rimproveri. Aurora, tu sarai mia per sempre>>
<<ti amo Bryan>>
<<ti amo.>>
Ci rivestimmo e tornammo in macchina. Silenzio assoluto, dopo tre minuti ricevette una chiamata, la madre.
<<allora?>>
<<ci ha invitati a cena, sei disposta a venire?
Io: ehm si va bene.>>
<<va bene allora andiamo da te ci cambiamo e poi usciamo.>>
<<d'accordo>>risposi.
Feci una doccia veloce, mi vestii e piastrai i miei lunghi capelli castani con cura e una volta pronto Bryan uscimmo.
Arrivammo fuori un cancello molto grande, lussuoso, intravidi un grande giardino con una fontana al centro e una piscina.
<< é casa tua?!>>esclamai sorpresa da quanto fosse bella casa sua.
<<si é casa mia>>rispose lui in una sonora risata.
Entrammo e ci accolse una signora dall'aria altezzosa, un pochino antipatica a prima vista direi, era la madre.
<<Salve signora Russo>>dissi,
« ciao, tu saresti?»
« la mia ragazza mamma» rispose Bryan con tono rabbioso
«santo cielo scusami tanto piccola, sai ho una certa età»,
« non si preoccupi» sorrisi timidamente.
Mi fece fare il tour di tutta la casa quando la madre ci lasciò sola in camera di suo figlio.
«Mi dispiace per mia madre»
«tranquillo é tutto okay» risposi accarezzandogli una guancia.
Quella camera descriveva il suo modo di essere, il suo carattere tenebroso e dolce allo stesso tempo. Lo descriveva. Su di una mensola trovai un album delle foto.
«cos é questo?» chiesi incuriosita.
«Aurora ti prego non curiosare, posalo.» rispose con aria triste.
«che succede?»
«nulla é solo che ci tengo e non voglio che nessuno lo tocchi, te lo mostrerò io quando sarò pronto, va bene?»
«tranquillo»
Tornammo di sotto e al tavolo c'erano tante prelibatezze e cibi che non avevo mai assaggiato in vita mia, tutto molto buono. Solo che la serata inizió ad avere una brutta piega.
«sai Aurora che questo mascalzone di Bryan si portava una ragazza diversa in camera sua ogni sabato sera?ogni tanto si sentivano rumorini strani»disse, guardai negli occhi Bryan, sconcertato da ció che la madre stava raccontando.
«mamma ti prego»disse lui fulminandola con lo sguardo.
«eh sai che lo trovai a letto con una ragazza, aspetta come si chiamava, ah si Megan, ti somigliava moltissimo, che momento imbarazzante»disse scoppiando in una stridula risata.
«ora basta» disse Bryan
«andiamo via da qui, questa serata é terminata»Prese le giacche e andammo via. Lungo il tragitto non disse una parola, e nemmeno io provai a parlare, forse per il disgusto, forse per non farlo arrabbiare, comunque sia restammo in silenzio entrambi.

Innamorata del &quot;nemico&quot;حيث تعيش القصص. اكتشف الآن