37.

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Hitsuku's pov

Quella confessione, il modo in cui lo disse mi cambiò radicalmente... Il dolore che provavo era davvero troppo grande, soprattutto perché stava succedendo a lui... In qualche modo, uno qualsiasi dovevo aiutarlo.

Iniziai a fare ricerche su internet, e ne parlai solo con Alice.

Dovevo scoprire dove si trovava il fratello e lo avrei fatto a qualsiasi costo, perché anche lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per me.

Passò una settimana, al lavoro andava tutto normale... Sempre gli stessi clienti, risse, gente ubriaca, coppiette carine che uscivano insieme...

Quel giorno avevo il turno di mattina quando, solitamente, non c'era nessuno... Neanche Jin.

Jungkook dormiva tranquillo, gli lasciai un leggero bacio sulle labbra.

<Esco>

Gli sussurrai all'orecchio.

Mi avviai verso il locale, sentendomi osservata continuamente... Sensazione molto inquietante.

Aprii il locale e pulii il bancone, come già sapevo nessuno si era presentato.

Andai nel magazzino a prendere del latte e della polvere di caffè.

Un rumore alle mie spalle mi fece girare la testa di scatto, un uomo alto e con lo sguardo duro e arrabbiato mi fissava dall'alto.

Il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.

<Hitsuku... Cara... Da quanto tempo>

Indietreggiai mentre, quel mostro, avanzava.

<Perché scappi?>

Una risatina sadica lasciò le sue labbra.

<Te l'ha detto non è così?>

Il respirò mi si mozzo, le mani mi sudavano e la paura prendeva il possesso del mio stomaco.

In quel momento mi lamentai di avere un fidanzato che dorme fino a mezzogiorno.

<Stai tranquilla non sono qui per farti del male, ma, solo per parlare>

Una rabbia improvvisa prese il controllo di me.

<Ci mancherebbe altro! Sei la persona più spregevole di questo mondo! Mi fai schifo!>

Il suo sorriso gli morì sulle labbra, per poi, far nascere una risata.

Si avvicinò a me molto velocemente e mi spinse al muro.

<Tu scherzi col fuoco... Non hai alcun diritto di venirmi a dire che faccio schifo quando ti scopi mezzo mondo>

Mi abbassò di poco la camicia, che portavo, notando i marchi con un sorriso inquietante.

<Oh... Lo avevo avvertito e non mi ha ascoltato...>

Il suo viso era una maschera di odio w rabbia.

Portò una mano alla mia gola e iniziò a stringere.

<Sai... Io amavo sua madre, ma, non poteva funzionare... Lei non meritava tutto quel potere, come, non lo merita Jungkook... Ma lui è mio figlio, non gli farei mai del male>

Il respiro mi mancava, peggior sentimento al mondo.

Se avessi potuto urlare gli avrei detto che l'altro figlio stava morendo a causa sua.

Sentivo di star per svenire, per mancanza di ossigeno.

Ma poi levò la mano.

Mi appoggiai al muro cercando di non perdere l'equilibrio, le mie palpebre si stavano chiudendo.

ALPHA (Jeon Jungkook)Where stories live. Discover now