25.

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Namjin

La mattina uscii presto dalla casa di jungkook, mentre lui dormiva ancora, gli lasciai un biglietto dicendo che, andavo a lavoro.

Davanti alla porta del locale si potevano udire dei singhiozzi, che, provenivano dal retro del locale... Rabrividii al pensiero di cosa Yoongi e Jungkook avevano fatto a quei ragazzi... Ma anche a cosa loro avevano fatto a Hobi, non so neanche perché lo chiamo così... In realtà non lo conosco molto bene.

Mi avvicinai al retro, dove si trovavano anche i secchioni della spazzatura... Jin era rannicchiato vicino ad uno di questi, a piangere... Mi si spezzò il cuore nel vederlo in quello stato.

Corsi verso di lui, preoccupata.

<Cosa succede, Jinnie?!>

Dissi posandogli una mano sulla schiena, accarezzandolo per calmarlo.

<I-io... N-nam si è arrabbiato c-con me... E-e abbiamo l-litigato... E p-poi ha rotto un tavolo... N-non so come...>

Disse con un sorriso amaro sulle labbra.

<Es è uscito f-fuori... Ho c-cercato di fermarlo... M-ma non mi ha ascoltato... Mi h-ha spinto via...>

Disse in un sussurro.

<Jin... Mi spiace un sacco... Cosa è successo? Posso aiutarti in qualche modo?>

Lui scosse la testa, si poteva vedere la paura nei suoi occhi, oltre al dolore, paura di perdere il proprio compagno... Colui che lui ama con tutto il cuore.

Iniziò a respirare con molta calma, per cercare di fermare i singhiozzi.

Non l'avevo mai visto così debole e vulnerabile, io lo stimo un sacco... Perché è sempre così forte e pronto ad aiutare e sorridere a tutti.

Me ne sono accorta subito che è una persona molto forte, ma in quel momento era così fragile... Lui ama davvero Namjoon.

Appena si fu calmato iniziò a spiegare cosa era successo.

<È stressato da giorni per colpa del fratello maggiore, che è tornato in città... Diciamo che tra loro con scorre buon sangue... Nam crede sia colpa sua per la morte di suo padre.>

Si fermò un attimo a pensare alle giuste parole per spiegare la situazione.

<E poi... Oggi oltre ad averci parlato, senza sapere chi fosse, un cliente ci ha provato con me...>

Scosse la testa tristemente, cercando di scacciare lacrime e brutti pensieri.

<Lui non l'ha presa bene e dopo aver pestato colui che ci aveva provato, mi ha urlato contro e se n'è andato...>

Sussurrò tristemente.

<So com'è fatto... In queste situazioni è incontrollabile... La rabbia lo prende e picchierebbe chiunque... Pure Jungkook>

Sorrise triste e una lacrima cadde dal suo occhio.

"Pensavo proprio a lui."

<Penso che, lui, ti ami più della sua stessa vita... O di chiunque altro, è un amore molto forte e per questo... Il solo pensiero di perderti lo fa arrabbiare e star male... Inoltre credo che abbia bisogno di schiarirsi le idee, secondo me... Sì è accorto di averti trattato male e se n'è andato prima che potesse fare qualcosa di brutto pure a te>

Lo guardai seria, respirai per calmare il mio cuore... Questa situazione mi emozionava e mi metteva ansia allo stesso tempo e poi, ero distrutta per lo stato, in cui, si trovava Jin.

<Credo che, soltanto, tu possa sapere dove si trova ora... Sarà in un posto che lo calma e lo fa stare tranquillo>

Dissi senza pensarci.

Lui era stato zitto per tutto il tempo... Aveva la bocca leggermente dischiusa per lo stupore e le sopracciglia alzate... Gli occhi rossi e gonfi, un po' bagnati, gli davano l'aria di un bimbo, indifeso, che era stato maltrattato dai suoi amichetti.

<Wow...>

Sussurrò.

<Non pensavo fossi così profonda... Mi hai sorpreso>

Sorrisi felice.

<Sono contenta>

Lo abbracciai e poi lui si alzò.

<So dove devo cercare... Puoi chiamare Jimin ad aiutarti... E chiedi a Yoongi di aiutare il poveretto>

Mi segnai, mentalmente, tutte quelle cose da fare, poi, corsi dentro.

Jin's pov

Ricordo benissimo la prima volta in cui mi porto al lago, era un posto meraviglioso e il tramonto rendeva il tutto più bello e romantico.

Nam, lì, mi aveva confessato i suoi sentimenti e mi aveva anche raccontato della sua vita.

Io ero innamorato di lui da un bel po'... Ma il suo comportamento da stronzoi faceva dubitare che ricambiasse, anche se... Era stranamente geloso e protettivo nei miei confronti.

Appena arrivato iniziai a cercare il suo posticino preferito: una panchina che si affacciava sul lago e che dava un'ampia vista del panorama. Era all'ombra di un albero, un ciliegio... Da cui sbocciavano fiori spettacolari e di un rosa molto leggero e, per i miei gusti, carino.

Era lì seduto, in silenzio, aveva le mani fra i capelli ed era visibilmente scosso da dei brividi.

Mi avvicinai di soppiatto fino a finirgli davanti.

<Nam...?>

Sussurrai spaventato, lui alzò lo sguardo su di me e notai quanto fossero gonfi e rossi i suoi occhi, stupendi.

Odio vederlo piangere... Di solito quello che piange sono io, per qualsiasi cosa.
Veder piangere Nam è talmente raro, che, questa è la seconda volta che succede.

Di scatto mi muovo e lo abbraccio, lui non si muove... Ma non mi importa, quel che importa è che è con me.

<Ti ho fatto del male...>

Sussurra.

Scuoto la testa.

<No, amore... Mi hai solo spinto... Io ti spingo sempre>

Lo guardo negli occhi con un sorriso rassicurante... Io lo amo più della mia vita.

<Nam... Mi spiace per quello che è successo, io non volevo farti arrabbiare e non volevo che quel cliente ci provasse con me.>

La mia voce sembra molto lontana.

<Non importa se mi hai spinto, perché io ti amo... Non riuscirei a vivere un secondo solo senza di te>

Il suo sguardo è misto tra l'odio e il risentimento.

<Non sono arrabbiato con te, piccolo... Sono arrabbiato con me... In questi tempi ti ho trattato malissimo, per colpa dello stress... E oggi ti ho fottutamente spinto.>

Si odia... Lo posso vedere dalla sua espressione.

<Non importa>

Dico in un sussurro, per poi abbracciarlo.

<Basta che non mi lasci, mai...>

Dico con le lacrime agli occhi.

<Mai.>

Dice lui sicuro.

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Per sbaglio ho pubblicato il capitolo, opsie...








ALPHA (Jeon Jungkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora