22.

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Famiglia.

Ci girammo di scatto, alle mie spalle c'era Sangwoo.

Spalancai gli occhi spaventata.

Non era solo, c'era tutto il branco con lui.

<Chi abbiamo qua?>

Disse divertito.

"Com'è possibile che si è ripreso così in fretta?"

Jungkook mi spostò dietro di sé, non si scompose.

Era calmissimo, quasi divertito dalla situazione.

Il suo sguardo non lasciava quello del mio ex ragazzo e la sua mano non lasciava il mio polso, era arrabbiato... Lo notavo per il modo in cui mi stringeva... Stava cercando di calmarsi.

<Dovrei chiedertelo io, l'ultima volta non riuscivi neanche a parlare dopo che ti ho fatto il culo>

Sorrise.

<E vedo che ti sei portato tutti i tuoi amichetti, amici dell'asilo? Che carini>

Sorrise divertito ed ironico, bipolarismo...

<Non parlerai così tra qualche secondo...>

Disse con rabbia Sangwoo, gli si era scurito lo sguardo... Come quando aveva ucciso quella persona... E poi si era girato verso di me, dicendo che sarebbe andato tutto bene e che dovevo stare zitta... Perché se no mi avrebbe fatta stare zitta lui.

Dei brividi percorsero la mia schiena, ero spaventata come quel giorno.

Jungkook mi lasciò uno sguardo con la coda dell'occhio, notando il mio stato d'animo.

<Aw, non ti preoccupare... Sai, sono conosciuto ovunque per la mia mano pesante>

Si fermò per sorridere un secondo.

<Credo te ne sia accorto, comunque, ti volevo solo comunicare che, amore bello, anche se venite in cento, in mille o in duemila...>

Fece una pausa, il suo sguardo si scurí di molto... Quasi a diventare nero... Scoprì i denti e la sua voce si abbasso, diventando estremamente roca e sexy.

<Questo è il mio territorio, e io, unico e solo alpha, vi farò il culo fino a farvi rimpatriare.>

Disse improvvisamente serio.

<M-ma io... non sono qui per il territorio>

Aveva iniziato la frase spaventato, ma, poi si era fatto coraggio finendola come un "alpha" dovrebbe parlare.

<Allora che vuoi?>

Disse con tono annoiato Jungkook.

Sangwoo, in quel momento, puntò il suo sguardo su di me, per la prima volta da quando aveva iniziato a parlare.

<Voglio lei, voglio che torni ad essere la mia omega e che torni con me a casa>

Anche se avevo paura dei miei ricordi, iniziai a scocciarmi.

<Ti manco? Che carino... Non dicevi così dopo aver fatto quel che hai fatto... E poi, modestamente, non sono mai stata la tua omega e non tornerò mai e poi mai a casa con te... Perché indovina?>

Dissi ironica.

<Adesso casa mia è qua, con lui>

Dissi indicando Jungkook.

<Beh, l'hai sentita>

Disse jungkook, per poi posarmi un braccio sulle spalle.

Sangwoo ringhiò arrabbiato.

<Davvero credi che ti lascerò in mano a questo ragazzino con problemi di rabbia? Non sa nemmeno qual è il suo posto, e se non vieni con me glielo farò vedere io... Tu sai qual è il tuo posto. È affianco a me.>

Disse fissandomi serio.

Mi girai verso Jungkook chiedendomi se fosse serio, poi, mi avvicinai a quella sottospecie di scarto umano.

<Davvero credi che ti lascerò far del male al mio ragazzo? E poi senti chi parla... Ragazzino con problemi di rabbia... E il corpo dove lo hai messo alla fine? Il mio posto so dov'è, impara dov'è il tuo.>

Sangwoo strinse una mano a pugno, fino a far diventare le nocche bianche e sul suo collo guizzò una vena.

<Giochi col fuoco..>

Ringhiò prima di alzare una mano per colpirmi.

In quel momento venni tirata indietro con forza e jungkook parò il colpo con un braccio.

I suoi occhi erano infuocati, letteralmente... Avevano del rosso all'interno... Facevano davvero paura.

Per non parlare del continuo ringhio, che proveniva dal fondo della sua gola.

Il branco di Sangwoo si era messo in allerta, ma in quel momento jungkook fischiò e da diverse vie uscirono copiose persone...

Gente familiare, vista molto spesso al locale, gente con cui parlavo per prendere le ordinazioni o la quale vedevo parlare con jungkook, spesso.

<Hai toccato ciò che è mio? O almeno ci hai provato>

Sussurrò jungkook con un sorrisino amaro a fior di labbra.

<Ti spezzo tutte le ossa>

Mi aveva afferrata per la vita, ero concentrata sul profilo del suo volto, perfetto, che era contratto dalla rabbia.

Lo spinse per farlo allontanare.

Mi porto indietro con sé e mi lasciò la vita.

Allargò le braccia e si girò vero il,  suo, branco sorridendo.

<Questa è la mia famiglia>

Disse per poi rigirarsi a guardare Sangwoo, visibilmente turbato.

<Hai osato entrare nel mio territorio...>

Un leggero ringhio partì da tutto il branco.

<Hai osato farti avanti minacciandomi con il tuo insulso branco..>

Dei fischi si fecero strada fino alle nostre orecchie, proveniendo sempre dal branco di Jungkook.

<Hai osato utilizzare un tono incazzato nel mio fottuto territorio...>

Ormai c'era gente che fischiava, gente che ringhiava e gente che applaudiva.

Tutti pronti a combattere.

<E cosa più importante, tu hai osato, anche, solamente pensare di poter portare via ciò che è mio.>

Si girò a guardarmi preoccupato, per poi rigirarsi e tornare incazzato.

Mi girai, rossa in viso, notando che c'era Yoongi, davanti al branco, che diceva di aspettare il suo segnale.

<Perciò adesso, ti conviene andartene di tua spontanea volontà... Prima che io...>

Si girò verso il suo branco nominandoli, per poi, rigirarsi.

<E la mia famiglia, ti facciamo il culo>

La folla scoppiò con applausi, urla, fischi, ringhi e tanto altro per sostenere ciò che aveva detto Jungkook.

Il branco di Sangwoo era spaventato a morte, e il capo, anche se non lo dava a vedere, voleva solo scappare... Nascondeva tutto dietro una maschera di  rabbia. Come aveva sempre fatto.

<Bene, ma tornerò.>

Disse sangwoo prima di andarsene.

<E io ti aspetterò>

sussurrò Jungkook.


























ALPHA (Jeon Jungkook)Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang