34.

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Jungkook's pov

Fuori dalla casa di Yoon, la afferrai per un braccio e la trascinai per la strada.

Nel suo viso, stupendo, era dipinta stanchezza, rabbia, preoccupazione e confusione.

La mia faccia era una maschera di rabbia: avevo stretto la mascella tanto da farmi male e la mia mano, libera, era chiusa a pugno, le nocche erano diventate bianche, mentre le mie sopracciglia erano aggrottate e, sicuramente, la pupilla quasi del tutto nera.

Non so se ero più arrabbiato, per il fatto che era uscita in mezzo alla notte, ubriacandosi pure... O preoccupato per quello che poteva succedergli.

Non riuscivo a smettere di guardarla con la coda dell'occhio.

Mi fermai sotto la luce, di un palo della luce.

Lei era alle mie spalle, continuavo a tenerle il polso...

Sentivo il suo respiro indeciso, confuso e leggermente spaventato.

Anche io ero indeciso se parlare o stare zitto, se farle la ramanzina o abbracciarla, se baciarla o farle il culo, se chiuderla in casa, se farla tornare in Giappone... Cercai di calmarmi, voglio solo proteggerla, ma, mi sta mettendo i bastoni tra le ruote.

<J-jungkook...?>

Mi girai verso di lei, dovevo avere un'espressione davvero spaventosa... Perché sussultò.

Il suo sguardo si addolcì, era decisamente ubriaca... Lo potevo notare dal rossore sulle sue guance e sul naso.

Non risposi, le lasciai il polso ed incrociai le braccia al petto, alzai un sopracciglio, mentre, la guardavo dall'alto, ormai, conosceva le mie espressioni...

Abbassò lo sguardo sulle sue mani, mentre si torturava le dita, mordendole e facendosele sanguinare.

Posai una mano sulle sue.

<Parla.>

Odiavo quando si faceva del male.

<I-io mi spiace, ma, tu... Tu sei sparito e m-mi hai lasciato da sola, poi c'era N-nam e jin... Io non capivo nulla... E tu non c'eri...>

Sussurrò, i suoi occhi divennero lucidi.

<Mi hai preoccupato e mi sono arrabbiata, e... Ho fatto una stronzata... Scusa>

Annuii guardandola, stavo cercando di trattenermi dal prenderla, baciarla, asciugarle le lacrime e dirle che andava tutto bene.

<I-io ti amo... Non lasciar->

Si bloccò e iniziò a piangere a dirotto, sotto al mio sguardo confuso.

<Non lasc... Lasciarmi>

Singhiozzò.

"Chi ha mai pensato a lasciarti, stupida."

L'afferrai per il, minuscolo, pigiama che indossava... Una canottiera e dei pantaloncini, cortissimi.

Altra motivazione per chiuderla dentro ad una camera, per sempre.

La tirai verso di me, l'abbracciai e le baciai la testa.

<Oggi non ti faccio il culo solo perché piangi, domani sono cazzi tuoi>

Sussurrai, per poi, prenderla in braccio e incamminarmi verso casa.

Alice's pov

Non sembrava arrabbiato, ma, conoscendolo stava pensando a tutto quello che voleva dirmi.

ALPHA (Jeon Jungkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora