ALPHA (Jeon Jungkook)

6.

Alpha

Mangiai velocemente e poi uscii, come avevo già detto.

"Finalmente posso respirare"

Camminai per le strade di Seoul, non c'era nessuno... Ero sola.

Avevo un po' di ansia ma cercai di ignorare la cosa, ero uscita per due motivi precisi: il primo, era per stare lontano da Jungkook e il secondo per prendere un po' di aria.

Sentii un rumore alle mie spalle.

<Hey!>

Mi girai notando un uomo altissimo ed enorme.

<Sei un omega?>

Mi guardai intorno in cerca di qualcuno.

<Chi io? Ti pare?>

Una risata nervosa fuoriuscì dalle mie labbra.

L'uomo barcollava, era ubriaco.

<Ah ok>

Mi superò e Camminò per la sua strada.

Lo feci anche io, ma andai da un'altra parte.

Forse non avevo avuto l'idea migliore, che stupida! Dovevo ascoltare Jungkook.

"Ma no che dici?! Quello è uno stronzo! Hai visto come tratta Jimin?! Lo ha reso pazzo!"

Annuii a me stessa e continuai a camminare finché, un forte odore mi colpì.

Sapeva di menta e cioccolato fondente, era fortissimo... Non era di certo il mio odore preferito.

<Hey piccola>

Mi girai spaventata.

<Non chiamarmi in quel modo>

Dissi seria fissando gli occhi chiari del ragazzo che avevo di fronte, ovviamente, era un alpha ed era enorme.

<Ti chiamo come voglio>

Fece un passo verso di me ed io mi allontanai.

<Qual è il tuo problema?>

Dissi sussurrando.

<Come ti permetti, sei una razza inferiore devi portare rispetto.>

Mi afferrò per un braccio e mi avvicinò a sé.

<Ma sei impazzito?!>

Cercai di respingerlo, ma era troppo forte.

<Profumi di buono>

Disse avvicinando il suo naso ai miei capelli.

<E tu come uno stronzo>

Gli tirai un calcio nei testicoli e cominciai a correre.

Girai in una piccola via e scesi delle scale, poi girai a sinistra e poi a destra e poi di nuovo a sinistra... Ritrovandomi in un vicolo cieco.

"Merda! Sentirà di sicuro il mio odore!"

Mi girai per uscire ma lui stava bloccando il passaggio.

<Qual è il tuo problema, piccola?>

Tremai per la paura, pregai qualsiasi Dio di salvarmi.

<Non vuoi un alpha?>

Scossi la testa spaventata.

<No!>

Mi afferrò per le spalle e si avvicinò.

<Si che lo vu->

Sentii un ringhio lontano.

<Ha detto di no e ti conviene staccarti dalla mia omega, prima che ti stacco la testa a morsi>

Il ragazzo si staccò da me e si girò verso la sagoma illuminata dalla fioca luce di un lampione.

Jungkook aveva una strana luce negli occhi, aveva scoperto i canini e teneva le mani in tasca.

Mi schiacciai al muro e scivolai per terra, non sapevo cosa stava succedendo.

<Non è marchiata>

Jungkook si avvicinò al ragazzo, e gli sorrise infastidito.

<Non sono affari tuoi>

L'altro alzò le spalle.

<L'ho vista prima io, e poi chi ti credi di essere? L'alpha supremo?>

Rise beffardo.

Jungkook si alterò ancora di più e afferrò il ragazzo per il collo, buttandolo, poi, per terra.

<Ti conviene sparire prima che ti stacco qualsiasi organo interno che ti ritrovi>

L'altro si rialzò velocemente, sparendo dal vicolo.

<J-jungkook...>

Sussurrai.

<Ragazzina, sei proprio una palla al piede>

Disse avvicinandosi, si accovacciò e mi guardò intensamente.

<Sei ferita?>

Scossi la testa.

<Ti porto a casa>

Mi alzai.

<Non c'è né bisogno, comunque grazie per avermi salvato>

Le parole "mia omega" mi affiorarono alla mente ma le scacciai subito.

<Stai zitta o ti ci trascino a casa>

Sbuffò lui.

<Ma che vuoi?! Nessuno ti ha chiesto nulla.>

Dissi infastidita, come si permette... Alzò le sopracciglia incazzato.

<Ragazzina...>

Si fermò per calmarsi un attimo.

<Se ti permetti di rivolgerti così a me di nuovo... Ti stacco la trachea a morsi.>

Si avvicino a me, io posai una mano sul suo petto per mantenere la distanza, ma non funzionò.

Il suo sguardo faceva paura, per non parlare del fatto che era un colosso e io gli arrivavo alla spalla.

<Hai capito?>

Il suo sguardo era molto serio.

<S-si>

Dissi balbettando.

<Adesso muoviti e andiamo a casa>