9.

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Stronzo

Tornai a casa sfinita, erano le 00:42.

Tornai in camera, mi misi il pigiama e mi buttai sul letto.

Mi addormentai subito.

Ero tra le braccia di qualcuno, non riuscivo a vedergli la faccia, ma so che ero al sicuro... Ero felice, per una volta.
Mi accarezzava i capelli e stavamo guardando qualche serie tv, non so quale, ma era divertente.
Ad un certo punto mi ritrovai in mezzo ad un bosco, pioveva e io piangevo.
<Perché non mi ami?!>
Urlava qualcuno.
Poi divenne tutto buio e in lontananza apparirono due occhi rossi, sentii un ringhio profondo.

Mi svegliai sudata... La finestra era di nuovo aperta e c'era di nuovo qualcuno.

<C-chi sei?!>

Sussurrai spaventata, non rispose.

Mi girai verso il comodino per accendere la luce, ma, quando mi rigirai... Non c'era più nessuno.
Tornai a dormire un po' scossa.

Mi svegliai presto, avevo il turno mattiniero.

Corsi a lavoro per arrivare in tempo.

<Giorno>

Sorrisi a Jin che stava preparando il caffè per una ragazza dai capelli corti e scuri.

<Giorno>

Rispose.

Notai il suo collo pieno di segni violacei e un po' rossastri, lui notò il mio sguardo e arrossì.

<Il mio ragazzo ha detto che non si notava abbastanza, per la cosa successa ieri...>

Io spalancai gli occhi...

"Esagerato"

<Ma sono l'unica single qua? Tu e Namjoon(?), Tae e Alice, Jungkook e Jimin...>

Lui scoppiò a ridere.

<Jungkook non sta con Jimin>

Mi accigliai.

"Mi sta prendendo in giro?"

<Jimin è un alpha e a jungkook non gli piacciono... Gli interessano solo gli omega>

Alzò le spalle con noncuranza, mentre, puliva un bicchiere.

<Allora perché stanno sempre appiccicati?>

Lui scosse la testa con puro schifo.

<Jungkook se lo fa e basta>

Pulii il bancone, ovviamente... Mr. Tispezzoleossa non era lì... Per questo Jin ne parlava apertamente.

<Dov'è?>

Jin alzò le spalle, porgendo un cornetto ad un uomo anziano.

<Starà dormendo quasi sicuramente, arriverà verso l'una...>

Per il resto del tempo lavorai sodo, senza quell'essere era tutto più calmo e tranquillo e non avevo ansia, ma, tutto prima o poi finisce.

Entrò nel locale verso le undici.

<Così presto?>

Chiese Jin ridendo, l'altro sbadigliò.

<Non sono riuscito a dormire un momento di più>

Si avvicinò al bancone chiedendo del caffè, poi posò la sua testa sulle sue braccia.

"Niente jimin?"

<Oggi tu, Tae e la bionda venite a cena da me>

Disse.

<La bionda ha un nome>

Risposi con freddezza.

<Non penso che verrò, comunque>

Una cena con un pazzo del genere? Ma scherziamo?

<Oh si che verrai, e comunque non mi interessa come si chiama>

Alzai gli occhi al cielo.

<Scorbutico>

Mi prese per il colletto e mi avvicinò alla sua faccia.

<Non alzare gli occhi al cielo, quante volte te lo devo ripetere?>

Sentivo il suo respiro sfiorarmi ad ogni parola, cosa che mi faceva in impazzire, in più non riuscivo a capire di cosa parlava perché i suoi occhi erano troppo belli.

"Minchiona spostati"

Mi staccai da lui e servii la colazione a diversi clienti.

Tornai a casa sfinita, così, decisi di farmi una doccia calda... Dopo essermi asciugata e vestita mi arrivò una chiamata da un numero non segnato.

<Pronto?>

Risposi.

<Sono io>

La sua voce mi fece sorridere.

"Ma che cazzo sorrido?!"

<Come hai avuto il mio numero?>

Lui rise.

<Non è importante, comunque... Questa sera ti conviene venire se non vuoi essere trascinata per i capelli>

E poi attaccò.

"Ma sei scemo?! Oddio, non lo sopporto"

Mi cambiai di nuovo, non mi piaceva il mio outfit.

"Fai lo stronzo? Ti ripagherò con la stessa moneta"

"Fai lo stronzo? Ti ripagherò con la stessa moneta"

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ALPHA (Jeon Jungkook)Where stories live. Discover now