17.

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Il mattino successivo si svolse diversamente dal solito. Dopo aver fatto la mia solita doccia calda e rapida, mi presi del tempo per scegliere gli abiti da indossare.
Presi una delle buste della scorsa giornata, che ancora non avevo svuotato, e scelsi il mio outfit.
Sopra misi un maglione aderente, gridio, con il collo alto, che sistemai sotto alla gonna a vita alta, nera, con dei bottoni che andavano da un'estremità all'altra, in verticale.
Ai piedi infilai le mie converse nere.
Mi raggirai l'elastico per i capelli fra le mani più volte. Con la spazzola me li tirai tutti indietro e li legai in una coda di cavallo alta. Ad ogni mio movimento ondeggiava qua e là.
Uscii dalla mia stanza e mi recai nel bagno di mia madre. Lei al contrario mio possedeva tantissimi cosmetici e gioielli, abbastanza da non aver più spazio per sistemarli e lasciarli appoggiati sul lavabo.
Frugai tra le varie collane, anelli, bracciali e orecchini che nel tempo aveva accumulato. Scelsi dei semplici cerchi per le orecchie, color oro e li indossai.
Il risultato non mi dispiacque affatto.
Contenta del mio lavoro raggiunsi la cucina.
"Buongiorno." Dissi, andando a sedermi al mio solito posto in tavola.
Travis, che stava per mangiarsi una cucchiata abbondante di cereali, si fermò con la mano a mezz'aria, quando mi vide.
"Buongiorno." Borbottò.
"Che ti è successo stanotte, Camomilla?" mi chiese Rider, ridendo.
Io gli lanciai un'occhiataccia.
Optai per ignorarlo.
Afferrai la caraffa del latte e me lo versai nella tazza, successivamente ci buttai un pugno di cereali e li maschiai.
"È al contrario." Commentò Rider.
Per evitare di rispondergli presi un cucchiaio e cominciai a mangiare.
Sapevo che il suo era solo un metodo per rovinarmi la giornata, non glielo avrei permesso.
Ancor prima di uscire di casa avevo cercato di prepararmi agli sguardi e alle critiche che avrei ricevuto una volta giunti a scuola. Sperai di abituarmici un giorno.
"Per caso hai le crisi d'identità?" mi chiese Shannon, squadrandomi da capo a piedi, quando mi incontrò per i corridoi.
Rider scoppiò a ridere.
Mio fratello lo colpì con un pugno sul braccio.
Senza dire una parola li superai e attraversai i corridoi a testa alta, senza badare a nessuno.
Entrai in classe e andai a sedermi in un banco a caso. Quando la sedia accanto alla mia stridette e sentii una presenza affianco a me non ci feci tanto caso, immaginando fosse Jasmine, come al solito.
Sentii un colpo di tosse e mi resi conto che non si trattava affatto di una ragazza.
Mi voltai di scatto ed incontrai il viso di Mason. Immediatamente mi irrigidii.
"Ciao Camille." Mi sorrise.
"Ciao." Lo salutai.
"Mi piaci davvero molto con questo tuo nuovo look." Disse, osservandomi con interesse.
Una sensazione di appagamento si propagò dentro di me.
"Grazie." Sorrisi raggiante.
"Mi stavo chiedendo... se ti andrebbe di uscire con me. Ad un appuntamento vero, oggi." Mi propose.
Troppo velocemente. Inaspettatamente.
Sbattei le palpebre, il mio cuore fece un balzo.
"Ad un appuntamento?" Chiesi, incredula.
"Si." Sorrise ancora. "Ti porto a cena."
"Oh... okay, credo di sì." Balbettai.
"Perfetto. Vestiti elegante! Alle sette, dietro casa tua." Mi disse, facendomi l'occhiolino. Si alzò e come se niente fosse se ne andò.
Rimasi incantata, con la bocca aperta per lo stupore, a fissare il punto in cui era sparito.
"Chiudi la bocca Camomilla, o potrebbe entrarti qualche mosca." Sentii dire.
Era assurdo come quel ragazzo spuntasse ogni dove.
Chiusi la bocca di scatto.
"Uh, mi piaci molto con questo look!" Lo imitò.
"Ci stavi spiando?" Strillai.
"Appuntamento." Rise. "È proprio uno sfigato." Commentò. "Cosa pensi che dirà Travis quando verrà a sapere che la sua adorata sorellina sta sera uscirà con la persona che più non sopporta al mondo?" Chiese, con un ghigno insopportabile.
"Mi hai stancata con questa storia, Rider! Vuoi dirglielo? Fai con comodo! Ma lasciami in pace, perché non ce la faccio più!" Sbottai.
Raccolsi il mio zaino, ancora chiuso, me lo misi in spalla e lo superai.
"Accidenti Camomilla! Ti sei svegliata con la luna storia oggi?" Esclamò.
"No, Rider. Ero felice prima che tu e la tua carissima amica mi rovinaste la giornata, prendendomi in giro come soltanto sapete fare!"
I miei occhi si riempirono involontariamente di lacrime.
"Camomilla!" Mi richiamò.
Lo ignorai. Svelta lo seminai.
Mi asciugai gli occhi, presi un grosso respiro e tornai lentamente in me.
"Non m'interessa di lui. Non m'interessa dell'approvazione di mio fratello." Mi convinsi.
Salii le scale che portavano al secondo piano e cercai la classe in cui Mason avrebbe avuto lezione a quell'ora.
"Mason? Puoi raggiungermi un attimo?" Lo chiamai. Alcune persone mi fissarono con insistenza.
"Camille? Che ci fai qui?" Mi chiese, confuso.
"Non riesco ad aspettare a sta sera." Dissi, con un'innata sicurezza.
Il suo sguardo si illuminò.
"Cosa hai in mente?" Mi chiese, con un sorrisetto malizioso.
"Andiamocene." Sussurrai.
"È un'idea molto allentante." Rifletté.
Lo presi per mano e lo trascinai via, passando dal retro, cosicché nessuno ci avrebbe visti uscire.
Una scarica di adrenalina mi percorse la schiena.
"Questo tuo cambiamento mi attrae." Disse, lasciandosi trascinare.
Lui tirò fuori le chiavi della macchina e l'aprì.
"Dove vuoi andare?" Mi domandò.
"Ovunque tu voglia." Risposi, allacciandomi la cintura di sicurezza.
Lui mi prese in parola. Mise in moto e partimmo verso una destinazione a me sconosciuta.
Guidò per dieci minuti circa.
Eravamo nel Central Park.
"Ho un posto segreto in cui nessuno potrà disturbarci." Mi disse.
Mi fece strada fra i sentieri. Ci intrufolammo fra gli alberi. Mi prese le mani e mi attirò a se appoggiandosi con la schiena su una pietra.
Mi scostò i capelli dal viso. Il suo sguardo scese sulle mie labbra, facendosi più profondo.
Sopraffatta dal desiderio mi sporsi e con una mossa rapida gli catturai le labbra con le mie, baciandolo affamata.
Lui non si fece troppi scrupoli. Ricambiò immediatamente il bacio.
Tuttavia, avevo immaginato così tante volte quel momento, che aveva perso valore.
Mi rimproverai mentalmente e mi costrinsi a scacciare quei brutti pensieri dalla mente.
Mason era bellissimo, aveva del talento, mi trattava con dolcezza e apparteneva ad una buona famiglia, avrebbe fatto sicuramente piacere ai miei genitori.
"Che c'è?" Mi chiese, notando quanto mi fossi persa.
In risposta lo baciai con più foga.

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Vi piacciono Mason e Camille?

Che idea avete su Rider?

Volete creare un cast o preferite lasciare completamente all'immaginazione? Caso mai proponetemi dei personaggi possibili 💕

Vi voglio bene, Niky 🦔

The boy who stole my heart Where stories live. Discover now