2.

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Il giorno dopo entrai in classe e tutti gli sguardi si puntarono su di me. Sia da parte dei ragazzi che delle ragazze. Cercai di non farci caso e andai a sedermi nel primo banco libero che mi cadde all'occhio. Tirai fuori dal mio zaino un quaderno e il mio astuccio pieno di penne di ogni colore e attesi l'arrivo della professoressa di matematica. Qualche secondo dopo sentii la sedia accanto alla mia stridere sul pavimento, mi girai lentamente e quando lo feci trovai due occhioni che mi fissavano intensamente.
"Ciao!" Esclamò la ragazza con un sorriso quasi inquietante.
"Ciao..." dissi guardandola un po' stranita.
"Io sono Jasmine, piacere" si presentò porgendomi una mano. Dopo un attimo di incertezza gliela strinsi, aprii bocca per presentarmi a mia volta ma lei mi precedette. "So già chi sei, la ragazza di Travis" canticchiò.
"No... in realtà-" provai a dire ma di nuovo venni interrotta.
"Non c'è bisogno che lo tieni nascosto, lo abbiamo visto tutti. Ti porta a scuola con la sua macchina, ti accompagna in classe la mattina, assisti ai suoi allenamenti, ti porta persino il pranzo. Non potrebbe essere più ovvio di così" rifletté.
La professoressa entrò in classe e mise a tacere tutti quanti. Metteva terrore solamente a guardarla. Aprì l'elenco dei nomi che facevano parte di quel corso e fece l'appello.
"Mitchell Camille" Chiamò. Alzai la mano e tutti tornarono a fissarmi. Presero a mormorare lanciandomi delle occhiate ogni tanto.
"Mitchell? Sei la sorella di Travis?" Domandò Jasmine illuminandosi.
"Si, era quello che stavo cercando di dirti prima"
"Quindi se non sei la sua ragazza possiamo provarci con te?" Mi chiese un ragazzo che stava seduto nel bando di fronte, girandosi con la schiena. La sua schiettezza mi lasciò a corto di parole.
"Magari ha già un ragazzo." Fece Jasmine.
"Sei fidanzata, Camille?" Mi domandò lui.
"...no" mormorai. Mi tornarono alla mente brutti ricordi e dovetti metterci tutta me stessa per cacciarli via. In quel preciso momento la professoressa iniziò la lezione e la ringraziai mentalmente con tutto il mio cuore.
"Sai che sei davvero fortunata?" Mi sussurrò Jasmine durante un interrogazione. Essendo appena arrivata avevo più tempo rispetto agli altri per prepararmi.
"Perché dovrò esporre il quarto capitolo la settimana prossima?" Le chiesi.
"Anche per quello ma mi riferivo al fatto che passi il tuo tempo in compagnia di due gran bei fighi. Travis e Rider sono tra i primi cinque nella lista dei più belli della scuola" mi rispose.
"E a che posizione sono?" Chiesi curiosa.
"Rider alla seconda e Travis alla terza. Se fosse per me tuo fratello dovrebbe stare alla prima però"
"Chi è il primo?"
"Oh uno che si chiama Mason Hughes, anche lui è al quarto anno. Dovresti proprio vederlo, è spettacolare. Ma ripeto, non quanto Travis. L'hanno votato per il primo posto solamente perché è biondo e ha gli occhi azzurri." Protestò. Sembrava una vera e propria ossessione quella che aveva per mio fratello. Avrei voluto dirle che sapevo benissimo come era Mason, l'avevo guardato tanto a lungo da ricordarmi quasi ogni dettaglio del suo viso.
Non appena terminò l'ora mi precipitai fuori con l'intento di togliermela di mezzo. Non che mi avesse fatto qualcosa di male ma non amavo particolarmente i pettegolezzi. Avevo capito a mie spese che niente di quello che si diceva in giro rispecchiava la vera realtà dei fatti.
Arrivai a pranzo con una gran fame. Mio fratello era stato così gentile da prendere del cibo anche per me facendomelo trovare davanti al posto che mi aveva riservato. Lo ringraziai con un bacio sulla guancia prima di tuffarmi sul cibo senza guardare in faccia nessuno.
"Ho conosciuto una ragazza che è una tua ammiratrice, Trav" Gli dissi.
"Davvero? Come si chiama?"
"Jasmine"
"Jasmine? Per caso ha i capelli a caschetto e tende a vestirsi sempre di blu?"
"Si, è lei." Risi.
"Ti consiglierei di starle alla larga e spero che tu non le abbia confidato niente di personale perché è tanto brava a farsi gli affari degli altri quanto a spiattellarli in tre secondi a tutta la scuola" mi avvertì.
"Però Trav, che conquista" lo prese in giro Rider. Altri ragazzi che erano insieme a loro ridacchiarono.
"Mi ha anche detto che c'è un lista dei più belli della scuola. Voi lo sapevate?" Domandai.
"Questa cosa ci è sfuggita. Sono sicuro di essere al primo posto" si atteggiò Rider.
"No, veramente il primo è Mason, poi ci sei tu e Trav. Ma credo che ci sia stato qualche equivoco perché saresti dovuto essere ultimo" feci io. Non la pensavo veramente in quel modo, Rider era indiscutibilmente bello purtroppo nonostante mi stesse parecchio sulle scatole. Però mi piaceva vedere la sua reazione.
"Mason?" Sbottò infastidito. Io annuì divertita.
"Hey Travis, per quanto ancora volevi tenerci nascosta la tua sorellina? È davvero uno schianto" Gli disse uno che avevo visto nel loro gruppo, dandogli una pacca sulla schiena che non lo mosse di una virgola. Lo superò e si sedette affianco a me, appoggiando un gomito sul tavolo. Il modo in cui mi squadrò mi mise in soggezione. "Seriamente Jack? Ma hai visto quella giacca che porta? Ci entra tutta la squadra di football" commentò Rider.
"A me piace. Mi divertirei un mondo a scoprire cosa c'è sotto e sono sicuro che sarebbe una gran bella sorpresa" disse Jack con un sorrisetto malizioso. Travis si alzò dalla sedia e gli mollò uno schiaffo sulla testa.
"Smettila di sognare troppo Jack, non lascerò che tu la tocchi neanche con un dito quindi ti consiglio di puntare altrove" lo avvisò. Lui rise e alzò le mani sopra la testa dichiarando pace.
"Davvero molto carina però, se mai avessi bisogno di sfogarti puoi sempre venire a trovarmi" mi disse facendomi l'occhiolino. Rimasi un po' sconvolta. Travis afferrò un panino e glielo lanciò, colpendolo in piena testa. Mi scappò una risata.
Il telefono vibrò e lo tirai fuori dalla tasca. C'erano due messaggi. Aprii il primo:

The boy who stole my heart Where stories live. Discover now