Capitolo 20

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Siamo all'enorme arena di New York, costruita nel Madison Square Garden.
Io mi guardo intorno, in mezzo al rumore di motori e ragazzi che girano vestiti in corazza o direttamente a torso nudo.
Ci sono gli stand di attrezzatura, moto e ricambi più famosi e conosciuti.
Sono allestiti davvero bene, ma come al solito, hanno le ragazze, molto spesso più nude che altro su tacchi vertiginosi, per attrarre le persone a comprare.
-Mai che ci sia un bel ragazzo a torso nudo eh- dice Ginny, di fianco a me, anche lei si sta guardando intorno.
Abbiamo qualche ora prima che inizino i ragazzi a girare e per ora stanno provando con Max, da qualche parte.
-Beh, diciamo che c'è già un bel ben di Dio che gira per gli stand e che dovrà gareggiare dopo- dico, ridacchiando e guardando i ragazzi che non si scompongono più di tanto a girare mezzi nudi per gli stand.
-Meglio andare allo stand della KTM- dice la mora, ridacchiando e andando dritto, sorpassando il fiume di persone.
Noto alcuni sguardi su di me e qualcuno parlare loro in maniera fitta. Magari mi avranno riconosciuta dal campionato che è stato due settimane fa, ci sono quelli come Derek e Roy, che fanno più discipline.
Arriviamo allo stand della KTM e vedo alcuni piloti, che non mi sembra di conoscere, che stanno di fianco alle moto e fanno alcune foto con dei ragazzini.
Li guardo, avranno due o tre anni in meno di me, devono essere ancora nell'altra categoria, ci sta che non li conosca, non ostante essere piloti ufficiali KTM non sia un emozione da poco.
Mi affaccio al bancone, ma non vedo Edward da nessuna parte, ma incrocio uno sguardo che conosco molto bene, ovvero quello di Joachim.
È seduto, con di fianco due ragazze che lo guardano e gli toccano le sue braccia muscolose e ripassano i suoi tatuaggi.
La scena mi fa abbastanza schifo, se vogliono una stanza d'albergo basta prenotarla.
Cerco di non tirare fuori la lingua e sforzo un sorriso veloce, per essere comunque cortese.
Lo vedo guardarmi curioso, soprattutto soffermarsi sulla mia maniera di essere vestita.
Io mi guardo e cerco di capire cos'ho che non va. Non ha mai visto una ragazza in pantaloncini, con una camicia stretta alla vita e una canottiera bianca?
Gli rispondo allo sguardo con una faccia abbastanza confusa, allora lo vedo alzarsi e mollare le ragazze, che lo guardano indispettite.
Fantastico, non potevo farmi i fatti miei e non rispondere ai suoi sguardi, no, devo anche dargli corda, quando io non vorrei nemmeno parlarci.
-Stai cercando qualcuno Sunny?- chiede, guardando me e la mia amica.
Vedo Ginny guardarmi in maniera interrogativa e io gli faccio segno con la mano che gli spiegherò dopo.
-Edward Deotti, devo fare un photoshoot con lui- dico, guardando i suoi occhi chiari, ancora bellissimi come l'ultima volta che li ho visti.
-Sei diventata una modella per la KTM?- mi chiede, alzando un sopracciglio, abbastanza sorpreso.
-Si, perché così stupito?- chiedo, incrociando le braccia e appoggiando il peso su una gamba.
-Nulla, non pensavo prendessero anche chi non ha ancora fatto nulla- dice, ghignando e guardandomi, cercando di ferirmi.
Io lo guardo, cercando di non ridere per la sua affermazione.
-Non ti hanno avvisato? Sul serio? Pensavo che ti parlassero un po' di più in azienda- dico, guardandomi poi le mie unghie, con disinteresse.
-Cosa dovrei sapere?- mi chiede, abbassandosi sul bancone e guardandomi negli occhi e io sorrido.
-Forse che la nullità che hai allenato per anni, ha vinto il campionato americano di pista 125 cc, perciò sono membro ufficiale della nazionale- dico, ridacchiando nervosamente e guardando la sua faccia stupita.
Cos'è? Sul serio pensava che non sarei mai arrivata ai suoi stessi livelli? Così però mi offende in parte.
Lo guardo e lui scrolla la testa, come a riprendersi dai suoi pensieri e io continuo a ridacchiare.
-Stai scherzando?- mi chiede ancora incredulo, puntando il ghiaccio dei suoi occhi nei miei, ma io scrollo la testa, guardandolo in maniera molto intensa e lui deglutisce a disagio.
-Cazzo, sei un fottuto talento Ross- dice, indicandomi e ridendo, in maniera spassosa ora.
Credo che questo ragazzo abbia qualche problema di testa, perché non era così prima ma ora ha cambi di umore davvero preoccupanti.
-Già, me lo hanno già detto- commento fredda, mettendo una mano sul bancone e battendo le unghie in maniera impaziente.
Voglio sapere dove è Edward, non parlare con un coglione e lui mi sta portando via del tempo prezioso.
-Adesso mi puoi dire dove è Edward?- chiedo, guardandolo in maniera impassibile e lui si limita ad indicare una parte dello stand, dove riconosco la figura del ragazzo.
Mi allontano, seguita da Ginny e non mi giro a salutare il mio ex mentore. Sinceramente non mi interessa più di tanto, voglio godermi queste due giornate di selezione e poter stare con i miei amici.
Picchietto sulla spalla di Edward, che si gira sorridente e appena mi vede, gli si illuminano gli occhi.
-Oh, sei arrivata! Perfetto, allora chiamo subito le ragazze per farti cambiare che ti porteranno fuori da qui, per iniziare a fare le foto- dice entusiasta, andando verso un altra parte dello stand.
-Wow, ci tengono tanto a questo calendario- dice Ginny, appoggiandosi con un gomito alla mia spalla e io annuisco.
-A quanto pare si- dico, guardando Edward tornare con due ragazze, sicuramente più grandi di me, al suo seguito.
Una ha i capelli di un mix di colori, una maglia bianca con scritto KTM staff e dei jeans neri.
L'altra ha i capelli rosso fuoco, molto truccata in viso e la stessa maglietta e gli stessi jeans dell'altra.
Sembrano simpatiche, arrivano sorridendo nella nostra direzione.
-Bene, Sunny loro sono Denise e Joy, credo che ti troverai molto bene con loro, saranno le tue truccatrici- mi dice, indicando le ragazze che fanno un cenno con la mano.
Io annuisco e vengo presa a braccetto dalle due ragazze, che iniziano a studiarmi in maniera che mi mette soggezione.
-Hai una pelle bellissima, il trucco naturale sarà perfetto- dice Joy, almeno credo sia lei quella con i capelli rossi.
Mi limito a sorridere a ogni loro commento, finché non arriviamo in camerino.
Cerco disperatamente il viso di Ginny, che sta ridacchiando vedendo la scena e io mi limito a farle una linguaccia, vorrei vedere lei in questa situazione.
-Bene, possiamo iniziare- dice Denise, sedendomi davanti a uno specchio e iniziando a tirare fuori pennelli, creme e cremine e molte tipologie di blush.
Io guardo stupita tutto quell'armamentario, finché non mi viene tirata su la testa di prepotenza e inizio a venir spennellata di diverse polveri.

Fango, Ruote e AmoreWhere stories live. Discover now