Capitolo 32

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-Non so più cosa fare con te, continui a sbagliare- dice Roger a un ragazzo, che ha cominciato poco dopo di me e non riesce a imparare alcuni passaggi di alcuni cocktail.

Vorrei poterlo aiutare, ma anche io sono qui da poco, non posso di certo mettermi a insegnare a un altro novellino, come fare cose quando nemmeno io ho ancora preso totalmente confidenza.

Sono a fare il turno in bar al pomeriggio, durante parte del pranzo, con Scott, Logan e Roger. Derek ha avuto il cambio all'ultimo, perché un altro barista ha avuto un imprevisto e quindi è dovuto andare a fare la discoteca. 

Mentre faccio questi pensieri, finisco di disfare la lavastoviglie e ricarico di tazzine di caffè, sopra alla macchinetta. Per oggi sono addetta ai caffè e a qualche cocktail ma niente di più, tutta la parte dei gelati e delle macedonie, come anche delle birre la gestisce Scott, mentre Roger fa cassa e passa le comande qui dietro.

-Roger, sto andando ad aprire la discoteca, mi ha detto Derek che devo ricaricare di malibù e di sambucca, vado a prenderli, posso? - chiede la voce irritante e estasiata di Jennifer, che appena ha saputo di dover fare di nuovo un turno con il moro, gli è saltata al collo.

Alzo gli occhi al cielo, continuando a mettere apposto la mia postazione e poi vengo fortunatamente distratta da un cliente, che mi chiede due caffè e inizia a parlarmi, come fanno quasi tutti quelli che passano di qui.

-Pa', mi serve parlare un attimo con Sunny, posso?- sento a un cero punto la voce di Derek, che proviene da inizio sala, visto che Roger è andato a controllare i whisky per sta sera, per l'ordine da fare domani con gli alcolici.

-Si, certo, tanto finchè non apri e lei non ha clienti- dice l'uomo, borbottando e continuando a guardare le due bottiglie di Jack Daniels che aveva in mano.

Mi giro e trovo il moro guardarmi e sorridermi, facendomi cenno di seguirlo e io lo guardo dubbiosa, lui mi fa cenno con due dita che vuole andare a fumare, io sorrido e alzo gli occhi al cielo, per poi annuire.

Ogni pausa sigaretta, Derek dice di volere compagnia e così mi ritrovo fuori alla sera a parlare di come sia andata la giornata e a guardarlo fumare. Non che sia una brutta vista, capiamoci, ma nemmeno la cosa più avvincente di questo mondo. 

-Allora?Come sta andando il lavorare con mio padre?- chiede, non appena siamo fuori dal locale, sorridendomi.

-Tutto bene, a parte il suo essere esageratamente pignolo- dico, sbuffando e guardando dalla finestra verso il bancone, ancora vuoto. 

Lui si limita ad annuire, ridacchiando e facendo espirare il fumo dalle narici. 

-Sta sera non aspettarmi, non so a che ora arriverò, quindi direi che possiamo vederci direttamente domani mattina- dice, poco prima di fare un tiro dalla sigaretta ormai a metà e io mi limito ad annuire, tanto sono talmente stanca di avere avuto così tanto a che fare con il pubblico e con la continua necessità di velocità, che il solo pensiero di andare a casa e poter dormire, mi rende davvero molto felice.

-Va bene, non preoccuparti- dico, guardandolo e sorridendogli, per poi sbirciare dentro e notare la presenza di persone al bancone, così do un bacio sulla guancia al ragazzo e mi fiondo nuovamente dentro al locale, per finire la mia ultima mezz'ora di turno. 


Arrivata a casa, butto la borsa sul divano e mi siedo, accendendo la televisione e guardando la prima cosa che mi capita, cioè un episodio di Dr. House.

Cerco di seguire la storia, ma sono particolarmente stordita da tutta la sensazione di stanchezza che ho addosso. Guardo l'orologio e noto che sono solo le otto, così decido di alzarmi e di mangiare qualche cosa, ma la mia voglia di fare qualcosa non c'è.

Fango, Ruote e AmoreWhere stories live. Discover now