Capitolo 40

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Il suono della campanella stride nelle mie orecchie, mentre mi sto togliendo il casco.

Primo giorno di scuola e sono già in ritardo, devo ammettere che per quanto detesti essere in ritardo, se c'è la scuola di mezzo lo sono sempre.

Guardo la mora dietro di me, che sta scendendo dalla moto e togliendo il casco nello stesso momento.

-Dobbiamo correre- le dico, prendendola per un braccio e portandola dentro a passo svelto.

-Calma Ross, è solo il primo giorno- dice ridacchiando Ginny, seguendomi svogliatamente verso la massa di ragazzi che stanno entrando.

Appena dentro, vedo Daisy seduta al bancone della accoglienza, con i ragazzi che spiegano ai primini dove andare e danno ai più grandi il loro orario.

-Ciao Daisy, come va?- chiedo sorridente, mentre la vedo passarmi il mio orario e quello di Ginny.

-Non c'è male, voi?- risponde, altrettanto sorridente.

-Tutto ok, ci vediamo a pranzo?- chiedo e la vedo annuire e salutarci, per dedicarsi a qualcun altro.

Io mi dirigo verso il mio armadietto, che è accanto a quello di Daisy, ma parecchio distante da quello di Ginny.

Per fortuna la rivedrò subito, avendo in comune spagnolo alla prima ora.

Ma proprio mentre sto per arrivare al mio armadietto, davanti vi vedo una sagoma famigliare.

Edward? Che ci fa qui?

Curiosa mi avvicino ancora e vedo Edward con di fianco il preside.

Credo mi stia mancando il fiato e gli sta mostrando una rivista, con in copertina me e i ragazzi.

-Edward?- chiedo avvicinandomi e lo vedo girarsi stupito.

-Sunnyvale, già qui?- chiede sorridente.

-Sono le otto del mattino, tra poco ho lezione- dico ovvia e lui annuisce senza realmente prestarmi attenzione.

-Signorina Ross, non sapevo gareggiassi a così alti livelli di motocross- dice il preside sorridendomi e io mi limito a sorridere, un filo imbarazzata e confusa.

Sto ancora cercando di capire cosa ci faccia qui Edward con una delle riviste.

-È un onore per noi avere una campionessa nella nostra scuola, potrei parlarne con il coach e organizzare qualche attività con i ragazzi dove ti alleni- inizia a dire il preside e vedo Edward farsi sempre più lucente nello sguardo.

-Non credo sia una buona idea, signore. Non è una disciplina facile e pulita la motocross- dico, ancora imbarazzata e vedo il ragazzo linciarmi con lo sguardo.

-Immagino, ma magari potresti farci vedere qualcosa, uno di questi giorni- dice, speranzoso e io annuisco.

-Credo sia una buona idea signore, potremmo parlarne nel suo ufficio- dice cordiale Edward e il preside annuisce, facendo strada e congedandosi da me.

Questa mattina ha un che di insolito.

Decido di dimenticare l'accaduto e sistemare i libri che ho nello zaino per il nuovo anno.

-Sul serio sei una campionessa?- viene a chiedermi Clark, un ragazzo che fa religione con me e io rimango un attimo interdetta.

-E tu come lo sai?- chiedo, forse un po' troppo acida.

-Ci sono riviste ovunque a scuola, che parlano di te e di quei ragazzi che sono campioni del mondo... E della tua storia d'amore con uno di loro- dice, facendomi l'occhiolino, mentre dentro di me per un attimo il mio cervello si concentra sulle sue ultime parole.

Fango, Ruote e AmoreWhere stories live. Discover now