Capitolo 35

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-Tu mi stai dicendo che quel pezzo di merda ti ha tradita ed è venuto a darti spiegazioni, solamente due settimane dopo?- mi chiede sbalordita Ginny, guardandomi mentre Lizzie, la truccatrice sta finendo gli ultimi ritocchi.

E' tornata ieri dall'Europa e sta cercando di riprendersi dal jet-lag, ma non credo sarà facile, visto i segni violacei sotto agli occhi e il suo cercare di dormire ovunque.

Per tenerla sveglia l'ho aggiornata sulla scoperta del Ray, dove ci troviamo attualmente, della situazione scomoda con Derek e della scoperta dei sentimenti di Roy, che non mi rendono per niente facile il tutto.

In più la mi brutta cera e il lavoro estenuante, han fatto si che la prima cosa che tutti e tre i ragazzi mi abbiano chiesto sia stata, se stessi bene, domanda abbastanza a trabocchetto, devo dire.

-Esatto- dico, guardandomi un attimo allo specchio, con ancora intorno la vestaglia di raso rosa, mentre Lizzie mi sta applicando del fard, per rendermi un po' colorita.

-Io non ci posso credere, non avrei mai pensato che sarebbe sceso così in basso- dice, andando avanti e indietro come un leone in gabbia, mordendosi l'indice destro con fare nervoso.

La sua reazione esagerata è sicuramente data dal fatto che sia anche molto stanca e che abbia seriamente bisogno di dormire, ma non vuole sentire ragioni.

-Non preoccuparti, abbiamo già risolto e poi, cerco di vederlo il meno possibile- dico, guardandomi allo specchio e vedendo il lavoro meticoloso, per rendermi accettabile, fatto da Lizzie.

Devo dire che ha fatto davvero un buon lavoro. Non si vedono brufoli, le macchie della pelle per il tanto sole e soprattutto, le occhiaie, che erano davvero terribili.

Ma per tutto il resto, come dice sempre Edward, c'è comunque Photoshop, il che non mi rende particolarmente felice, ma mi interessa relativamente, basta che continuino a essere i miei sponsor.

-Signorina Ross, è arrivato il suo vestito e mi comunicano che tra tre minuti lei dovrà essere sul set, per le foto- mi dice uno dei milioni di assistenti di Edward, mentre io mi limito ad annuire e a prendere la gruccia, dove c'è una divisa nuova della KTM, cioè solo i pantaloni e poi, il tanto famigerato reggiseno sportivo, per la quale siamo qui.

Mi preparo il più in fretta che posso, cercando di non litigare con l'assistente, visto che ero due minuti in ritardo, ma non è semplice mettersi una corazza di una taglia in meno della tua, con del materiale nuovo e mai messo.

Arrivo sul set e vedo la mia moto, tenuta su dal suo cavalletto e sopra il mio casco.

Mi guardo intorno e vedo tecnici e persone in pieno fermento, tra chi litiga con il fotografo per la luce e chi invece, sta facendo avanti e indietro dalle sponde del lago, per mettere a posto chissà che cosa.

-Siamo pronti- urla una voce e io sospiro, andando verso la mia Yamaha.

Prima finiranno queste foto, meglio sarà, non vedo l'ora di poter andare a dormire un po', prima di iniziare il turno al Tiger.

A fare le foto ci mettiamo due ore, cambiando più volte scenari, sia sul lago che sulla pista, pure al bar ne abbiamo fatta qualcuna, il che non è male, visto che si vede l'insegna del Ray.

Dopo aver salutato tutti, averli visti montare i camion e le macchine, io e Ginny ci dirigiamo verso il locale.

Io sono stremata e sono appena le undici del mattino, abbiamo iniziato alle sei, un po' anche per la luce.

Mi butto su uno dei divanetti appartati, infondo alla sala e vedo Jenna venirci incontro, sorridente e con due caffè in mano.

-Credo proprio che abbiate bisogno di questi voi due, sapete!- dice contenta, sedendosi poi con noi, essendo vuoto il locale a quest'ora.

Fango, Ruote e AmoreWhere stories live. Discover now