Capitolo 33

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Sono arrivata fuori dal Ray, mi guardo intorno ed è pieno di macchine, come la volta scorsa. 

Sento Rise, di Jonas Blue suonare fin da in cima alla collina e vedo gente ballare, con dei drink in mano.

Mi avvicino, nonostante io sia sconvolta e davvero poco presentabile in tuta e debba avere davvero una brutta cera, ma non mi interessa minimamente, voglio solo vedere Jenna e farmi dare qualcosa da bere.

Appena riesco a entrare, vedo subito la mora al bancone, che sta servendo due ragazzi, così mi avvicino, facendo uno dei miei sorrisi migliori, anche se so già che mi chiederà cosa ci faccia lì a quell'ora e soprattutto perché sono vestita in questa maniera.

-Mi hanno già chiamato i ragazzi, so cosa è successo e non te ne andrai da qui, sia chiaro!- dice parentoria, mentre dà il resto a uno dei due ragazzi davanti a lei, che la saluta con un cenno e lei ricambia, per poi prestare tutta la sua attenzione su di me.

-Va bene- mi limito a dire e lei sorride, mi fa cenno con una mano di sedermi al bancone e io annuisco e vedo subito davanti a me due mojiti e un long Island e di fianco una busta, ancora chiusa.

-L'ha lasciato tuo fratello, credo sia arrivato il momento di dartelo- dice, indicando con la testa il sacchetto molto anonimo, ma appena do uno sguardo al suo interno, vedo che c'è un vestito, non troppo corto, ma che mi arriva sopra il ginocchio, mi lascia scoperta parte della schiena ed è nero.

Guardo Jenna e la vedo scrollare le spalle e farmi cenno con una mano, che indica il bagno e io le sorrido, annuendo, per poi prendere il sacchetto e andarmi a cambiare, mi serve una serata per potermi riprendere e non pensare continuamente a tutto quello che è successo.

Riesco dal bagno e noto alcuni ragazzi guardarmi e sorridermi, mentre io passo sicura, ritornando verso Jenna, che mi guarda sorridendo.

-Tra poco finisco il turno, se vuoi ti porto delle scarpe, le ho di sopra in camera mia e mi cambio anche io- dice, finendo un drink e passandolo a un ragazzo. 

Poi la rivedo ripropormi i cocktail di prima e io li accetto volentieri, se non devo nemmeno guidare, credo che non ci sia nessun problema, potersi svagare un po'.

Lei chiude il bar, annunciando che per quella sera i drink non sarebbe più stato possibile ordinarne e la gente sembra essere amareggiata, ma continua a ballare.

Mentre lei sparisce dietro a una porta, io resto al bancone e guardo il mio telefono, dove trovo alcuni messaggi di Roy, che dicono che ha sentito Jenna e che sa che sto bene, domani verrà a trovarmi per poi andare di ad allenamento, se voglio andare con lui, di farglielo sapere.

Ci penserò dopo a rispondere, ora spengo il telefono e mi concentro solo sulla pista, dove sento Power di G-Eazy suonare e con la testa seguo il ritmo, mentre tutti ballano e altri parlano a bordo pista, finendo do sorseggiare i loro drink.

Io finisco anche il Long Island e posso dire di essere un po' alticcia, ma, alla fine era quella la mia idea fin dall'inizio, quindi sono contenta del risultato. Sento del coraggio che prima non avevo salirmi dalle vene e il mio corpo sembra controllato completamente dall'alcool, ma lo lascio fare, non mi interessa, per sta sera. 

Vedo la mora arrivare, mi cerca con lo sguardo e appena mi individua mi fa cenno verso la sua mano, che sta alzando un paio di scarpe con il tacco, aperti e io sorrido, andandole incontro, decisa a metterle e a alzare la mia bassezza, per essere più appariscente, non ostante non sia per niente truccata. 

Riesco persino a starci in piedi, nonostante la quantità di alcool nel mio corpo, il che non mi stupisce poco. Vedo un ragazzo avvicinarsi a me e sorrido, iniziando a ballare con li, mentre davanti a me vedo Jenna sorridere e ballare da sola. Non riconosco bene che vestito abbia, sembra lungo e bordò, ma in questo momento potrebbe avere indosso anche un sacchetto della spesa, che per me sarebbe altro. 

Fango, Ruote e AmoreWhere stories live. Discover now