Capitolo 45

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-Quindi sei qui per conoscerci?- chiedo, con voce leggermente sorpresa.

Non so davvero cosa provare.

Certo, sono contenta ma sono anche stranita ad avere mia madre, della quale ho scoperto qualcosa a malapena due settimane fa, qui davanti a me, in carne ed ossa.

Da un altro lato, non posso fare a meno di fissare il suo pancione.

Il terzo bambino, finalmente voluto, nato nel momento adatto.

Mi fa provare un po' di invidia, nello stesso tempo rabbia e una sorta di malinconia, di quello che sarebbe potuto essere ma non è stato, perché non ne abbiamo avuto la possibilità.

-Si, esatto- dice sorridente, appoggiando una mano sulla pancia, a quasi a volerla proteggere dai miei continui sguardi, particolarmente insistenti.

Credo di starla mettendo a disagio, ma non ne sono davvero interessata.

Lei è venuta a casa mia per potermi conoscere, lei vuole sapere di me, dopo avermi abbandonata e nemmeno mai cercata, non fosse stato per me, questo incontro non sarebbe nemmeno mai avvenuto.

-Bene, allora chiedimi cosa vuoi- dico, incrociando le gambe e guardandola in maniera fredda.

-Beh, da dove iniziare, come stai?- chiede semplicemente.

Non poteva trovare domanda meno azzeccata per questo momento, diciamo che come inizio non è uno dei migliori.

-Sto, tu?- dico semplicemente, mentre la vedo arrossire leggermente per l'imbarazzo.

-Sto bene- dice semplicemente, guardandosi intorno, evitando il mio sguardo indagatore su di lei.

-Che scuola stai frequentando?- chiede, tornando a prestarmi attenzione dopo qualche minuto.

-Quella in periferia, la Isaac Newton- dico, guardando un attimo Ginny che mi sorride, come a cercare di darmi sostegno, mentre messaggia con qualcuno, suppongo Damian.

-Bella scuola! Io invece andavo alle Titans, quelle in centro- dice allegra, forse contenta di aver trovato un argomento.

-Ha studiato per geometri o per economia?-chiede Roy, evidentemente più curioso di me al riguardo, essendo la sua scuola.

-Geometri, poi ho continuato con architettura- dice fiera, mentre noto il ragazzo di fianco a me molto colpito, sorriderle in maniera ammirata.

-La strada che vorrei percorrere anche io!- dice ovvio, mentre vedo Meghan rivolgergli un sorriso cordiale e annuire, come a lasciar intendere di aver capito.

-Tu cosa vorresti fare, Sunny?- chiede, riportando il discorso su di me.

Mi andava tanto bene il fatto che stesse parlando con Roy.

Sono leggermente annoiata dalla situazione e anche scocciata, non comprendendone appieno il motivo, sono sincera.

-Vorrei fare meccanica, per poi aprire un officina tutta mia, magari!- dico sorridendo, pensando già a dove potrei aprirla, alle moto che vedrei tutti i giorni, i confronti con le persone e perché no, magari un giorno, anche una pista per motocross.

-Anche tu appassionata di motori vedo, come tuo padre- dice, con aria leggermente malinconica.

-Anche Jonah è appassionato di motori- dico, cercando di rendere partecipe, anche se non è qui, mio fratello.

-Macchine?- chiede, quasi come se la risposta fosse scontata, ma io faccio cenno di no, con la testa.

-Io motocross, mentre Jonah moto da strada- dico, trovando la donna abbastanza sorpresa dalla mia rivelazione.

Fango, Ruote e AmoreWhere stories live. Discover now