Capitolo 26

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-Abbiamo perso i ragazzi- mi urla, per sovrastare il traffico, Ginny dal casco, mentre io annuisco, rimanendo concentrata sulla strada.
Quando guida Jack, è impossibile riuscire a seguirlo, di conseguenza sono a una delle ultime rotonde, prima di arrivare definitivamente nella periferia di Denver.
Spero vivamente che da qualche parte si siano degnati di aspettarmi, anche perché non so se siano già arrivati e se il telefono prenda.
Nel caso, torneremo a casa, se ci hanno seminate, manco fossimo la polizia che insegue dei ladri.
Passo la rotonda e mi guardo intorno spaesata, nessun SUV nero in vista.
Decido di fermarmi vicino a un marciapiede, per poter provare a chiamarli e chiedergli che fine abbiano fatto.
Ginny compone il numero di Tom e aspettiamo, sperando rispondano.
Parte la segreteria, così decidiamo di chiamare gli altri e nemmeno da loro riceviamo risposta.
-Credo sia meglio tornare a casa Sunny- mi dice la mia amica, guardando adirata lo schermo del telefono.
Fantastico, ci hanno dimenticate, che gentili, ho sprecato della miscela per nulla.
Sarà meglio che mi ridiano dieci euro buttati al vento.
Ci rimettiamo i caschi e risaliamo in moto, direi che la serata è già decisa, film e non si discute.

Arriviamo finalmente a casa, posiamo in soggiorno i nostri bagagli, per poi io andare a prendere due birre dal frigo e aprirle, mentre la mora sceglie un film da guardare.
Vado verso il divano, sporgendo la Tennents a Ginny, che mi sorride e la prende, dandone un grande sorso.
Io vado a sistemarmi sul divano, guardando il telefono e noto tre chiamate perse da mio fratello.
Fantastico, ora si degnano di calcolarci? Dopo mezz'ora? Io non torno indietro e consumo altra miscela, se lo scordano.
Richiamo Jonah, che mi risponde poco dopo.
-Dove diavolo siete?- mi chiede, molto preoccupato, cosa che mi fa arrabbiare.
-Siamo a casa- dico fredda e acida, mentre vedo Ginny venirmi incontro.
-Ma eravate dietro di noi- dice, abbastanza confuso, io alzo gli occhi al cielo frustrata.
Quindi non si sono nemmeno accorti che noi non fossimo dietro di loro. Non sta migliorando la telefonata.
-No, vi abbiamo persi alla penultima rotonda, prima di uscire da Denver- dico annoiata, guardandomi le unghie.
-Ma come? Jack ha detto di avervi viste dietro di noi- dice, ancora più confuso.
-So quello che dico Jonah e io vi ho persi- dico, abbastanza scocciata.
Lo sento sbuffare, quasi a disagio, poi sento una voce a me abbastanza familiare, che gli sta chiedendo qualcosa.
-Sunny?- chiede Derek e il mio cuore perde un battito.
Ultimamente mi fa questo effetto, da quando abbiamo deciso di frequentarci, ed è davvero un bell'effetto devo dire.
-Dimmi- dico, cercando di rimanere impassibile, per far capire che sono ancora arrabbiata, non ostante tutto.
-Vi vengo a prendere in macchina, tanto sono venuto con la mia direttamente dal lavoro- dice, con voce dolce e sono quasi pronta a cedere, ma vedo il viso della mia amica davanti a me, contrariato.
-Ci hanno perse, senza rendersene conto- dico, in maniera distaccata e lo sento ridacchiare, cosa che mi infastidisce realemente.
Cosa ci sarà da ridere?
-Stanno chiedendo tutti e sei umilmente scusa, se vuoi ti mando una foto su WhatsApp- mi dice, continuando a ridere, tra una parola e l'altra.
Io rido per l'affermazione, per poi pensare a cosa fare, se dirgli di si, oppure restare ormai a casa.
Guardo l'orologio appeso e segna le dieci, non saremo al campeggio prima delle undici e tempo che montiamo la tenda, non andremo a letto prima di mezzanotte.
Per quando domani sia l'ultimo giorno di scuola, non ho voglia di arrivarci proprio morta e soprattutto di passare la serata in macchina, piuttosto che con i ragazzi e soprattutto Robert, che è il festeggiato.
-Festeggiamo domani sera! Non preoccuparti, direi che ormai non ne vale più la pena venirci a prendere- dico, mordendomi il labbro e sperando che Robert non se la prenda.
Vedo Ginny davanti a me annuire, anche lei d'accordo con la mia affermazione.
-Tranquilla, hai ragione, sarebbe solo un enorme sbattimento. Non preoccuparti, è troppo ubriaco per ricordare.
Ci vediamo domani, buona serata- mi dice, salutandomi e io ricambio il saluto, attaccando.
-Guardiamo un pezzo di A.S.S.O e poi andiamo a dormire?- mi chiede e io annuisco, posizionandomi meglio sul divano e bevendo la mia birra.
Non passa molto, che ci addormentiamo direttamente sul divano.

Fango, Ruote e AmoreWhere stories live. Discover now