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La domenica è volata e anche questo lunedì mattina fortunatamente, ora sto uscendo da scuola e insieme a Rebecca e  vado a casa di Cameron per il progetto di scienze.

Fuori scuola trovo Valerio e appena lo vedo mi ricordo che mi sono dimenticata di avvisarlo che sarei andata a casa di amici.

-ehi amore andiamo?-
-Vale io mi sono dimenticata di dirti che oggi devo andare a casa di Cameron per il progetto di scienze.-
-solo tu e lui?-
-no gelosone, verrano anche Rebecca e Pasquale-
-un altro ragazzo?-
-si ma stai tranquillo non mi mangiano mica-
-si ma a me quel tizio che mi sta salutando non mi va proprio a genio- mi giro e vedo la faccia falsa di quel deficente
-Cameron? Non lo pensare, è solo un cretino-
-si ma io non voglio-
-e con questo che vuoi dure? Vuoi impedirmi di andare a casa di Cameron? Non sono stata io a fare i gruppi ma la prof, quindi smettila, e comunque c'è anche un'altra ragazza e se lo vuoi sapere anche lei è fidanzata.-
-si, ma sai che io sono geloso e...-inizia a ripetere alzando leggermente, con fare arrabbiato, il tono di voce
-e niente, adesso io vado a casa di Cameron e tu cerchi di controllare la tua gelosia,capito?-

Giro i tacchi e ritorno dai miei amici, senza dargli troppa importanza, e senza voltarmi continuo per la mia strada. Non esiste proprio che qualcuno debba vietare di fare qualcosa, non lo hanno fatto i miei figuriamoci se lo permetto ad un ragazzo

- il tuo ragazzo sei arrabbiato?-
- sì ma tu sai che io non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno nemmeno da lui-
-anche io mi sarei ingelosito-
-Pasquale , ognuno ha il suo carattere e lui sta benissimo com'è fatto il mio mi conosce molto bene, il rapporto tra due persone si basa sulla fiducia-
- disse la verginella- l'affermazione di Cameron mi fa salire il sangue al cervello, così con tanta calma gli rispondo.
-e chi ti dà la certezza che io sia vergine?-
-vieni a letto con me e dimostramelo-
-non avrai mai questo piacere caro mio-
-bene, io continuerò a provocarti finché non cederai-
-tranquillo, dovrai aspettare molto, anzi per sempre prima che io possa dartela-
- dammi un motivo per cui non vuoi venire a letto con me-
-uno? Te ne posso dare 1000, primo io sono fidanzata, secondo non potrei mai venire a letto con te solo perché ti vuoi togliere lo sfizio, non sono un oggetto, terzo mi fai schifo, quarto.... devo continuare?-
-Styles questo è tutto da vedere-

Afferma e io con tutta risposta mi giro dall'altra parte e mi accendo una sigaretta, l'intenzione di rispondere a un deficiente è pari a zero. Intanto Pasquale Rebecca si trovano dietro di noi e stanno parlando come se fossero amici da sempre.

Con la classe non siamo un gruppo unito infatti ci sono piccoli gruppetti, oltre a Cameron, Noemi, Simone, Rebecca e Antonella con gli altri non ho mai avuto un rapporto al di fuori della scuola.

Mentre sto fumando la sigaretta Cameron se la prende e la porta tra le sue labbra.

-ehi! Quella è la mia sigaretta-
- sbagliato questa era la tua sigaretta adesso mia- glielo posso leggere negli occhi come gode a darmi sui nervi.

Arriviamo a casa di Cameron e subito dopo mangiato ci mettiamo all'opera con il progetto di scienze. In classe la prof ha formato 5 gruppi e dato che stiamo studiando gli esseri viventi ha diviso i compiti e a noi ci ha chiesto di accuparci delle cellule.

Il più bravo in scienze è Pasquale, quindi lui ha dovuto aiutarci a imparare la parte teorica. Stranamente anche Cameron si è concentrato senza fare battute oscene,  forse perché non vuole essere bocciato un'altra volta.

Il mio cellulare ogni tanto vibrava perché Valerio continuava a chiamare e mandare messaggi, ma dopo la scenata di oggi non ho proprio intenzione di parlargli.

-ragazzi basta, sono le sette, sono esausta- dice Rebecca buttandosi sul letto
-infatti, non ne posso più nemmeno io- afferma Pasquale
-va bene, vado ad attaccare le ultime immagini sul cartellone e poi finiamo-
-vengo con te perché li ho poggiati sul mobile e tu non ci arrivi-

Senza dire niente scendiamo le scale e andiamo in cucina, Cameron prende il cartellone e la colla, intanto io inizio ad ordinare le immagini.

La colla non esce, così do il tubetto a Cameron che lo apre, ma visto che stringe troppo mi finisce la colla addosso.

-Cameron ma che combini?-
-scusa non volevo, vuoi che ti aiuti a pulire-
-no grazie, faccio da sola- dico in maniera sarcastica
-va be...- e senza dargli il tempo di finire la frase gli spalmo la colla sulla maglietta-...piccola stronza come osi-
-grazie, in molti mi dicono che sono una stronza- e come se non fosse successo nulla,mi prende per i fianchi e mi attira a se.
-sei bella anche con i capelli scombinati-
-si lo so, ma so anche dove vuoi arrivare, e permettiti di dirti che non raggiungerai mai il tuo scopo- dico cercando di nascondere l'imbarazzo
-si, ma dovevo pur sempre provare- dice avvicinandosi ancora un po'

Detto ciò provo a staccarmi ma non ci riesco, eppure Cameron mi ha tolto la mano dal fianco e non penso la colla si asciughi così in fretta.

-Cameron non riesco a staccarmi-
-bambolina, ti piaccio così tanto che non cuoi staccarti da me?-
-non fare il cretino spostati-
-aspetta, ma questa è la colla rapida, questa si asciuga in un attimo-
-cazzo e ora?-
-sei costretta a toglierti la maglia-
-si si, come no, la maglia te la togli tu e me ne dai una a me così mi cambio-
-ah, capisco, vuoi vedere il mio fisico perfetto-
-solito presuntuoso-

Toglie le braccia e poi si abbassa per togliere la testa, e lo fa poggiando le mani sui miei fianchi, e in un modo così sexy che se non l'avessi odiato così tanto ci avrei fatto un pensierino.

-adesso ti vado a prendere una maglia-

Scende e dopo due minuti è di nuovo giù e in questi due minuti non ho potuto far altro che pensare al suo fisico.

-tieni piccola-
-smettila di chiamarmi così-
-altrimenti il tuo fidanzato mi salta addosso, credimi ho proprio paura-

Sto per replicare ma  entrano in cucina Rebecca Pasquale, così salgo al piano di sopra per cambiare la maglietta.

Entro nella camera di Cameron sfilo la mia maglietta indossa la sua, e appena posso non posso far altro che sentire il suo odore su di me, un profumo che riconoscerei anche tra un milione di profumi.

Maledetti Occhi VerdiWhere stories live. Discover now