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Sono le sei di sera e dopo aver trascorso la domenica a dormire sul letto, ho chiamato Bruno e dato che i suoi non ci sono e la sorella è dal fidanzato mi ha in invitata a casa sua.

Mio fratello non mi ci avrebbe mai mandato visto che in questi giorni è lui che comanda a casa, quindi ho usato la scusa di andare da Simone.

Si, potevo inventate di meglio dato che ci siamo visti questa mattina, ma è stata la prima cosa a cui ho pensato.

Arriva da Bruno, lo saluto con un bacio e poi per stare più comoda indosso una sua maglia che mi arriva sopra le ginocchia.

Ormai tra di noi c'è confidenza, anche perché è da un mese che stiamo insieme, ma ci conosciamo da 5 anni.

-che hai fatto di bello oggi tesoro-
-niente mi sono annoiata e ho dormito, e per poco non ho picchiato il tuo amico-
-no ti prego, dopo di te è l'unica persona di cui mi fido e che mi sopporta, comunque che ha fatto?-
-lui mi da fastidio, il suo essere, il suo tono, la sua arroganza, la sua presunzione-
-si ma è fatto così e non lo possiamo cambiare-
-credimi a volte lo ucciderei-
-se ci pensi siete simili-
-come scusa?-
-non fraintendere, sarà pure un puttaniere, arrogante, presuntuoso, rompi palle, ma è furbo, astuto, e anche testardo come te, nel senso che se hai in mente una cosa non ti fermi finché non la ottieni-
-si sotto alcuni punti di vista si, però.....-
-....c'è anche da dire che la sua situazione familiare è come la tua-
-hai ragione, ma a volte mi fa salire l'istinto omicida alle stelle-
-si, ma adesso non pensiamo a lui, piuttosto pensiamo a noi-
-no adesso mi hai fatto arrabbiare-
-che ho fatto- dice mettendo il muso come un bambino a cui hanno tolto le caramelle
-mi hai paragonato a quel cretino-
-scusami amore-
-no- dico, fingendo di essere arrabbiata
-e se ti do un bacio?-
-ci penserò-

Senza pensarci due volte si avvicina e mi da un bacio, è così tenero e dolce, poi mentre mi bacia si allontana.

-qualcosa non va?-chiedo preoccupata
-no, il bacio l'hai avuto, adesso che vuoi-
-un altro-
-e se io non te lo voglio dare-
-scendo e vado dal primo che incontro-dico alzandomi dal letto.

Dopo di che lui mi insegue, mi afferra per il polso e io vado a finire contro il suo petto.

-tu non vai da nessuna parte- e per un momento il mondo si ferma e i nostri occhi si incrociano, i nostri nasi si sfiorano e in seguito le nostre labbra.

Mentre mi bacia mi solleva da terra e io mi ritrovo in braccio a lui come un koala e insieme finiamo sul letto l'uno sull'altra.

Poi la situazione si ribalta ed è lui che è passato su di me, pian piano le sue mani calde arrivano sui miei fianchi e passano sotto la maglietta, accarezzando la mia pelle.

Sono consapevole di quello che sta accadendo e sinceramente non me ne pento e non ho paura.

Mentre il nostro bacio continua gli sfilo la maglia, dopo di che metto le mani e inizio a giocare con i suoi capelli.

Dopo aver fatto l'amore con lui entrambi ci siamo addormentati, in questo momento lui è in bagno e io ne approfitto per vestirmi.

Mentre mi aggiusto, si illumina il telefono per l'arrivo di un messaggio, così mi avvicino per vedere.

Cameron
Mi stupisco che una sfigata come te sappia suonare la chitarra così bene e che sia anche brava a cantare, complimenti.

Rimango immobile alla vista di questo messaggio, e solo pensiero che lui mi abbia sentita suonare e cantare mi rende nervosa.

Decido di visualizzare e non rispondere, in modo da non fargli capire che mi freghi qualcosa.

-piccola tutto bene?- chiede Bruno entrando in camera
-si, mi ha scritto mio fratello e ha detto che devo tornare a casa-
-ok adesso ti accompagno-

Scendiamo le scale, Bruno prende le chiavi della macchina e la caccia dal garage, intanto chiudo la porta di casa.

-tra una settimana qualcuno diventerà maggiorenne-
-già e credimi non vedo l'ora-
-infatti, così quando usciamo guidi tu e io mi riposo-
-cretino smettila-
-mi sa che io non verrò, ho il compleanno di una ragazza bellissima e non posso mancare, mi sa che la conosci-
-tranquillo non mi offendo puoi andare, la conosco molto bene-

Intanto mentre continuiamo il nostro stupido discorso arriviamo sotto casa mia, e non mi resta che salutare Bruno con un bel bacio.

Entro nel cortile e mi accorgo che c'è Cameron che parla a telefono con qualcuno, così mi avvicino e mi nascondo dietro l'albero di mia madre,anche se non so nemmeno perché lo sto spiando,  ma sono curiosa.

"Tranquillo amico, sai come sono, non sarà una ragazza a cambiarmi. Per me Styles è insignificante, non conta nulla. Ma l'hai vista."

Tutto questo non ha senso, ma al suono do queste parole tutto intorno a me diventa buio, mi cade il mondo addosso, vorrei sparire, vorrei che la terra in questo preciso momento sparisse da sotto i miei piedi, in modo che io possa sparire.

Senza farmi notare entro in casa e avviso mi fratello che sono rientrata, mi rifugio nella mia stanza e lascio spazio alle lacrime scivolando sulla porta e finendo sul pavimento.

Quelle parole risuonano nella mia mente più e più volte e le lacrime aumentano bagnando la felpa e le mie mani.

Perché mi odia cosi tanto? Perché dice queste cose? Perché mi paralizzo ogni volta che ci guardiamo negli occhi?

Il mio problema sono i suoi occhi, quei fottuti e maledetti occhi del cazzo che mi confondono le idee.

Dovrei essere felicissima per aver fatto l'amore con il mio ragazzo, una persona che rispetta, che mi vuole bene e che ci tiene a me, invece sono sul pavimento della mia stanza tra le lacrime, perché un idiota del genere ha detto che sono insignificante.

Sinceramente non so perché queste parole mi fanno così male, ma al momento sento solo un forte dolore la petto, come se qualcuno mi avesse pugnalato.

Maledetti Occhi VerdiWhere stories live. Discover now