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Matt mi è venuto a prendere a casa di Cameron e ora sono distesa sul letto e indosso ancora la sua maglietta.

La tolgo e metto una di mio fratello, una volta piegata la metto in una busta nell'armadio così da non mettere altro disordine nella mia stanza

Prendo il telefono per rispondere al messaggio di Valerio, ma qualcuno bussa alla porta delle mia stanza, e quel qualcuno è proprio Valerio.

-posso?-
-si, entra-
-come stai?-
-io bene, più che altro tu come stai? Passati i cinque minuti?-
-Fede sai che ti voglio troppo bene e che sono geloso-
-si, e lo apprezzo, perché se sei geloso significa che ci tieni, ma tu non mi puoi impedire di fare le cose-
-hai ragione scusami- dice portando una mano dietro la nuca e abbassando la testa.

Mi alzo e vado nella sua direzione, gli prendo il viso tra le mani e gli do un bacio e lui porta le mani sui miei fianchi. Impazzisco quando si ingelosisce, ma non sopporto che mi faccia le scenate fuori scuola.

CAMERON

Oggi devo andare con Simone da Luke per consegnare un po' di droga in giro. Rifare queste cose non mi piace per niente, ma devo farlo, per Marco, per Giusy e anche per Federica.

Arriviamo e oltre a noi ci sono altre persone che devo fare il nostro stesso lavoro e fra questi noto uno in particolare, un ragazzo con un viso familiare.

Continuo a fissarlo ma non si gira, e dopo altri svariati minuti posso osservare meglio il ragazzo.

Non posso credere ai miei occhi, non realizzo quello che sto vedendo, anche Valerio il fidanzato di Federica è qui.

-Bene ragazzi, sapete che dovete fare, venite qui e vi diremo la vostra zona-

Andiamo da Luke che ci da il posto dove dobbiamo andare, una discoteca non molto distante da casa mia.

-ragazzi come mai qui?- domanda Valerio con un sorriso più falso che mai.
-per puro divertimento- rispondo in modo ironico
-bene, ci si vede in giro- prende la sua roba e si dirige verso il suo amico.

Prima di partire con i suoi amici sniffa un po' di roba e si mette alla guida. Dopo questa farò il possibile per allontanare Federica da questo essere schifoso, e giuro che se le torce anche un capello gli farò pentire di essere nato.

-allora andiamo?-
-si, odio rifare tutto questo!- esclama
-a chi lo dici, credevo di aver superato tutto questo e ora ci sono di nuovo dentro-

Saliamo sulla moto e ci dirigiamo verso la discoteca. Una volta arrivati ci posizioniamo al bar per distribuire il tutto. Con molta indifferenza distribuisco le cose e metto i soldi nelle tasche interiori del giubbino.

Qualcuno mi poggia la mano sulla spalla, viste le unghie capisco che è una femmina e stasera non ho la minima intenzione di fare un cazzo.

Mi giro e fortunatamente è solo Chris, le metto una mano intorno alla vita e le do un bacio sulla guancia.

-ehi, come mai da queste parti?-
-sono venuta a divertirmi un po', tu- così le mostro la bustina
-di nuovo dentro?-
-si, ma questa volta non di mio volere, dobbiamo saldare dei debiti io e il mio amico- dico indicando Simone
-già- dice, poi non parla più e nervosamente dondola su stesse, e quando lo fa significa che è nervosa.
-tutto bene?-
-si...no...forse...beh Cameron dietro di te c'è...c'è....Lara-

Improvvisamente tutto quel casino svanisce, tutti i miei pensieri si annientano, e lentamente mi giro la vedo, così come se niente fosse, tranquilla a divertirsi con tutti quegli ormoni maschili. Libera, senza pensiero, e mi prende una fitta al cuore, avverto un dolore al petto. È così brutto, crudele, cattivo e....e.... doloroso.

-scusami, io non volevo, ma...-
-ehi, tranquilla, non è colpa tua- dico poi l'abbraccio.

Simone mi fa segno di andare visto che abbiamo concluso la serata così invito Chris da me, non mi va di lasciarla sola qui.

Percorriamo la strada insieme, poi ci dividiamo per andare ognuno a casa propria, e una volta arrivato a casa infilo i pantaloni e lei la maglia e ci mettiamo a dormire, penso che non andrò nemmo a scuola domani dato che sono le quattro del mattino.

Federica

Queste cinque ore scolastiche sono volate e oggi Cameron non si è presentato a scuola, così la prof ci ha detto di avvisarlo che l'avrebbe interrogato la prossima volta.

Adesso sono sulla moto con Matt siamo diretti a casa Dallas perché devo lasciare degli spartiti a Marco in modo che si eserciti a suonare la chitarra.

Matt parcheggia la moto, io scendo prendo i fogli e busso, e mi viene ad aprire una ragazza che indossa solo una maglia, la maglia di Cameron.

-scusa saresti?- chiede la ragazza con un tono molto pacato.
-lasciala entrare-sento dire da una voce che proviene dietro di lei.

Entro e trovo Cameron con indosso solo un paio di pantaloncini, e in questo momento mi sento in più.

-come mai qui?-
-sono qui perché volevo lasciare questi fogli a Marco-
-a, ok grazie, serve altro-
-no, volevo solo dirti che dato che non ti sei presentato oggi alla lezione di scienze la prof ti interrogherà la prossima volta-
-cazzo! Me ne ero dimenticato, comunque grazie-
-va bene, allora a domani-

Dico poi esco da quella casa, con mio grande sollievo, anche perché mi sentivo in imbarazzo, e molto. Quella ragazza però, già l'ho vista, ma non ricordo dove.

Non mi concentro più di tanto, salgo sulla moto e insieme a mio fratello mi dirigo verso casa un po' strana, anche se non so il perché, ma non sono né triste né al settimo cielo.

Arrivo a casa e non va di entrare, così mi siedo un po' sull'albero di mia madre, è da un po' che non ci vado.

Così mi siedo e inizio a parlare come se ci fosse realmente la mamma qui accanto a me a sentirmi, qualcuno mi prenderebbe per pazza, ma non mi frega più di tanto quello che pensa la gente su di me.

-Fede puoi entrare un attimo dentro, papà ti deve parlare-
-si sto venendo-

Maledetti Occhi VerdiWhere stories live. Discover now