2

391 9 3
                                    

Io e Rebecca passiamo tutto il pomeriggio a raccontarci quelle che era successo negli ultimi giorni, dopo di che lei ritorna a casa per aiutare la mamma a sistemare I bagagli.

Dato che tra due ore dobbiamo andare a questa maledetta cene inizio a preparare. La mia voglia di partecipare a questa cene in questo momento e pari a zero, ma lo faccio per papà.

Faccio la doccia e lo shampo e questa volta decido non passare la piastra e lasciare I miei ricci liberi. Indosso un vestito elegante e color ghiaccio e sotto un paio di tacchi, poi applico un trucco leggero per essere il più naturale possibile, quindi metto solo un pò di fondotinta e mascara.

Dopo due ore sono pronta e raggiungo mio padre e mio fratello in cucina e insieme prendiamo la macchina per raggiungere il ristorante.

Per il momento sia io che mio fratello ci stiamo annoiando e non abbiamo ancora ordinati perchè manca un collega.

Finalmente anche quest'ultimo arriva insieme ai suoi figli e non avrei mai immaginato di vedere lui, il ragazzo che provoca mille sentimenti in me, il classico ragazzo che tutte vorrebbero, nonchè il puttaniere della scuola.

Mi mostro indifferente e per tutto il tempo della cena tengo la testa rivolta verso il basso.

Dopo una lunga cena che sembrava non finire finalmente usciamo da quel ristorante e I nostri genitori continuano I loro discorsi.

Mentre osservo il cielo pulito e pieno di stelle il bambino richiama la mia attenzione dato che mi accarezza la mano.

-ciao piccolo-
-ciao, oggi al parco non me lo hai detto come ti chiami?-
-io mi chiamo Federica, e tu?-
-io mi chiamo Marco...- si ferma un' attimo poi continua-... sai che sei proprio bella?-
-grazie, anche tu sei un bimbo bellissimo-
-perchè prima osservavi il cielo? Anche tu hai una stellina che ti protegge li su?-
-si ho la mia mamma-
-anche io ho la mia mamma che mi protegge-
-anche tu vai alla scuola dei grandi come mio fratello?-
-si anche io vado scuola,tu?-
-si anche io-

Il piccolo si siede accanto a me e insieme nel silenzio più totale osserviamo il cielo.

Dopo poco arriva

-ehi piccolo mostriciattolo dobbiamo andare-
-no....-si lamenta il piccolo marco-....io voglio restare ancora un pò con Fede-
-guarda che anche lei deve tornare a casa con il suo papà-
-sai anche lei ha la mamma che la protegge dal cielo?-
-si ma adesso vai da Giusy che ti abbottonato il giubbino-
-ok....- dice poi si avvicina a me e io mi abbasso alla sua altezza-... qualche giorno vuoi venire a casa mia-
-certo, adesso vai-

Il piccolo mi abbraccia e mi da un bacio, dopo di che raggiunge la sorella vicino alla macchina.

Senza rivolgere la parola cerco di allontanarmi, ma lui mi afferra per il polso, facendomi girare di scatto.

-mi dispiace-
-riguardo a cosa?-
-riguardo a quello che ha detto mio fratello-
-tranquillo è solo un bambino-

Mi lascia il polso e senza scambiate saluti gli do le spalle e raggiungo mio padre e mio fratello. Salutiamo I colleghi di papà e in seguito facciamo ritorno a casa.

Per tutto il tempo non faccio altro che pensare al contatto che abbiamo avuto io e Cameron questa sera, magari per lui non sarà niente ma io in quel momento ero nervosissima e mi sono irrigidita come un pezzo di leggo anche perchè non c'era molta distanza.

La domenica come al solito l ho trascorsa in compagnia dei libri a studiare per varie verifiche che dobbiamo fare.

E ora eccomi qui, in questo carcere dove trascorrerò le prossime 5 ore tra libri,professori e alunni che non conosco.

Mentre attraverso il cortile per raggiungere l'edificio incrocio l'ultima persone che avrei voluto vedere, nonchè quella vipera di Antonella.

-allora Stayls trascorse bene queste vacanze?-
-si e adesso ciao-

Mentre sto per passare e superare quella puttana con le sue amiche, mi da una spallata.

Tutta questa rabbia nei miei confronti solo perchè l'ultima volta che siamo andate in palestra le ho spezzato un unghia.

-senti se mi vuoi provocare, ti avviso oggi non è giornata-
-sai, non ho niente da fare-
-vatti a scopare qualcuno in bagno come fai di solito-
-hai ragione adesso chiamo un pò Cameron-

Dice sculettando con la minigonna che indossa. Questa cosa mi infastidisce ma lei non deve capirlo.

Raggiungo il mio armadietto e prendo il libri per le prime due ore di chimica.

Raggiungo il laboratorio che stranamente ha la porta chiusa. Sono arrivata un pò prima perchè dovevo vedermi con Rebecca e Tommy, alcune delle persone più importanti della mia vita.

Apro la porta e appena faccio un passo in avanti un secchio d'acqua fredda mi si rovescia addosso.

Ovviamente questa è opera di quella troia di Antonella, giuro che qualche volta la uccido.

Rebecca corre in mio aiuto e insieme ci dirigiamo in bagno in modo che io possa cambiarmi.

-fortunatamente hai sempre un cambio-dice Rebecca, che con un asciugamano cerca di aprire I capelli in modo che io possa asciugarli facilmente.
-quella troia la uccido qualche volta-
-tranquilla, adesso vado dal prof e lo avviso che sei in bagno-

Do un'ora esco dal bagno e mi dirigo in laboratorio, mentre cammino cerco di mantenere la calma, ma a quanto pare la fortuna non è dalla mia parte.

Dal bagno dei maschi escono Cameron e Antonella ancora un pò in disordine.

-che hai fatto Stayls?-
-chiedilo alla tua amica-

Dico, poi ritorno in classe dove mi tocca spiegare al prof il motivo della mia assenza, che stranamente non replica e mi fa entrare in aula.

Maledetti Occhi VerdiWhere stories live. Discover now