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Trascorro il resto del pomeriggio con Bruno, poi intorno alle 18:00 mi riaccompagna a casa, dove trovo Rebecca seduta sul mio divano mentre gioca com Marco.

-ehi, come mai qua?-
-non posso venire a trovare la mia amica?-
-so che ti serve qualcosa-
-ok, andiamo in camera tua- dice afferrandomi il polso e facendomi salire le scale.

-prima cosa, mi serve qualcosa da mettere per domani sera, esco con simone e non un cazzo da mettere-
-ok calma-dico facendola sedere e andando nella mia cabina armadio.

Mentre la mia amica è impegnata a rosicchiare le unghie io sono immersa nei panni per trovargli qualcosa di bello da mettere.

-ho trovato- esco dell'armadio fiera di quello che ho preso- ecco, questo è perfetto per domani, né troppo elegante, né troppo sportivo-

Ho estratto dal mio armadio, una tuta corta, con un blu elettrico e un paio di tacchi sempre blu come la tuta e un giubbino nero di pelle per spezzare un po'.

-ti adoro lo sai- dice venendomi incontro per abbracciarmi -ok, seconda cosa,come stai?-
-in che senso?-
-ultimamente sei un po' strana-
-già forse perché mi sta scoppiando la testa, che è piena di domande-
-racconta- dice, ma prima di iniziare bussano alla porta
-avanti- dico e da li, entra Simone
-ehi, da quando mi escludete da quello che fate?-
-scusa hai ragione, vieni qua- dico, e lui viene sul mio letto insieme a noi
-cosa stavate raccontando?-
-niente, ho chiesto a Fede come va? E lei mi stava raccontando-
-ok adesso puoi raccontare-
-stavo dicendo, sono confusa al cento per cento,non so più che pensare. Tra un po' sarò maggiorenne e non sono per niente emozionata, sto con Bruno, ma c'è qualcosa che non va nella nostra relazione,  possiamo dire che è strana. Lo sento lontano, distaccato, non so cosa pensare, per non parlare di Cameron che un giorno mi difende, mentre l atro mi prende per il culo e un secondo dopo non parla più, risponde al telefono, poi mi chiede scusa e se ne va. Quando sono uscita da scuola ho visto Bruno e Cameron discutere e credetemi non li ho mai visti così. Sono sicura che è successo qualcosa, ma nessuno dei due non vuole dirmi cosa, ma sinceramente penso che se qualcuno mi deve dire cos'è successo è Bruno, anche perché è il mio fidanzato. Poi ci si mette anche mamma, non mi prendete per pazza, ma l'altra notte ho sognato mamma che mi diceva di stare attenta alle persone che mi circondano e sinceramente le persone di cui mi fido sono poche.-
-beh, riguardo al fatto che non sei felice, secondo me è perché ti manca tua madre, anche se è sempre con te e tu lo sia vero- dice Rebecca
-sicuramente lei è sempre con me-
-riguarda al fatto dell'incertezza dei tuoi sentimenti, beh è una cosa che devi risolvere con il tuo cuore, posso provare a vedere di che si tratta, ma non ti assicuro niente, non li ho mai visti litigate, ma se lo hanno fatto è per qualcosa di importante. Riguardo alle scuse da parte di Cameron non ho la pallida idea a cosa si possa riferire-

Parlando con alcuni nomi in codice per non farci scoprire scendiamo in cucina per mangiare una bella cioccolata calda.

Il pomeriggio passa tra chiacchiere e risate su varie cose, con soprannomi stupidi che abbiamo assegnato ai ragazzi per non far sapere che parliamo di loro.

Nel tardo pomeriggio i ragazzi se ne vanno, noi ceniamo e poi io salgo in camera con l'intento di riposare, ma qualcuno bussa alla mia porta.

-avanti- dico scocciata
-ehi, dormivi?-chiede il ragazzo sulla soglia della porta
-no, altrimenti non ti avrei detto "avanti", comunque che ti serve?-
-hai fatto l'esercizio di chimica?-
- quale esercizio?-
-per domani abbiamo un esercizio di chimica, non l'hai fatto vero?-
-cazzo, non sapevo nemmeno l'esistenza dei compiti di chimica-
-durante lo ore di lezione, oltre a pensare a me, che fai?-
-credimi, con tutto quello a cui penso tu non esisti nemmeno nella mia testa-
-si come no, comunque possiamo fare questi esercizi?-
-ok, entra-
-come mai così gentile?-
-guarda, ho il ciclo e devi ringraziare Dio che non ti ho buttato fuori dalla stanza a calci-

Così alle 21:00 sono costretta a fare i compiti di chimica, per  semplice motivo che quella stronza controlla i compiti e non voglio prendere 2.

Iniziamo a studiare seriamente e devo dire che la serietà di Cameron questa sera mi stupisce, l'unico motivo per il quale sta facendo i compiti è perché domani deve essere interrogato.

Giustamente ha già perso un anno e non ne vuole perdere un altro, d'altronde chi vorrebbe essere bocciato per la seconda volta.

Devo dire che anche per me, che ho nove in chimica, questi esercizi sono abbastanza difficili.

Pian piano il sonno ha la meglio su di me e crollo completamente sul mio letto così come Cameron.

Apro gli occhi, vedo che sono le tre del mattino e che sia io che Cameron ci troviamo immersi nei libri, fortunatamente li abbiamo finiti in tempo.

In questo momento la mia voglia di alzarmi è pari a zero, quindi metto i libri sulla scrivania e prendo una coperta per coprirlo.

È così carino anche quando dorme, quei capelli spettinati, quel viso da bambino e.....e..... ma che sto dicendo io sono fidanzata e faccio i complimenti a questo stronzo.

Però in questo momento non è il solito stronzo, ma bensì un piccolo bambino indifeso. Una volta messa la coperta gli aggiusto i capelli, se solo si vedesse in questo stato rischierebbe un infarto.

Ci tiene al suo aspetto fisico, quindi prendo quel ciuffo ribelle e glielo sposto dietro all'orecchio.

Di conseguenza la mia mano scivola sul suo viso, accarezzando il suo volto e poi quelle labbra carnose che si ritrova.

Ma ancora una volta il caldo delle coperte, la morbidezza del materasso e la stanchezza hanno la meglio su di me.

Maledetti Occhi VerdiWhere stories live. Discover now