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Questa giornata è iniziata malissimo e al solo pensiero che deve ancora finire mi sento male. Come previsto sono in ritardo dato che sono andata a dormire verso le due e quando stamattina è suonata la sveglia volevo morire.

In questo momento vago nei corridoi della scuola in cerca della mia aula, e quando finalmente la trovo sono costretta a subire il rimprovero da parte del professore in quanto non ammette ritardi, e di conseguenza mi sbatte fuori dall'aula.

Subito dopo vedo Simone che corre per i corridoi, e sicuramente anche lui  ha fatto tardi, come al solito.

-perché sei fuori?-
-il prof non accetta i ritardi e mi ha cacciata-
-quindi suppongo che io debba aspettare con te?-
-esatto-
-sai della festa di domani?-
-si mi ha invitato Bruno, tu chi inviti?-
-penso che inviteró Rebecca-
-ancora non gli hai detto niente?-
-e cosa devo dire, che ho una cotta per lei da un bel po'-
-esatto-
-beh, non è facile principessa. E tu come mai vieni con Bruno?-
-ci stiamo sentendo da un po' sai?-
-ehi, la mia puffa si sente con un ragazzo e non mi dici niente? -
-geloso puffo?- io e Simone ci conosciamo da molto, infatti per me è come un fratello.
-si, e comunque ne parliamo dopo, è suonata dobbiamo entrare-

Entriamo in classe e tutti ci guardano in modo strano, per il semplice motivo che la cosa più facile da pensare era che noi stessimo in bagno a "divertirci" e no che casualmente siamo arrivati in ritardo entrambi.

Dato che adesso viene la prof di chimica devo sedermi accanto a Cameron e questo mi scoccia.

-diciamo che anche tu ti diverti, vero Stayls-
-e non caro mio, io non sono come te, che quando arriva in ritardo si va a divertire con qualsiasi ragazza-
-se non sbaglio, la persona con qui sei entrata è un maschio-
-si ma non eravamo in bagno e io se proprio lo vuoi sapere non sono una puttana come te-

La prof entra e dopo ciò che ho detto sono riuscita a zittirlo per un po', ma sembra strano che non mi abbia risposto.

Durante l'ora la prof ci ha messo a fare una relazione, mentre Cameron e altri ragazzi sono stati interrogati. I due ragazzi prendono un cinque, mentre Cameron 7 e sinceramente sono fiera, anche perché la prof mi ha fatto i complimenti.

La campanella che segna l'inizio della ricreazione suona e tutta la classe sgombra l'aula. Poso i libri nello zaino, poi prima di uscire Cameron mi afferra per il polso e mi sbatte al muro.

-ma sei normale?-
-no, come mi hai chiamato prima?-
-puttana- dico decisa
-non ti azzardare più, capito piccola-

Al suono di quella parola mi si bloccano le gambe, il suo profumo ormai è sul mio corpo e i nostri respiri si mischiano.

Per i miei gusti c'è troppa poca distanza, si e no 4-5 cm.

Nessuno dei due parla, c'è una sfida di sguardi in corso e ad un certo punto deglutisco rumorosamente, provocando un sorriso del ragazzo che continua a tenermi i polsi e se non fosso per la sua presa sarei svenuta da un po'.

-comunque, sei una brava insegnate, se ho bisogno ti chiamo-

Mi lascia i polsi e esce dall'aula e non so se essere triste o felice. Penso a ciò che è successo ieri e a quello di poco fa, e sinceramente non riesco ancora a realizzare.

-ehi-
-ciao Bruno-
-tutto bene? È da un po' che sei strana-
-tranquillo è solo un periodo no-
-me lo auguro...... ti volevo dire che domani non ti posso venire a prendere alla festa dato che devo andare presto con i gemelli  per organizzare-
-non ti preoccupare, mi faccio accompagnare da mio fratello-
-scusami-
-ehi, fa niente-

Detto questo, si avvicina e mi abbraccia, e non posso dire che provo le stesse sensazioni che mi provoca Cameron con un semplice sguardo.

Queste braccia non sono casa mia, non mi sento al sicuro, e il suo profumo non mi manda in tilt il cervello.

Iniziamo a parlare un po', e devo dire che è abbastanza simpatico per essere amico di Cameron, certo non è un santo perché anche lui si diverte, ma sempre nei limiti, non come quel coglione che si diverte con la prima che capita.

Finalmente dopo 5 ore sono libera di uscire da questa prigione. Saluto Simone all'uscita e raggiungo Rebecca visto che devo andare da lei.

-non puoi capire cos'è successo-
-racconta-
-Simone mi ha invitato alla festa di sabato-
-e tu che hai detto?-
-ho accettato, sai che da un po' che mi piace-
-che bello- immaginavo, sapevo che entrambi provavano qualcosa l'uno per l'altra.
-mi devi credere ero al settimo celo quando mi ha chiesto se volevo andare con lui alla festa-
-era ora-

Per tutto il tragitto parliamo di un po' degli inviti alla festa, di Cameron, di Bruno e su ciò che dovremmo mettere.

Sono i miei migliori amici e sono felicissima per loro, anche se Rebecca non sa che Simone è il mio migliore amico e nemmeno Simone sa che io e Rebecca siamo migliori amiche.

Ciò che ci diciamo ovviamente rimane tra noi, ma non ho mai detto a Simone ciò che mi diceva Rebecca e né a Rebecca ho detto ciò che mi diceva Simone.

Finalmente arriviamo a casa di Rebecca e troviamo Sharon, ossia la mamma di Rebecca, che ci accogli.

Possiamo dire che Sharon per me è come uma mamma dato che era la migliore amica di mia mamma.

In un certo senso casa mia è casa sua e casa sua mia.

Dopo pranzo vado in camera di Rebecca per cambiarmi, giusto per stare più comoda. Ho portato un maglia  di mio fratello che mi arriva alle ginocchia, e posso dire che cosa più bella non c'è, adoro indossare i suoi panni.

-allora? Che mi dici di Cam?-
-che ti devo dire? Che è uno stronzo?-
-no, qualcosa di nuovo,questo lo sapevo, intendevo quello che è successo in questi due pomeriggi di studio-
-ti ho già detto com'è andata il primo pomeriggio, la cosa che mi ha dato fastidio è stato quando è arrivata quella vipera e ci ha interrotto-
-sapeva che saresti andata a casa sua?-
-no, infatti era molto infastidita-

Continuiamo a parlare di lui, e per quanto possa odiare questa cosa, ci sto facendo l'abitudine. Poi le racconto di quello che è successo oggi in classe durante la ricreazione, ossia lo scontro con Cameron e la chiacchierata con Bruno.

Continuiamo a parlare dopo cena fino alle 2 di mattina, dato che il sabato non andiamo a scuola.

Spazio Autrice
Che mi dite? Comunque ci tengo a dirvi che oltre a questo ho scritto un'altra storia che si chiama "I TUOI OCCHI IL MIO PARADISO" fatemi sapere se vi piace.

Maledetti Occhi VerdiWhere stories live. Discover now