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Giusy, ieri, in tarda serata si è svegliata ed è rimasto Cameron la notte. Io e mio fratello ci eravamo offerti di portarci Marco a casa per aiutarli, ma hanno detto che non era necessario.

Oggi quando usciremo io e Bruno andremo in ospedale anche per dare il cambio a Cameron.

Antonella in questi giorni non si è fatta viva e questo può solo farmi piacere, non averla intorno già è qualcosa di buono.

Tra Reb e Simo le cose vanno benissimo e penso che a breve si metteranno insieme.

In questa scuola.mi sento rinchiusa, e dato che mi sto annoiando mi incanto a guardare degli uccellini che si trovano sull'albero.

-signorina se sta seguendo la lezione può continuare?-
-no, non sto seguendo-
-benissimo, adesso si alzi ed esca fuori dalla classe,immediatamente-

E così faccio, metto il telefono in tasca, metto il giubbino, prendo la borsa ed esco dall'aula lasciando tutti a bocca aperta.

Tra 15 minuti suona la campanella e posso uscire da questo inferno. Mi vado a sedere sulla scala anti incendio e mi accendo uma sigaretta.

Non fumo da molto, ma fumare mi rilassa e mi aiuta a pensare, ovviamente nessuno sa niente.

La campanella che segna la fine delle lezioni suona e con Bruno andiamo verso la moto per andare in ospedale.

Arriviamo in ospedale e raggiungiamo la stanza di Giusy. Ai miei occhi appare un Cameron stanco, esausto, ma con un sorriso.

-come sta?-
-meglio, tra due giorni esce, ha bisogno di fare delle visite-
-ehi bro ci sei anche tu?-
-si, contento-
-molto- Cameron e Bruno sono migliori amici, e con questo ho detto tutto.
-posso entrare?-
-si vai, è sveglia-

Supero i due ragazzi, prendo un respiro ed entro nella stanza.

-ehi, qualcuno di familiare finalmente-
-ehi, ma che combini-
-ma che ne so io-
-dai che tra due giorni esci da questo inferno-
-già, sai è venuto tuo fratello-
-davvero-
-si- e subito gli spunta un sorriso
-che è quello sguardo, è inquietante-
-dai-
-voglio sapere-
-è catino tuo fratello-
-lo sapevo, ci avrei scommesso tutto ciò che vuoi-
-e tu invece?-
-mi sto sentendo con Bruno-
-l'amico di Cam?-
-già-
-guarda, dal tuo sguardo ti vedo un po' confusa, ma non voglio chiedere, sai hai bisogno di parlare conta su di me- dopo di che mi fa un'occhiolino.

Saluto Giusy ed esco dalla camera, e trovo i due ragazzi seduti sulla sedia come due bambini a parlare.

-ehi allora?-
-beh adesso Cameron va casa e io rimango qua-
-bene, a me sta mio fratello giù quindi ci sentiamo-
-ok adesso scendo anche io e vado a casa. Ah Bruni sei un amico-
-tranquillo tanto tra un po' viene tuo padre-

Saluto Bruno con un bacio e e con Cameron usciamo dal reparto.

-allora con chi esci?-
-come scusa?-
-pensi che sia stupido? Mi sono accorto che mentivi, tuo fratello non c'è-
-beh se proprio lo vuoi sapere vado a parlare da mamma e poi torno a vedere come sta tua sorella-
-ok allora a dopo-

Giuro che quando si comporta così mi fa salire l'istinto omicida, non lo sopporto.

Mi incammino per andare verso casa, probabilmente avrà pensato che io stessi andando al cimitero, e invece no.

Quattro anni fa, io e mia mamma piantammo un seme, e oggi quel seme è un albero che si trova nel mio giardino.

Quando gli sono vicino, può sembrare una cosa strana, ma io sento la presenza di mamma.

Arrivo a casa e vado in giardino, poco fa con una corda e una sedia senza gambe ho costruito un dondolo, mi ci siedo sopra e inizio a parlare.

-ciao mamma, sicuramente tu starai bene, ma io non tanto. Sai mi sto frequentando con un ragazzo e devo dire che è simpatico. Qui tutti sentiamo la tua mancanza, e io sono la prima. Non sono felice perché oltre a non averti accanto il mio cuore ogni giorno è messo a dura prova. C'è un ragazzo che a me piace, ma mi fa male e questo non va bene. L'amore dovrebbe essere felicità e non tristezza. Ho paura di innamorarmi, anche se non ho molte possibilità di far cambiare idea al mio cuore. Con me ha degli sbalzi d'umore e in questo momento non sta vivendo un bel periodo, ma io ho deciso di stargli accanto visto che ha paura, paura di perdere la sorella.Tra un po' diventerò maggiorenne, per la precisione tra 20 giorni, certo sono felice, ma so che quel giorno sarebbe stato diverso se ci fossi stata tu, tutto sarebbe stato diverso. Quando entro in quella stanza, riesco a sentire ancora il tuo profumo, e quando prendo la chitarra riesco ancora a sentire la tua voce che mi corregge-

Il mio carattere è debolissimo, quindi mentre parlo tra una parola e l'altra c'è stato qualche singhiozzo e qualche lacrima mi ha rigato il viso.

Può sembrare strano parlare con un albero, ma per me non lo è, perché io so che mamma mi ha sentito, e che lei è con me.

Scendo dalla sedia a dondolo ed entro in casa per prendere un maglioncino dato che le temperature sono calate.

Ripercorro la strada a piedi per tornare in ospedale , per sapere come sono i risultati delle analisi di Giusy.

Arrivo in ospedale e trovo il papa di Giusy,Cameron e......Antonella? Appena vedo la figura di quella vipera non credo ai miei occhi.

-ciao Stayls tutto bene?-
-si, a te?-
-bene, dopo aver passato il pomeriggio con Cam va più che bene.
-ma che stai dicendo?-
-sai Cam aveva bisogno staccare un po' la spina da tutto questo e quindi gli ho dato una mano-

Non posso credere alle mie orecchi, quando è uscito da qui era a pezzi e quando è andati a casa invece di riposare si incontra con Antonella per scopare? Non ci posso credere.

Rimango finché non arrivano i risultati, poi una volta arrivate le risposte io e Bruno salutiamo e andiamo via.

Non ho salutato Cam, dopo quello che mi ha detto Antonella, non sto affatto bene, per niente. Non siamo andati mai del tutto daccordo, anche quando le nostre mamme uscivano insieme e noi eravamo costretti ad andare con loro litigavamo sempre.

Non so quello che sta succedendo al mio cuore, ma questa cosa non va affatto bene.

Maledetti Occhi VerdiDonde viven las historias. Descúbrelo ahora