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La scuola è finita, e abbaimo anche fatto gli esami che tutti fortunatamente abbiamo superato. L'ultimo mese di scuola è satato quello più pesante, quello che non finiva mai. Se volete sapere com'é finita tra me e Cameron, beh io ho continuato a stare male per lui e lui ha continuato a divertirsim, immaginavo che le mie parole non sarebbero servite a un cazzo.

Ora siamo a una festa, la festa che hanno organizzato per le quinte. Noemi si è lasciata con il cugino di Simone, a dire il vero quel tizio non i piaceva vicino alla mia amica.

In questo momento sto ballando nella pista da ballo, ma inizia a mancarmi l'aria, così esco un po', dopo poco arriva Simone con una bottiglia di birra.

-piccola che fai qui fuori?-
-sono venuta a prendere un po' d'aria, tu?-
-anche io, sai questi anni sono volati troppo in fretta per i miei gusti-
-giá, e pensare che ci separeremo-
-perchè dici così?-
-Simo, partiremo per l'università, staremo lontani come farò senza di te-
-io sarò con te, sempre-

Detto questo una persona mi metta un bavaglio sulla bocca,  e un'altra si occupa di simone, cerco di liberarmi ma niente, dopo pochi secondi svengo.

Cameron

Mi sveglio con un mal di testa allucinante, ieri alla festa mi sono dato alla pazza gioia. Alzo la testa dal cuscino e prendo il telefono, e noto che c'è un  messaggio anonimo e lo apro.

Non posso credere ai miei occhi, sullo schermo trovo l'immgine Simone e Federica legati e imbavagliati, sotto c'é scritto "ci vediamo sta sera se vuoi vedere i tuoi amici vivi. Ti consiglio di non fare brutti scherzi".

Cazzo, quel cretino di Luke, non gli posso permettere di fare del male ai miei amici, si amici, a loro tengo veramente.

Da quando Federica mi fece quel discorso non faccio altro che segnare quella sera, mi sono sentito una merda per la prima volta in tutta la mia vita, non potrò  mai dimenticare quelle parole." Cameron tu mi piaci, e per quanto io desideri le tue labbra io non posso permettermi di soffrire e staremale per una persona che mi usa e che ha solo intenzione di portarmi a letto. Non c'era  bisogno che io confermassi la cosa, tanto già si sapeva. Perché  tu giochi, te ne fotti,intanto  la stupida che ci resta male sono io. E visto  che ci siamo ne approfitto  per  ribbadire il concetto di amicizia. Se tu fossi un mio amico, non mi faresti del male, e per male i tendo che tu ti prendi gioco di me, perché  sai che non  sono capace di affrontarti e così  ne approfitti. Beh ne approfitto a che io per dirti che sinceramente  mi sono rotta i coglioni di starti dietro e stare male ogni sera ler te. Addormentarsi con le lacrime agli occhi e il mal di testa a duria di piangere. E ora? Ora sei felice? Adesso che l ho  ammesso e che ti ho detto come stanno le cose come ti senti? Io mi auguro male, perché  per un cretino come te ho versato fin troppe lacrime."

Non posso credere che una donna sia stata capace di mandarmi in tilt, nemmeno Lara ci riuscí in questo modo. E adesso non posso credere che per colpa mia il mio unico amico e la ragazza che mi ama stanno in serio pericolo, non me la perdonerei una cosa del genere.

Mi alzo dal letto e vado a fare una doccia, teoricamente dovrei mangiare, ma la voglia di mangiare in questo momento è pari a zero. Una volta pronto esco di casa e vado da Matt, deve sapere, non posso nascondere una cosa del genere.

-allora, che posso fare?-
-non sei arrabbiato?-
-no, non è  colpa tua, adesso la cosa più  importante è  salare mia sorella e Simone-
-non puoi venire con me, li ammazzerebbero-
-allora facciamo una cosa, io vengo con te e tu mi lasci a 20 metri dal capannone-
-va bene-

23:00

Arrivati sul posto lascio Matt a qualche metro di distanza, mi incammino verso il capannone e faccio dei respiri profondi. Posso dire che per la prima volta in vita mia ho paura,  cosa mai provata finora.

Federica

Sia io che Simone siamo legati su delle sedie, le lacrime rigano il mio volto e intanto,  davanti a me c'é del legno e della benzina, il che ovviamente non tranquillizza affatto.

Luke, va un paio divolte avanti e indietro, poi si ferma quando sente il rumore di un'auto ed esce dal capannone. In questo  momento  vorrei essere  ovunque, anche davanti a Cameron e Chris che si baciano.

Un ragazzo ci toglie gli stracci dalla bocca e dopo di che mi asciuga le lacrime, mi guarda, e dallo sguardo capisco che è triste, come per dire "mi dispiace, sono costretto".

Mi volto e Simone è  dall altro lato della stanza, steso a terra, addormentato per la medesima volta. E io non posso far altro che tremare dalla paura.

I Ragazzi preparano non so cosa per accendere il fuoco, ma qualcosa va storto e la benzina si rovescia sul fuoco. In pochi istanti non capisco niente più,  i ragazzi scappano e io cerco di liberarmi da questa maledetta sedia. Il fuoco aumenta e il fumo lo stesso, non riesco a respirare e inizio a chiedere aiuto.

Ho paura, troppa paura, e pian piano non riesco più  a vedere Simone, con la sedia cado a terra e in quel momento appare il volto di mamma, dopo di che, un flashback della mia vita attraversa la mia visuale.

Inzio a vedere la morte di mamma, i giri in moto con Matt, i pigiama party con le mie amiche, Simone, Cameron  e altro ancora. Ho paura, non voglio morire così giovane, penso tra me e me, io non voglio, non è  così  che voglio  raggiungerti mamma.

E ancora, vedo papà, la mia famiglia e Cameron, il piccolo Marco, i viaggi e ancora  Cameron, non posso credere che finirà  così. 

Inizio a sentire delle voci, ma sono troppo distanti perché io possa capire di chi siano. Non riesco più  a resistere, il fumo ha la meglio su di me e capendo che non posso far nulla, mi lascio andare, chiudo gli occhi e penso "eccomi mamma,sto arrivando "

Maledetti Occhi VerdiWhere stories live. Discover now