23

140 3 0
                                    

CAMERON
Eccoci di nuovo qui, non pensavo di ritrovarmi ancora in questo posto di merda. Io e Simone ci avviciniamo all'officina, con un cenno di testa salutiamo il ragazzo che lavora e scendiamo nello scantinato.

-ma guarda chi si rivede-
-É un piacerw rivederti Luke- risponde Simone molto freddo e distaccato.
-volete bere qualcosa?-
-no grazie, sono svenuto qua per parlare di ciò che è successo oggi-
-beh, non ho intenzione di fare molti giri di parole. Cameron, tu mi devi ancora dei soldi-
-quelli della roba vecchia te li ho dati-
-già, ma ti ricordo che dopo quel periodo sei venuto da solo due volte e io non sono stato pagato-

Cazzo! A pensarci bene ha ragione, sono passati tre mesi e mezzo e io devo ancora saldare con lui.

-se ti stai chiedendo perché ho infastidito la tua amica, sappi che: primo dovevo attirare la tua attenzione e secondo, devo dire che è abbastanza interessante-
-questa è una cosa tra di noi, quindi se devi prendertela con qualcuno, qui ci siamo noi, la ragazza lasciala stare- risponde Simone avanzando verso Luke.
-beh, se me la dovevo prendere con voi basta che lo dicevi subito- dopo di che, fa uno schiocco con le dita e uno di quei bestioni che si trovano dietro la scrivania da un cazzotto nella pancia a Simone. Mi avvicino a lui e lo aiuto ad alzarsi da terra.
-adesso andate, se non vi è basta la lezione, sapete dove trovarmi-

Ci alziamo da terra e pian piano usciamo da li dentro, con la speranza di risolvere i guai che ho fatto.

-senti, siamo stati insieme nei guai, ma adesso la cosa riguarda solo me, non c'è bisogno che rischi con me-
-scherzi, anche se sei uni stronzo, sei mio amico, e se sei in difficoltà io ti aiuto. E comunque c'è di mezzo anche Fede e io non voglio che lei rischi,ok?-
-va bene, ma adesso che faccio?-
-semplice amico, ti trovi un lavoro-
-e come faccio, io non so fare un cazzo, che posso fare?-
-beh vieni da me, qualcosa troveremo-

Saliamo sulla moto e ci dirigiamo a casa di Simone,  durante tragitto penso che in questi giorni non ho visto Bruno e non mi ha ne chiamato e ne mandato un messaggio, io non ho amici, Bruno è la persona con cui parlo di più a scuola solo perché è uno stronzo come me e si fa le ragazze in bagno, ma Simone sa cose su di me che nessuno sa.

È sera e siamo per avvicinarci ad un semaforo, preferiamo non fermarci per evitare problemi e proseguiamo diritti per la nostra strada.

Arriviamo a casa di Simone e non c'è nessuno, tranne sua sorella che a dire il vero non è niente male.

-amico, con tutte, ma non guardarla proprio mia sorella-
-tranquillo non la tocco-
-vieni in camera mia-

Saliamo al piano di sopra e entriamo in camera sua, poi io mi butto sul letto e lui si siede alla scrivania.

-alza le chiappe bello, il lavoro serve a te e non a me-
-e Va bene- dico, poi mi alzo, prendo una sedia e mi siedo accanto a lui.

E così inizia la ricerca ad un lavoro per me, sinceramente non ho la minima idea di quello che potrei fare, ma sicuramente niente di impegnativo, deve essere qualcosa di facile.

-assistente di un farmacista?-
-a che serve un assistente a una persona che già non fa un cazzo di per se, quindi no  -
-postino?-
-no-
-Dj-
-baby sitter-
-assolutamente no, non resisterei nemmeno un minuto con un marmocchio, mi serve qualcosa per cui non debba lavorare molto-
-col cazzo, così non mi permetti di aiutarti amico-
-vedi qualcos'altro-

Mentre scende con il cursore del mouse lo stoppo e noto che c'è qualcosa che faccia a caso mio.

-cosa ha attirato la tua attenzione?-
-posso consegnare le pizze, non è il massimo ma meglio di niente-
-ti darebbero € 600 a mese-
-non è male, domani dopo scuola ci passo-
-beh allora andiamo insieme, voglio essere indipendente, quindi andremo insieme-
-va bene amico, grazie-
-vai a casa?-
-no, mi sta aspettando Antonella-
-buon divertimento-
-grazie-

Mi accompagna alla moto, lo saluto e mi dirigo verso casa di Antonella, dopo tutto un po' di svago ci vuole.

FEDERICA
Merda! Per l'ennesima volta sono in ritardo, non ci posso credere, che cazzo, nemmeno oggi ha suonato la sveglia.

Sto correndo per strada, chi mi vede, mi prende per una pazza, ma non me ne fotte più di tanto, la giornata è iniziata malissimo, per non dimenticate che piove e io non ho l'ombrello.

Arrivo a scuola alle otto e venti e per mia fortuna i cancelli sono ancora aperti, quindi corro per i corridoi per raggiungere la classe.

Busso, apro ed entro, e dietro la cattedra c'è il prof di mate che ha già fatto l'appello, come al solito.

-signorina è di nuovo in ritardo, sa che per tutti i ritardi che sta facendo potremmo chiamare a casa, adesso secondo lei cosa dovrei fare? Perché io sono stufo di....-
-senta, deve ringraziare dio che io questa mattina sia venuta a scuola, non so per quale cazzo di motivo la sveglia non abbia suonato, quindi ho fatto le corse, per non parlare del fatto che piove e io non avevo l'ombrello. Sinceramente sono maggiore e avrei potuto decidere di non presentarmi questa mattina e invece io sono venuta alla sua fottuta lezione che non interessa a nessuno. E adesso se permette io raggiungo il mio posto o vado in presidenza?-
-bene signorina Styles, vada in presidenza, lì troverà anche il suo amico- la classe mi guarda sbalordita e sinceramente anche io sono un po' sorpresa della mia reazione, tutti tranne Cameron, che sicuramente è in presidenza.

Non me ne fotte più di tanto, chiudo la porta e raggiungo l'ufficio della preside.

Sono in uno stato pietoso, me prima di raggiungere l'ufficio della preside prendo un cambio dell'armadietto, sicuramente rimarrò a scuola anche questo pomeriggio, che palle!

Maledetti Occhi VerdiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora