Capitolo XV - Mia

Începe de la început
                                    

Suonai due volte, e senza nemmeno chiedere chi fossi, mi venne dato il tiro.

Salii al quarto piano, chiesi 'Permesso' e mi ritrovai assaltata da Cindy, l'altra mia belva.

La coccolai per bene, e in un secondo momento, quando fu soddisfatta, mi lasciò entrare.

Salutai tutti, e presi la mia nipotina tra le braccia. Ecco l'altro amore della mia vita.

Era strano come mi fossi affezionata a lei.

Certo, era la figlia della mia migliore amica, ma nonostante amassi uscire e andare a ballare, nulla mi piaceva quanto giocare con lei, o tenerla tra le braccia.

Aveva 6 mesi, ed era davvero stupenda.

Me la spupazzai un attimo, poi andai in camera da Veronica, dove stava litigando con Cri.

"Ecco che ci risiamo! Sarebbe ora che crescesse!" pensai riferendomi a Cristian.

Partendo dal presupposto che gli volevo molto bene, mi accorgevo però di quanto fosse ancora estremamente infantile. Certo, si era preso la responsabilità di una figlia a 20 anni, ma dall'altro lato, non riusciva ancora a rendersene conto davvero.

Uscii subito dalla camera, ma mi sentii chiamare:"No no Mia resta! Anzi! Vieni fuori con me un attimo?!" mi disse Cri.

Guardai la mia amica, che mi fece cenno di andare.

Odiavo queste cose, dover scegliere tra loro mi uccideva, ma volevo molto bene ad entrambi, e uscendo spesso con Cri anche senza Veronica, non potevo certo dire che mi dispiacesse la sua compagnia, anzi.

Solo che non volevo essere tra due fuochi, perchè avevano ragione entrambi per certi versi.

Ma Veronica aveva bisogno di restare un attimo sola.

-"Vuoi che prenda Michi? Così ti riposi un po prima di cena?" le chiesi andando ad abbracciarla.

-"Come vuoi tata. Se vuoi prenderla adesso che é buona, forse un'oretta resiste!"

-"Ci proviamo!" le dissi sorridendole.

Presi la bimba, le feci indossare le scarpine e una felpa, presi la sua copertina, ed uscii con Cristian, che mi aspettava già sull'uscio. Salutai i genitori di Veronica, e ci dirigemmo al bar.

-"Ma dovete sempre litigare voi due? Porca miseria! Mai una volta che vi vedo sereni!" sbottai appena la porta fu chiusa.

-"Cosa vuoi che ti dica? È lei che è sempre nervosa! Non ci si può avvicinare!"

-"Forse perchè non sta bene e non è tranquilla? Non dico sia facile starle accanto, perchè ha un bel caratterino, ma dopo tre anni, dovresti conoscerla!"

-"Qualcosa mi dice che oggi non sei dalla mia parte eh?" disse con un sorriso triste.

-"Eh no.. Oggi becchi male bello mio!" dissi abbracciandolo con un braccio, e tenendo Michelle nell'altro.

Prendemmo qualcosa da bere, e parlammo di mille cose, come sempre.

Quando fu più tranquillo, tornammo verso casa.

Tutto a un tratto mi ricordai di dover chiamare Andrea. Gliel'avevo promesso.

Diedi Michi a suo padre e chiamai Andrea.

-"Ehi! Scusa scusa scusa! Mi è passato il tempo! Sono un disastro oggi!" esordii senza nemmeno lasciarlo parlare.

-"Stai tranquilla.. Deduco che non ho proprio speranze di vederti eh.."

-"No! Sto andando a cena dalla mia migliore amica!"

-"Ah la ragazza dell'altro giorno?"

-"Si proprio lei!" dissi sorridendo.

-"Un bel tipino!" disse ironico, poi aggiunse:"Tutto bene?"

-"Si si.. E tu?"

-"Si! Mi ha chiamato mia madre per dirmi che stamattina Aurora l'ha salutata, poi è stata zitta, ma è un bel passo avanti.."

-"Sono cosí contenta.. Davvero! Non vedo l'ora di rivederla!"

-"Ah e il fratello non lo vuoi rivedere?!" disse sconsolato.

-"Quale fratello? Sai ce ne sono di molto belli!" dissi scherzando.

-"Il più bello di tutti!"

-"Ah Tommaso allora!"

-"......"

-"Dai che scherzo scemo! Certo che ti voglio rivedere! Se vuoi domani dopo volontariato ci vediamo!"

-"Ok! Si può fare!"

-"Fai meno il sostenuto che sennò mi cerco qualcun altro!"

-"No no no no scusami!"

-"Perdonato! Dai ora vado che sarà pronto! Ci sentiamo dopo! Un bacio!"

-"A dopo Mia!"

Chiusi la chiamata, e ripresi Michi, salimmo in casa e ci mettemmo a tavola.

La serata passò piacevolmente e verso le 23:00 tornai a casa. Durante la cena mi ero scambiata un paio di messaggi con Andrea, ma non tanti per rispetto di chi mi ospitava.

Quando tornai a casa, gli mandai la buonanotte e mi misi a letto. Non vedevo l'ora arrivasse l'indomani per rivederlo.

Una favola modernaUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum