Capitolo 36

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Eravamo nella soffitta dei vini quando Gillian ci racconto del tè e posando quasi tremante la teiera nelle mani di Scott ci chiese aiuto.
- chi può essere? Che vogliono da lui? Lawrence non ha mai fatto del male ad una mosca- piagnucolava guardandoci supplicante. Federik le circondò le spalle con un braccio e l'avvolse in un caloroso abbraccio. Io e Scott ci guardammo per una frazione di secondo ma subito l'imbarazzo della situazione ci fece voltare lo sguardo.
- analizzerò il contenuto del tè,ma non mi sembra che bisogna aspettare ciò per fare un guardia più assidua agli alimenti che portano a Lawrence- disse Scott scambiandosi un'occhiata con Federik,il quale annuì.
- lo so che serve pazienza ma per ora non abbiamo scoperto niente. Abbiamo solo un sospettato che per il 99,9% è colpevole ma non possiamo incolparlo per mancanza di prove. Io forse... Penso che dobbiamo cambiare strategia- dissi alzandomi da una botte e pulendo il pantalone di lino dalla polvere
- cioè?- chiese Federik preso alla sprovvista
- potremmo stuzzicarlo un po'. Perché colpire Lawrence? Perché è il primo in linea di successione per l'eredità della signora William. Probabilmente il signor Homeless non si aspettava che si sposasse così presto così quando ha sentito del fidanzamento si è agitato. Ma perché tu e Lawrence non vi sposate?- chiesi guardando Gillian che intanto era arrossita  come un pomodoro.
- ma perché forzare la mano? Rischieremmo di provocare la morte di qualcuno! È questo che vuoi?- chiese Federik proteggendo Gillian come se le mie parole fossero frecce infuocate
- non voglio di certo! Ma come puoi evitare che uccidano Lawrence in modo così sottile come l'acido nella teiera? Io propongo di stare in allerta e scatenare la bestia- esclamai e guardai Scott ora cercando un appoggio ma lui sembrava in un'altro mondo. Ero sicura che aspettare non sarebbe servito più a niente. Non si poteva assumere un assaggiatore ufficiale perché molto probabilmente sarebbe morto e ciò non avrebbe proprio aiutato. Lo sapevo bene che sarebbe stato pericoloso però dovevamo spingere il signor Homeless ad uscire allo scoperto ed a procurarci una prova inconfutabile, chiara come l'acqua.
- è pericoloso- sussurrò Scott arruffandosi i capelli ricci e rossi
- lo so- ammisi e continuai a guardarlo
- però potrebbe funzionare- concluse guardando Federik che intanto era sbiancato
- stai scherzando? Mettereste a rischio la vita di Lawrence e chissà se non anche quella di Gillian!- esclamò Federik arrabbiato.
- ci sto- sentimmo dire da una voce sottile quasi sommessa. Gillian si era alzata e aveva lasciato il caldo posto tra le braccia di Federik per posizionarsi tra di noi e guardarci convinta e decisa, forse un po' spaventata ma non sembrava proprio intenzionata a tirarsi indietro.
- Gillian? Che stai facendo? Ti farai ammazzare così- la sgridò Federik. In quel momento mi sembrava tanto Theo quando facevo qualcosa di stupido che mi aveva proibito assolutamente di fare. Come quando eravamo piccoli ed io avevo iniziato a studiare le arti di autodifesa e lui mi aveva proibito di usarle con altri bambini, ma io quando avevano preso in giro un bambino davanti al nostro giardino, rompendogli la bici,non avevo resistito e mio fratello mi aveva sgridata allo stesso modo. Eppure ricordo che nei suoi occhi avevo notato una certa stima e un certo rispetto che poche volte si vede negli occhi dei ragazzi.
- è l'unico modo per fare finire questo inferno per sempre- aggiunse in un sussurro Gillian voltandosi verso Federik
- io credo in voi e so che non sono in pericolo finché mi guarderete  le spalle- continuò guardandoci ad uno ad uno negli occhi.
- che devo fare?- concluse guardandomi negli occhi con determinazione.

Nobili spie Where stories live. Discover now