Penelope

3.4K 267 4
                                    

Mi preparai per cavalcare. Avevo voglia di salire in groppa a Tornado e cavalcare via finché non gli sarebbero andati a fuoco gli zoccoli. Alla fine avere tra i piedi quel damerino di Geroge poteva servirmi. Era evidente certe volte che smaniasse per me,anche se dovevo ammettere che mi faceva male quando mi giudicava,perché sapevo... Sotto sotto... Che quello che diceva era vero. Quell'uomo mi aveva capita ma sembrava avere scoperto solo la parte cattiva e crudele di me,o forse era quella l'unica parte che lasciavo trasparire? Lo vidi avvicinarsi alle scuderie dopo venti minuti che aspettavo. Lo guardai severa mentre accarezzavo Il mio bello stallone nero,Tornado.
- sei in ritardo- gli dissi e lui senza rispondermi fece preparare un cavallo
- perché non mi rispondi? Che problema hai?- gli chiesi portando Tornado fuori mentre lui montava sulla sella di Fenny, il cavallo che di solito usavamo per fare esercitare i dilettanti,ma quando ci salì sembrò così sicuro e tranquillo che anche la stessa Fenny si stupì di essere condotta con tanta destrezza,lei abituata ai principianti.
- andiamo?- chiese impassibile fermando Fenny davanti all'inizio della prateria. Salii in sella a Tornado e incominciammo a cavalcare. Lui non parlava,sembrava mi ignorasse e la cosa mi diede fastidio visto che avevo previsto di ignorarlo. Non poteva ignorarmi lui, dovevo ignorarlo io! Così cercai di fare conversazione.
- se mi odi così tanto perché mi fissi spesso e volentieri?- chiesi sorridendo piena di me
- non capisco di cosa parli- rispose continuando a tenere lo sguardo davanti a sé e non degnandomi nemmeno del suo sguardo
- sia che noi donne ci accorgiamo sempre quando un ragazzo ci guarda, e voi probabilmente lo sapete e lo fate apposta. Una dichiarazione silenziosa,giusto?- incominciai a dire per provocarlo
- oppure voi donne pensate che tutti vi guardano e ciò aumenta il vostro ego, tanto da inventare cavolate come questa-rispose secco
- e per questo che ora non mi guardi? Non ti piaccio?- chiesi continuando a provocarlo
- il tuo aspetto potrà essere pure gradevole ma tu non lo sei- ammise poi facendo girare Fenny e guardandomi negli occhi.
- odio quando mi dici questo! Io non sono solo quello che vedi! Se riesci a veder il mio lato brutto perché non vedi anche quello bello? Tu vedi quello che vuoi vedere ecco perché mi disprezzi! Perché disprezzi te stesso!- gridai piena di ira. Continuava a guardarmi come per cercare qualcosa in me.
- perché non sei voluta uscire con il signor Homeless?- mi chiese poi serio,cambiando argomento
- è e deve essere irrilevante  per te- risposi fredda
- come faccio a vedere il lato bello se tu non fai altro che maltrattarmi e allontanarmi?- chiese poi voltandosi e continuando a cavalcare. Dopo un po' di tempo che lo seguivo capii che volevo allontanarmi e diedi ordine a Tornado di volare via. Di portarmi via dalle mie paure,da George e dal signor Homeless. Mi stavo mettendo in discussione dopo tanto tempo. L'unica persona che aveva il coraggio di dirmi i miei errori era lo zio Robert e mia madre. In quel momento con il vento che mi schiaffeggiava e gli occhi che non riuscivano a rimanere aperti, piansi. Mi mancava mia madre. Avevo tanto cercato di superare il dolore che l'avevo dimenticato del tutto. Piansi perché avevo bisogno di quella mano che mi carezzava i capelli e che mi dava fiducia e mi credeva sempre una persona migliore di quella che ero. Quando era morta avevo pensato che avrei superato il dolore non pensandoci o semplicemente distraendomi ma non avevo capito che stavo solo scappando da uno sfogo inevitabile,da una bomba che prima o poi sarebbe scoppiata lasciandomi a terra senza scampo,senza nessuno.

Nobili spie Onde histórias criam vida. Descubra agora