Capitolo 29

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- come si chiamava?- chiesi
- Dorothy Bernard. Aveva 48 anni e lavorava nella tenuta da 10 anni,ormai- mi rispose Padre Robert. Eravamo davanti alla bara della donna che il giorno prima era morta.
- era sposata? Aveva figli?- chiesi mantenendo la calma anche se dentro ero rabbiosa. Non volevo che morisse qualcuno. Dorothy Bernard era morta a causa della nostra inettitudine.
- no, era sola. Domani  celebreremo il funerale. Lei era importante come qualsiasi persona e merita tutti gli onori funebri necessari- disse Padre Robert poi sedendosi vicino alla bara e incominciando a pregare.
- Padre,posso sapere un'ultima cosa? Chi l'ha trovata?- chiesi fredda
- un ragazzo che lavora in cucina. Steve,credo si chiami- disse poi ricominciando a pregare. Era Scott. Lui sapeva qualcosa. Mi feci coraggio e mi diressi in cucina e lo trovai a parlare con altre donne
- signor Steve devo parlarle,le dispiace seguirmi?- chiesi e lui annuì e mi seguì fino alla mia stanza,L'unico  posto sicuro.
- che è successo a quella donna?- chiesi seria a una distanza di sicurezza da lui. Vederlo davanti a me mi faceva uno strano effetto. Non gli parlavo da tanti giorni ormai e anche se non l'avrei mai ammesso avevo aspettato questo momento anche se non avrei mai immaginato le circostanze.
- infarto, tu come stai?- mi chiese avvicinandosi. Mi spostai e lo fermai con una mano
- Scott non ti sto parlando per fare conversazione. È fondamentale che tu mi dica tutto quello che sai. Non posso permettere che muoia qualcun altro- dissi sottovoce ma decisa e fissandolo negli occhi
- ho capito. Sono d'accordo,nessun altro deve morire- disse scuotendo la testa e abbassando lo sguardo
- allora?- chiesi facendo un piccolo passo davanti e avvicinandomi a lui
- un tale alle scuderie mi ha parlato di una minaccia. Sembra che un anno fa il signor Homeless abbia fatto visita alla famiglia William e si sia innamorato follemente di Penelope- disse e riprese fiato
- l'avevo capito,ma presto la sposerà non appena lei avrà compiuto vent'anni. Mi ha detto che il signor William gli ha promesso la sua mano- dissi cercando di capire
-già ma un anno fa c'era la signora William e lei gli aveva vietato di sposarla e lui l'aveva minacciata, promettendo che in modo o nell'altro l'avrebbe sposata- continuò Scott
- poi la signora William è morta d'infarto improvvisamente- continuai il suo ragionamento
- e lui si è ripresentato subito probabilmente sfruttando l'amicizia del signor William per farsi dare il permesso per sposare la figlia minore- confermò Scott
- mi sembra logico che tutti questi eventi non sono casuali e che non possono convergere casualmente tutti a favore del signor Homeless,ma non possiamo nemmeno accusarlo di omicidio se non abbiamo le prove- pensai ad alta voce e Scott si sedette un secondo e chiuse gli occhi
- e ci sarebbe anche l'aggressione della serata in maschera. È sempre stato lui o abbiamo un altro nemico?- mi chiese Scott riaprendo gli occhi preoccupato
- non so. A occhio e croce potrei accusarlo ma non abbiamo comunque prove- ammisi sedendomi dall'altra parte della stanza
- tu non hai parlato tanto con il signor Homeless?- chiese sarcastico Scott fissandomi
- se continui ti assicuro che troverò il modo di farti esonerare dalla missione- lo avvisai
- ok,cosa intendi fare per avere qualche prova?- mi chiese sospirando e scrollando le spalle
- credo di avere un piano. Preparati ad uscire domani mattina e a recitare bene- sorrisi complice.

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