Scott

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I lavori in cucina diventavano sempre più pesanti sopratutto da quando Monique aveva saputo delle due ospiti. Monique era la grande cuoca francese che veniva rispettata da tutti a pari del signor William. Monique non era rimasta turbata dalla morte della signora William,cosa sospetta visto che tutto il personale l'adorava, aveva recepito la notizia con un semplice "meno bocche da sfamare". Eh,sì! Monique era una donna senza cuore con grandi mani muscolose e un corpo simile a quello di un bulldozer. Federik ci scherzava ma io ne avevo segretamente timore,comunque come dicevo era più arrabbiata del solito per l'arrivo delle nostre adorabili colleghe e del fatto che doveva cucinare per altre due persone.
- queste qua spuntano dal nulla e pretendono che io prepari piatti delicato e perfetti per due sgualdrine che si vantano della loro nobiltà!- gridava mentre cucinava e si lamentava dall'altra parte io segretamente gioivo della loro presenza. Dopo due anni passati tra Vienna e Londra mi serviva rivederle. Meg mi era sembrata sempre più bella. Non potevo non notare che era cresciuta anche nell'animo e che sembrava più professionale mentre Gillian forse non era cambiata affatto ma alla fine era quello che ci aveva promesso sin dall'inizio. Sorrisi mentre preparavo il tè per il signor Lawrence che passava la mattinata nella biblioteca,come al solito. Quell'uomo mi sembrava nascondesse sempre qualcosa. Uscii dalla cucina in fretta senza farmi vedere da Domique ed entrai in biblioteca notando una figura sottile vicino a Lawrence.
- il tè,signore- dissi posandolo in un tavolino vicino a loro. Appena Gillian mi vide si morse il labbro e poi guardò Lawrence.
- potrei chiedere qua al signore cosa si mangia per pranzo? Sono molto curiosa- disse con un pizzico di insicurezza. La guardai severo ma stupito e poi guardai Lawrence che le faceva segno di fare pure. Si avvicinò e mi sorrise dolcemente come faceva quando era in soggezione.
- allora come vado?- mi chiese sottovoce
- non provare più a parlare con me e cerca di essere più convincente per il resto sei perfetta- dissi facendo un leggero cenno ma non cambiando espressione
- non sembro ridicola,vero?- mi chiese spalancando i suoi occhioni azzurri. Lawrence guardò dalla nostra parte così decisi che la conversazione era finita.
- no, signorina il pranzo non conterrà alcun asparago e riferirò le sue allergie alla cuoca quanto prima- dissi con un tono di voce più alto. Gillian abbassò la testa e annuì.
- la ringrazio- disse infine e girandosi ritornò accanto a Lawrence. Gillian era una donna piena di insicurezze e di paure. Tutto era perfetto finché rimaneva chiusa nell'ufficio a stampare documenti tra gente che conosceva ma uscire fuori già le metteva ansia e nervosismo. In poche parole è l'opposto di Meg. Meg ha le sue insicurezze ma ha anche un orgoglio insormontabile e ciò che fa,potrebbe essere la cosa più stupida del mondo, è giusta perché la fa lei. Gillian invece vorrebbe vivere in una scatola solo con le persone di cui si fida. Io e Federik avevamo parlato di questo al signor Turner e lo avevamo convinto a mandarla in missione con Meg. Sapevo bene che Meg non la sopportava ma non ne capivo il motivo e speravo che presto sarebbero diventate grandi amiche. A pranzo Federik,Meg e la signorina William ritornarono da Londra.
- novità?- chiesi a Federik mentre aspettavo i piatti da portare a tavola.
- niente di che solo che se intendi accasarti con la ragazza per cui hai una cotta da tipo quattro anni posso solo dirti che ti sei trovato l'unica ragazza al mondo che non ti svuoterà il portafoglio tra i negozi- sorrise sornione.
- sai che non intendevo quelle novità- gli diedi una gomitata. Arrivarono i piatti e ci dirigemmo verso la sala da pranzo.
- comunque buono a sapersi- conclusi aprendo le porte della grande sala da pranzo della residenza William.

Nobili spie Where stories live. Discover now