Capitolo 1

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Ero su un treno diretto a Londra quando iniziò la missione che mio padre aveva chiamato "protezione eredi William",infatti da pochi giorni era morta improvvisamente Claire William padrona di una sontuosa villa poco fuori da Londra dove abitava con il fratello,il marito e i due figli. la signora William era una delle poche purosangue della vecchia e rispettabile nobiltà londinese e per questo aveva deciso di adeguarsi alla modernità sposando un uomo di umilissime origini. purtroppo questo le si ritorse contro quando il marito all'inizio della tarda età aveva iniziato a bere e a comportarsi come un degno figlio di un rozzo criminale,così da sospettare logicamente che fosse lui l'artefice della morte della padrone di casa,ed essendo insufficenti le prove per arrestralo, il fratello della signora William, Padre Robert, aveva contattato l'agenzia Turner per evitare che il cognato potesse,nel caso fosse colpevole, colpire gli unici due eredi che lo allontanavano dalla proprietà dalla sontuosa residenza William,poichè la signora William aveva diviso l'eredità solamente ai suoi due figli. così mi ritrovavo vestita in modo elegante e costoso con i capelli legati in un'acconciatura delicata e complicata e seduta davanti a me la mia finta sorella che per l'appunto era Gillian. mio padre aveva pensato di fare esercitare Gillian anche nel lavoro pratico così me l'aveva accollata pregandomi di aiutarla a diventare un agente operativo. la cosa,ovviamente, non mi garbava poichè Gillian non era mai stata neanche lontanamente una mia amica,per quanto si sforzasse di essere simpatica con me. Comunque in quel caso dovevo fingermi sua sorella poichè eravamo le due duchesse,cugine del vecchio duca di Bath. io ero Charlotte Bath e lei era Mary Bath. entrambe in quel viaggio eravamo accompagnate da un valletto che era seriamente convinto di accompagnare due signore ricche e di sangue nobile. il valletto era un ragazzo di due anni più grande di noi con due occhi grandi e spaventati di un marrone scuro,mentre la corporatura era corpulenta utile per il lavoro che,per l'appunto si accingeva a fare. si chiamava Colin Hallman e ,fino a quel momento, ci aveva trattate con il massimo rispetto però notando la diffidenza con la quale ci trattavamo e stupendosi della nostra parentela così stretta per quanto fossimo completamente diverse. mio padre non potevano scegliere persone più distanti per recitare il ruolo delle sorelle amabili che vengono a fare visita a due ragazzi che hanno perso la madre. non riuscivo a tollerare Gillian per vari motivi ma quello centrale era Scott. entrambe gli volevamo bene ed eravamo state male per la sua assenza che si era prolungata per due anni. entrambe abbiamo ricevuto i suoi fax per gli auguri nelle varie feste ma eravamo state trattate ugualmente e per me era ovvio che non lo eravamo. io ,se non lo ero ancora, ero stata la ragazza che Scott aveva amato,mentre da quello che diceva Gillian lei era solo un'amica stretta che conosceva dall'infanzia. si, si poteva dire che ero gelosa perchè avevo bisogno di Scott e lui non c'era e in questi due anni avevo sofferto la solitudine dal momento che mio fratello si era sposato e aveva lasciato il campo operativo per dedicarsi al lavoro d'ufficio mentre le mie amiche erano in America a conseguire gli studi universitari. Julien ovviamente era diventata la migliore del suo corso e mi mandava spesso e volentieri email piene di eccitazione per tutto quello che faceva e sopratutto per tutti i battibecchi che aveva con quel musone di Derek. Suzy invece,da anima romantica che è, ci aveva mandato delle lettere,sia a me che a Julien, che parlavano dei suoi corsi da infermiera e con tutto ciò che ci aveva raccontato dei suoi corsi mi sentivo di farne parte quanto lei. l'unica cosa che mi era mancata era lui. Scott,ovviamente non poteva mandarmi nè email nè lettere e quindi mi accontentavo di fax anonimi senza nemmeno un pò di sentimento. solo al mio compleanno mi fu fatta una sorpresa che mi fece emozionare per quanto era possibile. mi furono fatte trovare nella scrivania delle ciambelle e dei biscotti,gli stessi che mi portava lui gli anni precedenti. ma anche quei dolci senza di lui erano meno buoni. mi mancava alla follia e non sapevo quando l'avrei rivisto e in più ero bloccata con Gillian come matricola in una missione dove dovevo proteggere da sola due ragazzi che rischiavano di essere fatti fuori dallo stesso padre. poteva andarmi peggio di così?

Nobili spie Where stories live. Discover now